Libri di Costantino Belluscio
Il Vangelo secondo don Stilo. Il prete scomodo che per forza doveva essere mafioso
Francesco Kostner, Costantino Belluscio
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 2020
pagine: 191
Questo libro racconta la storia di don Giovanni Stilo che ad Africo, un piccolo centro in provincia di Reggio Calabria distrutto dall'alluvione del 1951, si rende protagonista di una straordinaria iniziativa di crescita sociale e civile. Anche la costruzione di Africo nuovo è il frutto dell'appassionata e coraggiosa battaglia di questo sacerdote, la cui opera provoca disagio, rabbia, desiderio di vendetta in chi, su posizioni politiche opposte, non riesce a contenerne l'esuberante azione. Gli extraparlamentari, che nella Locride hanno radici storiche, e in seguito gruppi di comunisti, denunciano don Stilo di connivenza con la mafia. Un pentito, che sostiene di averlo visto in un summit insieme con alcuni boss, contribuisce a mettere in moto un perverso meccanismo che, ben presto, stritola il prete di Africo. Seguono il suo arresto e diversi processi per favoreggiamento e vendita di diplomi scolastici. Dopo quattro anni, il sacerdote viene riconosciuto completamente estraneo alle vicende che gli erano state contestate.
Il Vangelo secondo don Stilo. Il prete scomodo che per forza doveva essere mafioso
Francesco Kostner, Costantino Belluscio
Libro: Copertina rigida
editore: Klipper
anno edizione: 2009
pagine: 264
Il libro ricostruisce la vicenda umana e giudiziaria del sacerdote Don Giovanni Stilo. Il volume propone ampie parti del diario inedito di Don Stilo, raccontando la storia di questo parroco che ad Africo, un piccolo paese della provincia di Reggio Calabria colpito nel 1951 dall'alluvione, porta avanti una straordinaria azione di crescita sociale e civile. Un'attività incessante che provoca disagio, rabbia e desiderio di vendetta in chi si trova su posizioni politiche opposte al parroco di Africo. Gli extraparlamentari e in seguito gruppi di comunisti che forniscono alla magistratura una serie di accuse contro don Stilo di connivenza con la mafia, accendono la miccia che farà esplodere una bomba giudiziaria senza precedenti. Un pentito mette in moto un perverso meccanismo che, ben presto, stritola il battagliero prete della Locride. Seguono l'arresto e tre diversi processi. Dopo quattro anni di persecuzioni giudiziarie il sacerdote viene riconosciuto completamente estraneo alle vicende che gli erano state contestate. Il volume è corredato dalla prefazione del Senatore Lino Iannuzzi e da un ricordo di Mons. Antonio Ciliberti, Vescovo di Catanzaro-Squillace.
Un laico, oggi, nelle vie del cristianesimo. Una galoppata attraverso il '900
Costantino Belluscio
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 118
È un libro che descrive, con passaggi introspettivi di rara efficacia e di intensa passione e spiritualità, la solitudine e il tormento di molti laici che, provenienti da esperienze lontane, rifuggono dalle mistificazioni del nostro tempo e sono alla ricerca di nuovi ancoraggi a cui ormeggiare le loro speranze. Si sviluppa così un percorso storico particolarmente sofferto lungo l'arco del '900 che attraversa attese miracolistiche e delusioni cocenti e che va alla scoperta di un uomo nuovo che privilegi l'essere invece dell'apparire, sulla cui fede e ragione dovrà poggiare il futuro di un pianeta che sia riconciliato con i valori che esaltano la dignità della vita.
Con Saragat al Quirinale. Vicende e personaggi di un settennato
Francesco Kostner, Costantino Belluscio
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2004
pagine: 270
Giuseppe Saragat è stato e rimane il riferimento politico, ideale e umano di Costantino Belluscio, che fu il suo più stretto collaboratore durante il settennato al Quirinale, dal 1964 al 1971. Quella lunga e per molti versi non facile esperienza viene raccontata oggi in questo libro intervista. A renderlo ancora più interessante sono aneddoti e vicende, particolarità e momenti "fuori del protocollo" e dell'ufficialità, che Belluscio ha vissuto o è stato chiamato ad affrontare in larga parte in prima persona, spesso in solitudine, ma sempre dall'alto di una lealtà non solo istituzionale che ne ha fatto la persona più fidata di Saragat.