Libri di D. Tomasi
Il club dei geni
Carmela Torelli
Libro: Copertina morbida
editore: Palabanda Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 136
Un castello dove accadono strani fenomeni, una gita scolastica e una bambina a caccia di avventure. Questi sono gli ingredienti per raccontare la vita e le opere di dieci personaggi che hanno contribuito a cambiare la storia dell'umanità. Archimede, Leonardo, Galileo, Kant, Beethoven, Pasteur, Madame Curie, Marconi, Einstein, Steve Jobs fanno parte di un club prestigioso ed esclusivo, il club dei geni, per accedervi bisogna essere molto, molto speciali. Sono personaggi schivi che non amano essere visti o disturbati, per questo motivo si riuniscono periodicamente in un'ala nascosta del castello che il conte Serrapetrullo ha donato alla scuola che aveva frequentato da bambino, ma questa volta non hanno fatto i conti con la curiosità di Anna. Età di lettura: da 7 anni.
Ville venete tra lago di Garda e laguna di Venezia. Il territorio, arte, storia, cultura e tradizioni. Ediz. italiana e inglese
Giancarlo Gardin, Flaminia Palminteri, Riccardo Bianchi
Libro: Libro con legatura in pelle o di pregio
editore: Archideos Libri
anno edizione: 2015
pagine: 256
Il libro racconta la civiltà delle ville e del loro ruolo nell'economia del territorio. La scena indagata è il Veneto con il suo patrimonio d'arte e architettura, storia, cultura, consuetudini e tradizioni, senza dimenticare gli ecosistemi di questo paesaggio. Uno staff di esperti conduce il lettore dentro alle ville e nei giardini, illustra i protagonisti di quella lunga stagione che va dall'Umanesimo al Neoclassicismo, censisce le dinastie della Serenissima e con esse gli artisti che le resero uniche; ma dà anche conto dei lavori iniziati con i monaci Benedettini nel Medioevo per trasformare il paesaggio e introdurne le moderne tecniche agrarie. La coltivazione sistematica della vite, nella Serenissima Repubblica di Venezia ebbe inizio quasi dieci secoli fa negli stessi luoghi dove vennero poi costruite le Ville, alcune commissionate al Palladio, da quelle nobili famiglie veneziane convertite alla nuova economia agricola, ancora oggi presente nei testi con il nome di "Santa Agricoltura". Il volume è illustrato con 300 fotografie di Giancarlo Gardin, 50 disegni storici e rari, con alcune tavole esclusive con la cartografia delle zone interessate alla produzione vitivinicola D.O.P.
Il signore del caos. Sono Sion
Libro
editore: CaratteriMobili
anno edizione: 2013
pagine: 192
Tradotto e pubblicato in Giappone prima ancora di uscire nell'edizione italiana, "Il signore del caos: Sono Sion" è la prima ricostruzione dell'opera di Sono Sion, corredata da un'intervista inedita al regista e dalla ricostruzione minuziosa dei suoi film. Dopo Kitano, Tsukamoto e Miike, tocca ora a Sono Sion rappresentare quanto di meglio e nuovo il cinema giapponese è oggi capace di esprimere. Poeta e teatrante di strada prima di diventare cineasta, Sono è autore di film stravaganti e visionari, fatti di personaggi esuberanti che vivono o si gettano ai margini di una società che non comprendono e che, a sua volta, non li comprende. Con un grande senso dello spettacolo e del cinema, coniugato a una vera e propria vocazione alla ricerca espressiva che fa di ogni suo film una lezione di regia e messinscena, Sono ci offre uno sguardo inedito ed estremo del Giappone contemporaneo. Con la Prefazione di Mark Schilling.
Bellezza e tristezza. Il cinema di Mizoguchi Kenji
Libro: Libro in brossura
editore: Il Castoro
anno edizione: 2008
pagine: 264
"'Bellezza e tristezza' è un romanzo di Kawabata cui abbiamo voluto rubare il titolo per questo libro e per il convegno che lo ha preceduto. Le ragioni del "furto" stanno nel fatto che la bellezza e la tristezza evocano alla perfezione il duplice sentimento che tutti i film del regista, al pari delle sue belle e tristi eroine, suscitano nello spettatore. Convinti che questa "tristezza" sia anche una conseguenza di questa "bellezza", ovvero di un'estetica, lo sforzo principale della maggior parte dei saggi qui proposti è quello di definire certe peculiarità dello stile e della messinscena di Mizoguchi. In un insieme di contributi ricco e variegato, il lettore si troverà così davanti all'analisi sia dei meccanismi più noti del cinema del regista (i piani sequenza, i movimenti di macchina, le immagini distanziate, le inquadrature dall'alto), sia di aspetti più trascurati dalla critica (la messinscena delle conversazioni, l'uso delle dissolvenze, il gesto degli attori, la funzionalità di certi luoghi come le porte e i ponti) in un tentativo tanto di approfondire quanto di estendere la nostra conoscenza dell'opera di uno dei grandi autori della storia del cinema."