Libri di Daniele Bertoni

"Opero nel sigillo, la confusione si fa ispirazione a mio piacere e tutto diventa così maledettamente bello; narciso morì riflesso. Cadono le foglie dai rami del mio tempo, ognuna si pone sulla terra umida della mente; contratta alla luce e la bellezza delle piccole cose di ogni giorno. Resto ombra su un giglio bianco, una rara perla sul verde e l'oro di certi sguardi; immaginario collettivo, idioma della parvenza."

Nella presente raccolta di scritti e poesie, Bertoni fa riposare i suoi versi, restituendo dignità alle parole ed ai sentimenti, evidenziando il concetto di atto creativo. "L'ostello dei versi" si colloca così fra la metapoesia e la narrazione intimista.

Dialoghi ed espressioni poetiche che si mischiano con impressioni non-sense, soliloqui che diventano "paradosso" annoiato e contratto alla quotidianità. Uscite e rientri tra ironia, erotismo, volgarità, polluzioni metaforiche, liberata offesa, disincanto: mixati con abile intuizione, senza seguire schemi narrativi prefissati. Siamo di fronte a concetti astratti e ad un nuovo modo di porsi al destinatario, anche quello meno portato alla lettura delle opere "Bertoniane".

Daniel Maskara è un truccatore rinomato, le sua professionalità è parte integrante della 'Rovani Corporation' una delle agenzie più famose, controverse e richieste dal mondo della moda e della pubblicità. Una serie di eventi sinistri e morti sospette accompagnano il make up artist e il suo staff nella personale conferma della sua carriera. Un assassino si aggira dietro le quinte e uccide le modelle più gettonate dai tabloid di tutto il mondo, su cui lo stesso Maskara opera prima di ogni progetto che richiede la sua presenza...

"Io amo scrivere di me, (chi mi conosce lo sa) di ogni cosa che mi gira intorno e che appartiene al mio mondo, ma anche delle cose inanimate, reali e quotidiane... io adoro scrivere anche degli altri e lo faccio con la meticolosità di una proiezione attraverso l'attrazione, la trasmissione anche solo emotiva: niente altro che questo. Respiro in ogni dove la poesia, l'arte e le arrese di tutti voi. Faccio di me un ipotetico libro su cui gli altri buttano inchiostro e se lo fanno senza saperlo, non si accorgono che io assorbo, inesorabilmente una parte di loro, comunque in un batter di ciglia".

In questo "Tra le bambole" troviamo ciò che attraverso gli anni l'autore ha raccolto in numerose cartelle quei componimenti poetici sulla femminilità e il soggetto donna, dove ci si inoltra nelle molteplici forme in cui viene espressa, s'identifica, si esalta. Qui vengono raccolte tutte quelle poesie selezionate dallo stesso per questo terzo progetto editoriale del 2014. Il sottotitolo "Io non sono una bambola" viene dalla lettura dei testi una volta ricomposti: molti appaiono per la prima volta assoluta.

Regala profonde sensazioni attraverso una poesia che non abusa della parola, cronaca di vita, fatta di allusioni e ai rimandi, concedendo la parte più realistica della sua stessa essenza. La capacità di descrivere la complessità del sentire, sono ingredienti pienamente sviluppati, un verso è un universo di esplorazione, si ripresenta con sentimento e fuga, riflessività, analisi di eventi rigenerati che il lettore canalizza, a partire dalla poesia di apertura che già impone attenzione e non distrazione.

Alcuni versi si vestono di un'impressione, alcune fughe in vere e proprie istantanee, magiche estrusioni, improvvisi lampi, pugni come carezze, una catartica ed espressiva tempesta, di esortazioni intimistiche e scaglie di vetro che luccicano al sole (...) intensi "Minuti" per rendere la poesia un 'monumento' umano, implacabile e impossibile da lasciare al caso. Sensazioni e tentazioni che servono per descrivere l'indole poetica dell'autore, senza tanti rigiri di parole. Materiale ultimo in ordine di tempo con qualche chicca del passato; 'riprese e rimandi' strettamente descrittivi ma sempre vive ed esaltanti nella loro 'nuda' identità. L'autore dice a proposito di questa opera: "ogni mio libro è una fine e un inizio, un inizio e una fine al contempo... sono 'Minuti' di assoluta evasione creativa!"

Perché oggi la poesia non ha lo stesso impatto di un tempo? Le risposte potrebbero essere molteplici, ma è come se tutto dovesse scivolarci addosso, persino il bello che ci circonda. Ed è così che nasce la provocazione di Bertoni con "poesie asintomatiche". (anonimo)