Libri di Dario Angelucci
Tante pagine bianche. La ricezione di Samuel Beckett nella cultura italiana
Dario Angelucci
Libro: Libro in brossura
editore: Tabula Fati
anno edizione: 2018
pagine: 136
Beckett… Geniale, pazzoide, poeta, terribile semplificatore, solitario bevitore, cantore del male, sperimentatore infaticabile, nichilista assoluto… ma aveva anche dei difetti. Tra i vari Nobel per la letteratura Samuel Beckett è stato sicuramente uno dei più discussi e affascinanti. Di sicuro nessun altro alla notizia di aver vinto il Nobel, avrà commentato: "Che catastrofe!". Questo libro si presenta come un compendio di critica letteraria e sociologica, che presenta diversi materiali e prospettive di analisi ruotanti intorno Samuel Beckett. Analizzando i contributi più significativi, originali o illuminanti della critica internazionale si tenta di ricostruire l'approdo di questo pazzo d'irlandese nella nostra cultura; seguendo tra scossoni, scandali e boicottaggi il sedimentarsi del suo esempio artistico. Si cercherà di capire in cosa consiste la sua importanza per la nostra letteratura. Le tappe di questo incontro/scontro ci permettono di fare il punto sulla sua ricezione in Italia.
Chiavi nere
Dario Angelucci
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce
anno edizione: 2019
pagine: 96
"La scrittura poetica di Dario Angelucci si proietta lungo le diverse traiettorie psicologiche dell’introspezione per recuperare uno spazio simbolico ancor più esteso che nella lirica tradizionale. Da questo punto di vista la ricerca poetica non prevale sul testo, secondo un’impostazione moderna, libera da rigidi schemi formali e basata su un lessico quotidiano riutilizzato ai fini della dimensione simbolica. In questo senso la fenomenologia delle emozioni definisce una poesia dal linguaggio vivo e palpitante, che si confronta con una forma comunicativa ma personale. L’autore elabora un testo poetico essenziale e cadenzato, che offre al lettore versi misurati ma ricchi di senso e di significati. Una poesia, dunque, di particolare felicità espressiva, grazie soprattutto a una cifra stilistica originale, in cui prevale la densità metaforica del testo." (Ubaldo Giacomucci)

