Libri di Davide Cappi
Prolegomena a una nuova edizione del «Trecentonovelle» di Franco Sacchetti
Davide Cappi, Paolo Pellegrini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 272
Il volume presenta i risultati più importanti di un ampio riesame a cui i due autori, in modo indipendente ma concorde, hanno sottoposto la tradizione testuale del "Trecentonovelle" di Franco Sacchetti, con discussione puntuale delle scelte compiute dai precedenti editori, e proposta di un nuovo stemma codicum, che sviluppa, in base alla «filologia delle strutture», le acquisizioni di Michele Barbi. L'analisi dei manoscritti conferma di regola la superiorità della lezione stabilita nel codice fatto copiare nel 1550-1559 da Vincenzio Borghini, e la derivazione da esso, diretta o indiretta, di tutti i testimoni. Il confronto con la lunga tradizione editoriale (dal 1724 al 2014) e con i saggi di Franca Ageno indica i luoghi in cui il testo tràdito appare ragionevolmente erroneo o dubbio, suggerendo i necessari emendamenti.
Ragionando dilettevoli cose. Studi di filologia e letteratura per Ginetta Auzzas
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2022
pagine: 288
Il volume si propone di celebrare gli ottant’anni di Ginetta Auzzas raccogliendo studi che si ispirano alle principali linee di ricerca da lei sviluppate, soprattutto la letteratura italiana e la poesia del Due e Trecento (con particolare attenzione alla letteratura religiosa e ai suoi legami con la predicazione), e l’opera di Giovanni Boccaccio scrittore, editore, teorico della letteratura.
Libro della peregrinazione. Epistole alla Chiesa trionfante
Ricoldo da Montecroce
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2005
pagine: 215
Riccoldo di Montecroce, frate domenicano, nell’ultimo decennio del Duecento viaggia in Terrasanta, Turchia e Mesopotamia, fino a Baghdad, cuore dell’Islam. Partecipa al grande sforzo evangelizzatore compiuto dalla Chiesa di Roma in Asia dopo le conquiste mongole, quando ormai gli Stati crociati sono in balìa dei Mamelucchi. Senza indulgere all’esotico, e col gusto scolastico per la controversia teologica, Riccoldo nel Libro della peregrinazione descrive Turchi, Mongoli, Curdi, Cristiani orientali e soprattutto i «Saraceni», cioè i seguaci di Maometto. L’incontro prolungato con questi ultimi – che fa di Riccoldo uno dei primi islamisti occidentali – provoca in lui stupore, disprezzo e sofferenza. Le speranze di conversione si rivelano illusorie. Le differenze religiose sono rimarcate per difendere la superiorità della propria fede, più che per convincere altri ad aderirvi. Nelle Epistole alla Chiesa Trionfante, scritte dopo la caduta di San Giovanni d’Acri, Riccoldo esprime l’angoscia di chi si sente abbandonato dal proprio Dio e sconfitto da una fede giudicata assurda e falsa. La storia non va verso una vittoria della “vera” fede? Negli scritti di un celebre missionario fiorentino, l’impegno e la fatica di darsi ragione dell’Altro.