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Libri di Domenico Dodaro

Madame Vitti

Marco Consentino, Domenico Dodaro

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2022

pagine: 536

Madame Vitti fondò a Parigi, nel pieno dei fermenti della Belle Époque, un'accademia di belle arti per sole donne. La scuola aprì i battenti nel 1890, ed ebbe come primo insegnante Paul Gauguin. Lei, Maria, non fu mossa soltanto da un istinto imprenditoriale straordinario per una ragazza immigrata e analfabeta, la animava uno spirito libero che precorse una svolta nel costume. Sul finire dell'Ottocento, la famiglia di Maria aveva lasciato Gallinaro, un paese vicino a Frosinone, seguendo un canale migratorio che univa quell'angolo di provincia dell'Italia meridionale alla Ville Lumière. Giovani, maschi e femmine, partivano per sfuggire alla fame. I più fortunati trovavano occupazione come modelli negli atelier dei pittori e degli scultori di Montmartre e di Montparnasse. Bella, ricercata, ambiziosa, si fece rapidamente un nome come modella (il dipinto che la ritrae, riprodotto in copertina, è esposto al Metropolitan Museum di New York) e, vivendo in quell'ambiente di compromessi e di promiscuità, scoprì un vuoto da colmare, una domanda non soddisfatta. C'erano a Parigi molte accademie, pubbliche e private, per aspiranti pittori provenienti da tutto il mondo. Ma erano scuole per uomini, in cui era mal tollerato «l'occhio femminile». Maria ideò la sua Accademia Vitti per sole allieve, dove - rivoluzione nella rivoluzione - si esponeva il nudo maschile. Finalmente una donna poteva studiare il corpo di un essere dell'altro sesso dal vivo e riprodurlo secondo quanto sentiva. Era la porta per entrare alla pari e da libera nel mondo della creazione artistica, districandosi tra pregiudizi invincibili, l'istinto di sopraffazione del marito, un rapporto complicato con le due sorelle, il ricatto dei sentimenti.
17,00 16,15

I fantasmi dell'Impero

I fantasmi dell'Impero

Marco Consentino, Domenico Dodaro, Luigi Panella

Libro: Libro in brossura

editore: Sellerio Editore Palermo

anno edizione: 2017

pagine: 542

Etiopia, Africa Orientale, 1937. Da un anno Benito Mussolini ha proclamato l'Impero. Ma la propaganda tace che il popolo e il territorio sono tutt'altro che sottomessi. Più di prima infuria la guerra coloniale, anche con l'impiego dei gas, contro gli arbegnoch, i patrioti, ed è tanto più feroce quanto più incapace di successi. Dietro la brutalità degli occupanti e contro il vertice del regime coloniale serpeggia una trama oscura. Ciò che rende “I fantasmi dell'Impero” qualcosa di più di un romanzo storico è il modo in cui l'intreccio è costruito, dando la sensazione di una cronaca in presa diretta. E un miscuglio di finzione e storia che usa tutti i mezzi letterari disponibili: la narrazione immaginaria assieme al documento, le lettere e i telegrammi, il rapporto militare, l'informativa dei servizi, sigle protocolli e gerarchie, verbali di dialoghi e interrogatori. Una polifonia di testi che riproduce tutta la tensione della contemporaneità: attesa, affetto, paura, pena, rifiuto, raccapriccio. E insieme offre - attraverso crimini, sconfitte tenute nascoste, viltà e sadismi burocratici, ma anche gesti generosi e nobili persone - il quadro e il sentimento della mortificazione nazionale che fu la costruzione, irrealizzata, dell'«Impero». La storia si dipana seguendo l'inchiesta di Vincenzo Bernardi. Magistrato militare integerrimo, è lì per capire qualcosa delle azioni, da criminale di guerra, di un ufficiale, un certo Corvo. C'è stato l'attentato al viceré d'Etiopia Rodolfo Graziani, a cui gli italiani hanno risposto con una violentissima rappresaglia. Sulla scia della repressione, si è saputo di eccessi, in lontane province, che rinfocolano e rafforzano la tenace resistenza etiope. Seguendo le tracce di villaggio in villaggio, cercando i colpevoli, Bernardi entra nel cuore di tenebra del colonialismo italiano; ne conosce gli orrori, le bassezze, il conflitto sotterraneo che oppone la milizia fascista agli ufficiali dell'esercito. «Lei era dalla parte sbagliata, Bernardi». I fatti, i personaggi con i nomi cambiati, i nomi autentici, i luoghi, le battaglie, gli agguati, le esecuzioni e il resto, tutto quanto è vero, in questo romanzo; ma al centro è una finzione. Una congettura che però tracce d'archivio, coincidenze, atmosfere e certi esiti nel dopo fascismo rendono quasi plausibile.
15,00

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