Libri di Domenico Gnoli
Oreste o l'arte del sorriso
Domenico Gnoli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2024
pagine: 76
Chi provasse a cercare Terramafiusa sulle mappe di oggi non la troverebbe. Fino a un po’ di anni fa era un piccolo principato nascosto tra le montagne dell’Europa centrale. Lì, circondato da una corte di modesti funzionari, viveva Oreste, il principe di Terramafiusa, che imparò a sorridere all’età di vent’anni e che da allora non ha più smesso. Questa è la storia del suo sorriso e di come l’ha ottenuto, aiutato dai saggi sotterfugi di Lucien, il centenario pappagallo della nonna Palmira, dalla goffaggine del corpulento primo ministro Camillo, amante di pasti sostanziosi e lunghe pennichelle, e dall’amore di Violante, la bella dama di compagnia. Come nei suoi quadri, Domenico Gnoli riempie le tavole di dettagli minuziosi, spesso celati, a volte curiosi (che cosa ci fa il bassotto Marcantonio in questa storia?), che sembrano spingerci a guardare ancora e ancora, scoprendo sempre qualcosa di nuovo. In questo libro, l’unico che abbia scritto e illustrato, Gnoli racconta come, a volte, basti la diversa curvatura di un sorriso per cambiare il corso della storia e dare un nuovo senso al mondo.
Lettere e scritti
Domenico Gnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 160
«Purtroppo noi non abbiamo potuto partecipare, non avendo televisione, alla spedizione sulla luna, come avremmo voluto […] quando non si può vedere niente, le cose sembrano troppo lontane ed estranee. […] A parte qualche spedizione di tanto in tanto, non vedo che lo spazio e gli altri pianeti faranno ancora parte della nostra vita. Saranno forse i nostri figli e certo i nostri nipoti che vivranno in questa nuova dimensione. A noi non resta che applaudire i pionieri, con un fondo d'amarezza persino quando constatiamo che per finanziare il mondo di domani si lascia che quello d'oggi, che è il nostro, marcisca nell'ingiustizia, nella fame ecc. Pazienza. Certo è che quando uno passa il fiore del proprio tempo in un torrido studio a dipingere mettiamo un bottone, come faccio io, allora il dubbio sorge d'essere una mummia, un uomo delle caverne, alienato dal proprio tempo. Ma è solo un dubbio, perché guardandosi in giro le cose ci rassicurano: all'uomo d'oggi, all'uomo col quale m'intrattengo colla mia pittura, l'avventura spaziale è ancora profondamente estranea, mentre il bottone, eh, il bottone è cucito solidamente al tessuto dell'esperienza d'ognuno... Il ruolo degli artisti poi, incluso quelli d'«avanguardia» non è quello di indovini o di veggenti, ma quello antico di cronisti del proprio tempo, e il nostro tempo, ammettiamolo, è ben lontano dalla luna, per lo meno al livello dell'uomo comune.» (da una lettera di Domenico Gnoli alla madre, 4 agosto 1969)
Lettere e scritti
Domenico Gnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2004
pagine: 160
"[...] Certo è che quando uno passa il fiore del proprio tempo in un torrido studio a dipingere mettiamo un bottone, come faccio io, allora il dubbio sorge d'essere una mummia, un uomo delle caverne, alienato dal proprio tempo. Ma è solo un dubbio [...]: all'uomo d'oggi, all'uomo col quale m'intrattengo colla mia pittura, l'avventura spaziale è ancora profondamente estranea, mentre il bottone, eh, il bottone è cucito solidamente al tessuto dell'esperienza d'ognuno... Il ruolo degli artisti poi, incluso quelli d'"avanguardia" non è quello di indovini o di veggenti, ma quello antico di cronisti del proprio tempo, e il nostro tempo, ammettiamolo, è ben lontano dalla luna, per lo meno al livello dell'uomo comune" (Domenico Gnoli).