Libri di Don Carpenter
I venerdì da Enrico's
Don Carpenter
Libro
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2017
pagine: 372
Basta poco per scaldare la piccola scena letteraria della Portland dei primi anni Sessanta: grazie a un racconto venduto a "Playboy" per tremila dollari, Dick Dubonet è l'unico autore pubblicato della zona e si accompagna alla bellissima Linda McNeill, nota per le sue frequentazioni disinibite della cerchia Beat. Inevitabile che a Dick guardino con ammirazione - e una certa invidia - i tanti aspiranti scrittori che affollano bar e party. Come Stan Winger, che dimostra uno spiccato talento, benché ancora grezzo e inesplorato, per il genere pulp, ispirato dalla sua segreta attività di ladro di appartamenti. A credere in lui è il suo insegnante di scrittura creativa al college: Charlie Monel, veterano della guerra di Corea, trasferitosi in Oregon dalla rutilante San Francisco, dove ha a lungo cullato il sogno di scrivere un'opera tale da imprimere un nuovo corso alla letteratura americana. Ma a cambiargli la vita, per ora, è stata soprattutto la nascita di una figlia e la presenza di una famiglia da mantenere. È proprio sua moglie, Jaime, a conoscere prima di lui e di chiunque altro un'inattesa fortuna editoriale, grazie al romanzo che ha partorito in segreto nella solitudine deprimente di provincia, ispirandosi alle sue memorie famigliari: sarà soltanto il primo di una lunga scia di successi.
Hard rain falling. Ediz. italiana
Don Carpenter
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Clichy
anno edizione: 2024
pagine: 456
"Hard Rain Falling", libro d’esordio di Carpenter pubblicato nel 1966, è un racconto dostoevskiano duro come il petrolio, sul delitto, sul castigo e la ricerca di una redenzione impossibile di fronte alla brutalità del sistema. A Portland, nell’Oregon degli anni Quaranta, Jack Levitt è un adolescente rimasto orfano che vive di espedienti, vagabondando tra alberghi da quattro soldi e squallide sale da biliardo. Quando conosce Billy Lancing, un giovane nero scappato di casa e straordinario truffatore di biliardo, i due diventano amici, e insieme si sentono invincibili. Ma, come spesso accade quando sei costretto a vivere ai margini, le cose finiscono male e Jack viene rinchiuso in riformatorio, dove trascorre anni di abusi e isolamento. Nel frattempo Billy ha scalato l’ascensore sociale ed è entrato a far parte della classe media: si è sposato, ha avuto un figlio, ha acquistato un’attività e si è fatto un’amante. Jack, invece, ha provato a diventare un boxeur a San Francisco, ma non ha funzionato. Entrambi scoprono di non poter sfuggire al loro passato tormentato, perché una volta che sei fuori dal sistema, nessuno ti aprirà una porta per rientrarci. Ogni tuo fallimento sarà ricondotto al tuo essere un fallito, in una spirale strutturale che non guarda in faccia nessuno. I loro strazianti percorsi, interiori e reali, convergeranno di nuovo in una cella di San Quentin, fondendosi in un’intimità bruciante e una nuda vulnerabilità. Un romanzo criminale, un romanzo carcerario, un romanzo hard-boiled, ma anche e soprattutto un romanzo sulla solitudine, sull’impotenza, sulla spersonalizzazione del sistema, sulla colpa e sulla punizione, sulla razza, la sessualità, l’essere genitori, l’amicizia, l’empatia e l’amore.
La sceneggiatura
Don Carpenter
Libro: Libro rilegato
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2017
pagine: 280
Nella terminologia cinematografica, un progetto si definisce «in turnaround» quando viene abbandonato dalla casa di produzione che per prima ha acquisito i diritti della sceneggiatura, e proposto ad altre compagnie. E questo è quello che succede alla sceneggiatura intorno alla quale ruotano i tre protagonisti di questo "hard boiled" hollywoodiano, ambientato nella Los Angeles decadente degli anni Settanta: Jerry Rexford, scrittore frustrato e aspirante sceneggiatore in gravi difficoltà economiche; Richard Heidelberg, giovane regista sulla cresta dell'onda; e Alexander Hellstrom, potentissimo dirigente di una grande casa di produzione. Tra cocaina, alcol, sesso, e notti che sembrano non finire mai, i tre verranno travolti dai rispettivi egoismi e coinvolti in una estenuante e per certi versi tragica vicenda cinematografica che vedrà le loro vite intrecciarsi, e cambiare per sempre. Quella che invece sembra non cambiare mai, e che è la vera protagonista del romanzo, è Hollywood, la città che Carpenter ha saputo raccontare come nessun altro. Hollywood con i suoi viali infiniti e i suoi tramonti struggenti, con le sue atmosfere molli e tentatrici, le star, gli studios, i locali, e i sogni: i sogni realizzati e, soprattutto, quelli infranti.
I venerdì da Enrico's
Don Carpenter
Libro: Libro rilegato
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2015
pagine: 366
Basta poco per scaldare la piccola scena letteraria della Portland dei primi anni Sessanta: grazie a un racconto venduto a "Playboy" per tremila dollari, Dick Dubonet è l'unico autore pubblicato della zona e si accompagna alla bellissima Linda McNeill, nota per le sue frequentazioni disinibite della cerchia Beat. Inevitabile che a Dick guardino con ammirazione - e una certa invidia - i tanti aspiranti scrittori che affollano bar e party. Come Stan Winger, che dimostra uno spiccato talento, benché ancora grezzo e inesplorato, per il genere pulp, ispirato dalla sua segreta attività di ladro di appartamenti. A credere in lui è il suo insegnante di scrittura creativa al college: Charlie Monel, veterano della guerra di Corea, trasferitosi in Oregon dalla rutilante San Francisco, dove ha a lungo cullato il sogno di scrivere un'opera tale da imprimere un nuovo corso alla letteratura americana. Ma a cambiargli la vita, per ora, è stata soprattutto la nascita di una figlia e la presenza di una famiglia da mantenere. È proprio sua moglie, Jaime, a conoscere prima di lui e di chiunque altro un'inattesa fortuna editoriale, grazie al romanzo che ha partorito in segreto nella solitudine deprimente di provincia, ispirandosi alle sue memorie famigliari: sarà soltanto il primo di una lunga scia di successi.