Libri di E. Scarpa
Campo di prigionia. Diario illustrato 1943-1944
Giuseppe Scarpa
Libro: Copertina morbida
editore: Alvisopoli
anno edizione: 2016
"Bolzano - Cestokova (Polonia) 8-9 settembre 1943. Ho nella testa il rumore delle ruote in corsa sui binari. Ripenso agli ultimi avvenimenti. Mi rivedo in uscita libera, a passeggio per le vie di Bolzano mentre un civile mi ferma per chiedermi se è vero, 'Vero che cosa?', 'Che hanno firmato l'armistizio!'. Nel frattempo, la gente ha iniziato a uscire dai bar e dalle case gridando 'viva la pace, viva Badoglio'! Io rientro veloce in caserma e ci trovo lo stato di emergenza. Solliani grida 'è l'artiglieria tedesca che spara, hanno occupato la caserma, non c'è più niente da fare'. 'Gettate le armi. A terra le armi!' urla nella tromba delle scale il colonnello. Nell'atrio mi fermano due mitragliatrici tedesche puntate minacciose. Alzo le braccia. Una luce illumina la mia cintura armata di pistola a due mani me lo tolgono di dosso bruscamente. La luce si sposta sui gradi della giubba. 'Offizieren...' dice una voce rauca alle mie spalle 'Lieutenant raus!'. Uno spintone sulle spalle e mi ritrovo all'aperto... Passa di corsa una barella diretta all'infermeria..."
Epistole e dialoghi capituli di Philogio ad Gratilla
Libro: Copertina morbida
editore: Fiorini
anno edizione: 2009
pagine: 142
Galateo ovvero de' costumi
Giovanni Della Casa
Libro
editore: Franco Cosimo Panini
anno edizione: 1993
pagine: 166
Il "Galateo ovvero de' costumi", trattato nel quale, sotto la persona di un vecchio idiota ammaestrante un suo giovanetto, si ragiona de' modi che si debbono tenere o schifare nella comune conversazione, così precisa il sottotitolo, fu pubblicato nel 1558 da monsignor Della Casa, nunzio pontificio a Venezia, temperamento mondano, autore di quello che sarà poi l'"Indice dei libri proibiti". Vengono esposte norme sul modo di vestirsi, enumerati tutti i gesti e le cose spiacevoli da evitarsi; è riprovato lo scherno, la beffa, la parola che morde e offende; si suggeriscono i modi del parlare, si consigliano i vocaboli da usare e quelli da evitare. Insomma, biasimando ogni eccesso, l'autore incarna il culto della proporzione proprio del Rinascimento.