Libri di Efrem Verona

"Sesta raccolta di poesie, dove il poeta propone nuovi titoli con la solita ironia e frizzantezza che caratterizzano le sue poesie, le quali prendono spunto talvolta da scorci di vita vissuta, dall'altra dalla sua fantasia."

"Con queste ottave rime, scritte in maniera molto semplice, come le può scrivere un improvvisato menestrello di campagna, ho voluto raccontare alcune piccole ed ingenue avventure accadutemi in compagnia di simpatici amici di gioventù. Naturalmente, per poterle rendere un po' più frizzanti e simpatiche per il lettore, alcuni passi ho cercato di romanzarli, quando aggiungendo alcune fantasie e quando limando gli avvenimenti meno interessanti. In alcuni punti, anche i nomi dei luoghi e personaggi non sono sempre autentici, ma comunque ho cercato di essere stato più possibile vicino alla verità, in modo da rendere più simpatiche queste ruspanti rime di campagna verso i vecchi amici che avendo occasionalmente modo di leggerle, potessero riconoscersi in queste ingenue e innocue avventure dei tempi passati. Aggiungo che io non intendo passare per un poeta o un letterato, ma scrivo quello che il mio cuore mi detta quando prendo la penna in mano, raccontando fatti più o meno simpatici, innocui e divertenti che mi sono accaduti nell'arco della mia ormai lontana gioventù."

Tante volte il lettore è propenso a credere a ciò che più gli fa piacere, senza pensare che invece la verità si può trovare proprio nei racconti talmente incredibili al punto tale che colui al quale sono successi tali fatti, non ha il coraggio di raccontarli, proprio per paura d'essere preso per visionario o peggio ancora per bugiardo.

Quinta raccolta di poesie, dove il poeta propone nuovi titoli con la solita frizzantezza e ironia, che caratterizzano le sue poesie le quali prendono spunto talvolta da scorci di vita vissuta e talvolta dalla sua fantasia.

Quarta raccolta di poesie, dove il poeta propone nuovi titoli interamente inediti con la solita frizzantezza d'ironia che caratterizza le sue poesie, le quali prendono spunto talvolta da scorci di vita vissuta e talvolta dalla sua fantasia.

Tratto da un manoscritto del 1700, che raccoglie la storia della Repubblica di Lucca a partire dalle sue origini. Fedelmente trascritto rispettando il linguaggio medievale, lasciando al lettore il fascino dell'antica lingua italiana.

Dall'amore contrastato di un giovane pastore con una ragazza di nobile famiglia nasce un bambino non desiderato dai familiari di lei, i quali lo abbandonano dentro la ruota della carità di un convento di suore. Lo scrittore ha voluto narrare la vita di questo bambino una volta divenuto adulto, in un epoca di assestamento di usi e costumi a cavallo dei secoli '800 e '900, periodo in cui le mentalità subirono modificazioni radicali.

Sulla scia delle prime due opere, il poeta versiliese si accinge alla terza della sua collana, con la stessa frizzantezza ed irriverenza che caratterizzano le sue poesie che prendono spunto talvolta da scorci di vita vissuta talaltra dalla fantasia che lo caratterizza.