Libri di Emanuela Fornari
La bambina che andava a caccia di grilli
Emanuela Fornari
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 128
L'estate, le vacanze, il Covid. I grilli e le lucciole. Dalila Giulia e i suoi fedeli animali da compagnia: la miciona Nanà e le tartarughine Agnese e Fanny, protagonisti del mistero del bosco. Una storia di amicizia e speranza. Età di lettura: da 8 anni.
Cybercapitalismo. Fine del legame sociale?
Emanuela Fornari
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2024
pagine: 112
Il cybercapitalismo denota una linea d'ombra, una soglia epocale che indica non solo la fine del capitalismo classico, ma anche la crisi dell'odierna economia finanziaria. Questo libro è una genealogia del presente: in un mondo sempre più influenzato dal web e dall'intelligenza artificiale, l'intento è quello di scorgerne gli antefatti, in un lungo tragitto della modernità che prende avvio sin dall'epoca rinascimentale, con quel crollo delle certezze e del senso delle cose che – da Montaigne a Shakespeare, a Donne – viene posto in rapporto con un mondo «acentrico», reso sempre più contingente, precario e imprevedibile dall'irruzione dell'«oro mobile», dalla circolazione di una moneta gestibile tramite il sistema delle banche. Quanto accade oggi è dunque l'esito di una storia antica. Nel dominio del processo di valorizzazione, le parole viaggiano come le merci. E viaggiano tanto più velocemente quando si ha a che fare con la merce di scambio universale: il denaro. Emanuela Fornari parla dunque di metamorfosi. Di una storia del capitale segnata dal divario tra rendita e profitto, proprietà e produttività, interessi e crescita: una storia che i lettori di Jane Austen e Honoré de Balzac conoscono meglio degli esperti di economia. Di un sistema capitalistico segnato, nel corso di tre secoli, da un progressivo passaggio dalla terra al cielo: dalla proprietà agraria al capitale immobiliare, dalla Rivoluzione industriale ai movimenti globali del capitale finanziario. Di un processo di smaterializzazione che ha ridotto sempre di più il denaro a semplice codificazione valoriale e l'economia a mero sistema di segni. Si propone qui una genealogia del presente che mette a confronto – oltre ad autori classici come Karl Marx e Max Weber – figure del pensiero contemporaneo come Jean Baudrillard, Gilles Deleuze, Marcel Mauss, Karl Polanyi e Arjun Appadurai. Tutti accomunati dall'idea di un'intima «innaturalità» dell'economia e della figura dell'homo oeconomicus, e dalla crescente prevalenza della dimensione del politico e della dominazione.
La democrazia del vuoto. L'Occidente tra populismo e neoliberalismo
Emanuela Fornari
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 88
Nell’era contemporanea, la crisi della democrazia investe non solo le forme ma la concezione stessa della sovranità popolare. Mentre la pressione del mercato neoliberista genera antipolitica, i populismi irrompono nelle competizioni elettorali e nelle istituzioni statali. La democrazia è così privata del suo significato e ridotta a un concetto cavo. Occorre ridefinirla, rompendo le gabbie interpretative nelle quali è stata imprigionata, oltre la parità basata sul principio monetario e l’uguaglianza retorica. Occorre volgere di nuovo lo sguardo alla città, quale matrice di un nuovo federalismo e forza civilizzatrice dell’economia. L’autrice, rileggendo il pensiero di Judith Butler e Hannah Arendt, teorizza una democrazia dei corpi, un’alleanza tra coloro che, vivendo ai margini, convergono verso lo spazio e l’istante della protesta, reclamando, in coro, il diritto alla rivoluzione. Prefazione di Giacomo Marramao.
A-democracy. The West between populism and neoliberalism
Emanuela Fornari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis International
anno edizione: 2022
pagine: 138
Il corpo del popolo. Su Ernesto Laclau e Judith Butler
Emanuela Fornari
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 48
Che cos’è il popolo? A questa domanda fondamentale l’Autrice prova a rispondere mettendo a confronto le posizioni di due voci di spicco del pensiero filosofico e politico degli ultimi decenni: Ernesto Laclau e Judith Butler. Seppur in tensione tra due concezioni di popolo contrastanti, entrambi lo interpretano non come un’entità già data, bensì come un soggetto da costituire. Se, dunque, per Laclau il popolo è un «significante vuoto», concezione che però culmina in una rilegittimazione sofisticata del populismo, per Butler, invece, è una «alleanza dei corpi» che, incontrandosi, danno luogo ad «azioni incarnate». Ed è questa, secondo l’Autrice, la sola posizione capace di rigenerare la democrazia, mettendone radicalmente in questione le logiche sovraniste di inclusione/esclusione che l’accompagnano dalle sue origini.
Linee di confine. Filosofia e postcolonialismo
Emanuela Fornari
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2011
pagine: 176
Negli ultimi vent'anni del Novecento una revisione radicale e destabilizzante ha coinvolto i presupposti etnocentrici del pensiero antropologico, filosofico e politico dell'Occidente. Stava cambiando la geopolitica del pianeta e cominciava a vacillare la proiezione sulle altre culture delle nostre categorie di soggettività, storia, sovranità, cittadinanza, universalità, emancipazione. Il nuovo assetto ha sollecitato il fiorire di studi cosiddetti «postcoloniali», accomunati dalla pratica del contagio. Da allora la contaminazione fra concezioni a prima vista inconciliabili della vita associata appare più proficua dell'arroccamento difensivo, mentre il migrare di concetti e principi segue la diaspora dei corpi in carne e ossa: perde il suo connotato privativo per trasformarsi in uno stato d'elezione. Essere sempre «fuori posto» aiuta infatti a guardare il mondo e se stessi con occhi diversi. Di questo «contrabbando incontrollato di idee al di là delle linee» – secondo il motto fulminante di Edward Said – il saggio di Emanuela Fornari costituisce la prima, completa ricognizione in chiave filosofica. Non c'è linea di frattura o spostamento di confine disciplinare che sfugga alla sua indagine ricostruttiva. Nella consapevolezza che non tutto è trasferibile da una cultura a un'altra, e che va salvaguardato quel coefficiente di intraducibilità di fronte al quale è possibile solo un silenzio a più voci. Prefazione di Étienne Balibar.