Libri di Emiliano Billai

A nessuno è estraneo ciò che chiamiamo “mal d’amore”: se hai la fortuna di non averlo mai provato, di certo conosci qualcuno che ti ha parlato del proprio. È parte della vita, potenziale rovescio di ogni medaglia sentimentale, quale che sia la forma e la maturità della relazione che lo ha prodotto. Questo volume è un buon antidoto: sul tema dell’amor perduto troverai in queste pagine testimonianze reali, pareri di esperti, citazioni letterarie, aforismi, ma anche suggestioni da canzoni, poesie, immagini: l’autrice attinge a tutto ciò che può aiutarti a comprendere e affrontare la sofferenza amorosa e riflettere (come recita il sottotitolo) sul perché capiti così di rado che i componenti di una coppia siano contemporaneamente pronti ad affrontare il futuro separati. Un libro – potremmo dire – dedicato al giovane Werther che alberga, più o meno nascosto, in ognuno di noi: tutti quanti, a ogni età, “siamo fatti anche di cuore e lacrime” e non dovremmo vergognarcene.

La storia di Friedrich Amman (1864-1910) primo direttore della miniera di Abbadia San Salvatore (Siena) senza dimenticare le esigenze delle persone che vi lavoravano. L’uomo che fece una miniera ne propone la figura alle giovani lettrici e ai giovani lettori. Età di lettura: da 9 anni.

"Aspettavo Peter Pan invece arrivarono i mostri" si presenta in cover rigida e a colori, una storia di 120 tavole sceneggiata e disegnata da Emiliano Billai e colorata da Elena Murgia in cui si fondono amicizia, follia, ossessioni contemporanee e ambientalismo in un turbinio di scene esilaranti e ad alto tasso di demenzialità. I protagonisti della storia sono un bambino e il suo mostro sotto il letto, che diventano amici loro malgrado per scampare e poi combattere incubi ben peggiori, fra i vicoli di una città all'apparenza normale, ma che in realtà ospita e nutre minacce e mostruose insidie.

Lo Zeppelin Gemini II sorvola i cieli in un mondo distopico in cui gli uomini volanti evitano i miasmi del mondo di sotto e gli uomini di sotto sopravvivono fra la polvere e un morbo che li costringe a sostituire sempre più parti del loro corpo con arti e accessori meccanici. Il mondo sopra le nuvole e quello di sotto sembrano destinati a non incontrarsi mai, almeno fino a quando il giovane Martin abbandona la sua vita sicura sul dirigibile per cercare qualcuno di molto prezioso.

Bart il Pazzo è il secondo spin-off a fumetti dedicato ai personaggi della saga fantasy-piratesca I Signori delle Balene. Bart il Pazzo, il portatore del cappello nella ciurma di Fryg Blue, lo abbiamo incontrato la prima volta sopra una forca sospesa in mezzo all'oceano, nel primo romanzo della saga. Cuoco di bordo, ubriacone, amico fedele anche se imprevedibile. Questo episodio si addentra nel passato di Bart, fra i vicoli dell'Anello nella città dimenticata, spalla a spalla con i Bambini Abbandonati. Ci porta accanto al Sacralbero, laddove è avvenuto il primo battito, il primo turbinio di foglie e sangue, l'inizio della maledizione dei PanHuy che accompagnerà questo personaggio per tutta la saga...

Mouse God è un originale supereroistico zoomorfo arricchito da una appendice illustrata che mostra le schede e i poteri di tutti i portentopi presenti nella storia. All’alba della fine del mondo, l’Umanità è prossima all’Estinzione. Assaliti da un primordiale terrore, gli uomini, guidati dall’oscuro Negromante, riversano la propria violenza su ogni altra forma di vita. A eccezione di cani e gatti, utilizzati come armi d’assalto, i topi sono la sola specie animale sopravvissuta all’eradicazione. Resi sterili da una misteriosa catastrofe, umani e topi sono alla disperata ricerca delle due Gemme, unici mammiferi fertili rimasti. A guidare i roditori, Saguaren, il topo con la Perla nell’occhio, capace di donare agli altri sorci una coscienza umana e inimmaginabili poteri. La guerra, come mai è stata combattuta, ha inizio. Solo la specie vincente potrà sopravvivere.

Springlynn & dads baubles – le cronache del fumoso castello, scritto da Marco Viggi, nasce come racconto breve per il gioco di scrittura online Il mercato di Jeremia DeepBottom Steampton, periodicamente proposto sul laboratorio www.lapiccolavolante.com. Da questo nucleo si sono sviluppate le vicende del fumoso castello, in cui due improvvisati papà e la loro figlia robot si trovano alle prese con un villaggio tutt'altro che ben disposto verso le loro favolose invenzioni. La fabbrica di giocattoli dei due costruttori è una fucina di creature meccaniche straordinarie, capaci di contribuire al divertimento e alla vita quotidiana nella cittadina, almeno fino a quando il carretto del temibile Jeremia DeepBottom Steampton arriva nella piazza della città a complicare tutto.

Questa è la storia delle creature dimenticate, delle creature mai raccontate. Questa è la storia del sacrificio dei primi draghi, i Grandi Re Sovrani del mondo che c'era una volta e ancora si trova, chissà dove e chissà quando. Mettetevi comodi e immergetevi nelle cronache de I Mangiadraghi.

Cosa succederebbe se varcasse l'antro oscuro un dannato intenzionato a far carriera all'Inferno? Lucifero e il suo ospite troveranno mai un punto d'incontro? Il libro "27 martore e 4 caffè" è una storia su tre livelli, tre dialoghi infernali fra cinque personaggi (più una comparsa). Un pamphlet e una cronaca sincopata di tre dialoghi: tra un dannato e Lucifero che, incontrandosi nell'ufficio del Signore degli Inferi, discutono tra un caffè e l'altro del perché non si possa fare carriera nell'Antro Oscuro; tra uno scrittore e la sua Musa, piuttosto stanca di ispirare gli artisti secondo i metodi tradizionali, tanto da fumare hashish e assoldare una gentile signorina che faccia trovare al suo protetto l'ispirazione giusta per raccontar di demoni, dannati e caffè; l'ultimo dialogo si svolge ancora nell'ufficio di Lucifero, questa volta faccia a faccia con la Morte per una strana partita a scacchi...

In un piccolo villaggio montano, le leggende possono far paura. Si può arrivare fino a uccidere, affinché nessuno sappia perché tali leggende siano nate. Nessuno sfiderebbe il potere delle leggende, a meno che non si parli di quattro ragazzi cui quel villaggio e le stupide chiacchiere vanno stretti come un abito troppo corto...