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Libri di Enrico Euli

Imparare dalle catastrofi. Guida galattica per sopravvivere al futuro

Imparare dalle catastrofi. Guida galattica per sopravvivere al futuro

Enrico Euli, Stefano Caserini

Libro

editore: Altreconomia

anno edizione: 2012

Catastrofe, collasso, shock, default: parole che compaiono ogni giorno sui giornali e in televisione. È solo per catturare l'attenzione, dato che nulla vende meglio dell'ansia? O forse nella "narrazione" delle magnifiche sorti e progressive della nostra civiltà qualcosa non quadra? Questo libro è un kit di sopravvivenza - brillante nella scrittura almeno quanto è inquietante nei contenuti - per orientarci nella profonda crisi in atto e raccontare il presente. Con la consapevolezza che i segnali del clima che cambia e le ricorrenti crisi finanziarie sono i primi indizi d'una catastrofe già iniziata, magari non riconosciuta, negata per paura o abitudine, ma non per questo meno reale. Una "pedagogia delle catastrofi" per aiutarci ad assumere un atteggiamento resiliente e produttivo. Un glossario per rintracciare le parole-chiave del presente, da Apocalisse a Zig-zag, e per guardare al futuro, provando a immaginare il dopo e il nuovo. Con la postfazione di Luca Mercalli.
10,00

Fare il morto. Vecchi e nuovi giochi di renitenza

Fare il morto. Vecchi e nuovi giochi di renitenza

Enrico Euli

Libro

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2016

pagine: 104

Le nostre società sono sferzate da un vento di catastrofe: crisi economica, cataclismi ambientali, militarizzazione crescente ne rappresentano i fenomeni più appariscenti e mortiferi. La politica "democratica" appare sempre più collusa e oligarchica, mentre le nostre tradizioni culturali si dibattono tra integralismo e smarrimento relativistico. I ritmi di vita risentono violentemente delle pressioni competitive e alienanti provenienti dalla produzione e dai mercati. Gli umani, e in particolare le giovani generazioni, dietro la patina luccicante dello spettacolo e i feticci consumistici, si sentono assillati in profondità da depressione, senso d'impotenza e angoscia per un futuro che si è fatto minaccia. Una possibilità di restare vivi non si potrebbe profilare quindi, paradossalmente, proprio nella nostra radicale, irrinunciabile decisione di "fare il morto"? Toccare i limiti dell'attivismo, provare ad oltrepassarli, praticare giochi di desistenza e renitenza, imparando a dire no a quel che il mondo ci presenta come unica forma di libertà e di vita e prova a imporsi come destino ineluttabile.
14,00

Homo omini ludus. Fondamenti di illudetica

Homo omini ludus. Fondamenti di illudetica

Enrico Euli

Libro: Libro in brossura

editore: Sensibili alle Foglie

anno edizione: 2021

pagine: 640

Un libro illudente, perché non si pone l’obiettivo di trasformare il mondo, che quasi certamente va e andrà altrove, irreversibilmente; ironico, quindi, proprio in quanto cerca e prova a porre dei fondamenti in un’età post-metafisica e post-moderna, e perciò senza fondamenti. È e sarà ancora possibile e plausibile un’etica? Ironia quindi in quanto (auto)ironia sulla propria, e così probabile, improbabilità; est/etico, in quanto si propone di ricercare e rinvenire/reinventare i nessi tra aisthesis ed ethos, e facendo coincidere a questa prassi integrativa la prospettiva stessa di qualunque educazione. Il giocare è infatti un’agire-pensare incorporato, e per questo può esemplificare un know-how per educare a vivere (o prendersi cura di sé nel con-vivere); ludico, quindi, in quanto ispirato dal giocare: attività complessa appresa dagli animali, che continua a legarci ad essi, e che esprime un altissimo livello di significatività simbolica e di (auto) riflessività; un’azione autopoietica, che si auto-organizza e resta aperta agli eventi e alle mutazioni. Qui si provano ad esporre quindi le visioni e le proposte dell’Illudetica, intesa come est/etica illudentemente fondata sul gioco.
26,00

Apprendisti neuroni. Formazione attiva degli insegnanti nella scuola e nell'università

Apprendisti neuroni. Formazione attiva degli insegnanti nella scuola e nell'università

Libro

editore: Edizioni La Meridiana

anno edizione: 2011

pagine: 152

I laboratori sono fondamentali nella prassi educativa? Molto spesso, quasi sempre, no. D'altra parte, tra i manuali di didattica e quel che chiamiamo "scuola", soprattutto di questi tempi, la discrepanza è enorme. Sono i contesti a manifestare, a rappresentare concretamente i modelli dominanti: e i contesti esprimono il conflitto con il nuovo, gli resistono, lo boicottano. Il lavoro di gruppo e la cooperazione sono lasciati alla buona volontà di docenti e studenti, in una cornice costruita per andare proprio altrove: individualismo, competizione, separatezza specialistica, dipendenze univoche ed unilaterali, gerarchie immobili e immotivate... Una dimensione distante dall'accoglienza, dall'ascolto, dalla cura, con livelli molto alti di violenza strutturale e culturale, e con situazioni evidenti di violenza diretta (sia a lezione sia, soprattutto, nel chiuso degli studi e durante gli esami...). In tutto questo, un laboratorio che prova a fare "altro", l'opposto, tenta di rappresentare una contraddizione interna, una nicchia ecologica, uno spazio marginale. Come rivela la sorprendete e spiazzante lettura di queste pagine, la visione ecologica dell'educazione è qualcosa di più complesso e di più ampio che "fare educazione ambientale", "insegnare una materia che si chiama ecologia", "creare un ambiente positivo per l'istruzione". Si propone come trasformazione degli atteggiamenti e non solo dei comportamenti (attraverso accorgimenti o aggiunte di tecniche, di nuove materie o attività).
16,50

Casca il mondo! Giocare con la catastrofe. Una nuova pedagogia del cambiamento
22,00

I dilemmi (diletti) del gioco. Manuale di training
15,00

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