Libri di Evaldo Violo
Io e la BUR. Scrittori, studiosi, lettori raccontano la Biblioteca Universale Rizzoli
Libro: Libro in brossura
editore: New Press
anno edizione: 2019
pagine: 180
La BUR (Biblioteca Universale Rizzoli) ha settant’anni, i primi volumetti grigi (cm. 10,5x15,7) andarono in libreria nel maggio 1949. L’idea era stata di Luigi Rusca, industriale, dirigente editoriale e uomo di grande cultura classica, che la suggerì a Angelo Rizzoli, che ci pensò un po’ e poi decise di tentare l’impresa. Rusca gli propose di fare una collana di classici di tutti i tempi e di tutte le letterature, in edizioni integrali, con buone traduzioni, una concisa introduzione e un essenziale corredo di note informative, a un prezzo bassissimo.
Ah, la vecchia BUR! Storie di libri e di editori
Evaldo Violo
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 208
È difficile immaginare oggi l'enorme impatto che ebbero i piccoli volumetti grigi della BUR quando uscirono nel 1949 e si diffusero in tutta Italia, da Palermo a Trieste. In un'Italia appena uscita dai disastri della Seconda guerra mondiale, ma desiderosa di riprendersi e rinascere dalla crisi economica e morale ereditata dal ventennio fascista. Oltre alla ricostruzione materiale delle case, delle industrie, delle strade, dei commerci, era indispensabile e urgente una ricostruzione culturale e morale. La nascita della BUR si inserisce in questo sforzo di ripresa di un decoroso e civile livello di vita. I libri della BUR presentavano i grandi classici di tutti i tempi e di tutte le letterature, in ottime traduzioni integrali a un prezzo bassissimo. Per tutti gli anni Cinquanta e la prima metà degli anni Sessanta la diffusione della BUR fu un fenomeno mai visto prima in Italia. Già nel 1952 l'Unesco definì la BUR "iniziativa di importanza e interesse mondiale". Poi venne il Sessantotto e la contestazione della cultura tradizionale, quindi dei classici, e nel 1965 gli Oscar con la narrativa contemporanea e le copertine colorate. Era cambiato il mondo, era in corso il miracolo economico e l'innalzamento della scuola dell'obbligo alla media. Anche la BUR doveva cambiare e cambiò. Fu introdotta la narrativa contemporanea, per i classici fu introdotto il testo a fronte e le introduzioni e le note si alzarono di livello. Era nata la seconda BUR. Per definire la differenza tra la prima e la seconda BUR non ci sono parole migliori di quelle di Giorgio Manganelli: "La vecchia BUR assomigliava alla Reclam, l'universale tedesca che esiste tuttora; la nuova prende il tè con la Loeb, con i Classiques Garnier, magari si fa presentare alle Belles Lettres". Queste vicende ci racconta Evaldo Violo, storico direttore della collana dal 1973 al 2002, in una lunga conversazione con Marco Vitale, ripercorrendo, da un'angolazione privilegiata, un buon tratto delle storia dell'editoria italiana della seconda metà del secolo scorso.
Dell'essenza del riso e in generale del comico nelle arti plastiche
Charles Baudelaire
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2017
pagine: 119
Perché ridiamo? Può sembrare una domanda stupida, banale, quasi assurda. Ma se proviamo a dare una risposta, a spiegare e a spiegarci perché ridiamo ci rendiamo subito conto che la risposta non è per niente facile. Anche Baudelaire si pose questa domanda e confessò che il cercare di rispondervi divenne per lui quasi un’ossessione. Scrisse, dopo una lunga e tormentata riflessione, questo saggio, breve ma denso di idee, teorie, spiegazioni, definizioni. Anticipò Bergson, intuendo che il riso nasce da un senso di superiorità, crudele e forse diabolico; anticipò Freud nel vedere una forte analogia e una stretta connessione tra la struttura del comico e la struttura del sogno. E, superando secoli di pregiudizi, osò affermare che il comico e l’umorismo non appartengono a un settore inferiore dell’arte ma rientrano a pieno titolo nella categoria del Bello assoluto cui solo gli artisti più grandi possono arrivare.
Ah, la vecchia BUR! Storie di libri e di editori
Evaldo Violo
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2011
pagine: 186
Questo libro-intervista a Evaldo Violo, per oltre trent'anni direttore della BUR e oggi consulente della Nino Aragno Editore, offre l'occasione per ripercorrere, da un'angolazione privilegiata, un buon tratto della storia dell'editoria italiana del dopoguerra. Lo sguardo di uno dei suoi protagonisti si posa infatti, senza mai sfuggire alla complessità dei problemi, su una vicenda strettamente connessa a quella di un paese che in pochi anni ha conosciuto una trasformazione profonda della sua struttura sociale, secondo un processo non privo di contraddizioni anche drammatiche e di forti squilibri. Tra i paesi cosiddetti avanzati l'Italia vanta uno dei più bassi indici di lettura, un dato che incide si può dire in permanenza nella progettazione di una linea editoriale che debba coniugare qualità e bilanci, rigore e divulgazione. Il caso della BUR che rinasce nel 1973 con una proposta fortemente innovativa senza per questo spegnere il ricordo della gloriosa collana "grigia" che l'aveva preceduta emerge dalle parole del suo storico direttore con forza di paradigma, vivacità di racconto, schiettezza di giudizio.