Libri di F. Giacomantonio
Le grandi tragedie: Riccardo III-Romeo e Giulietta-Giulio Cesare-Macbeth-Amleto-Re Lear-Otello-Antonio e Cleopatra
William Shakespeare
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2018
pagine: 744
Le malinconie e la follia (con metodo) del principe danese Amleto, l'amore contrastato e negato di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, l'ambizione sfrenata delle figlie di Lear, la brama di potere di Lady Macbeth che non si arresta davanti al delitto, la gelosia accecante di Otello: sono solo alcuni dei temi delle più note tragedie di Shakespeare, qui raccolte. Accanto e intorno a questa galleria di personaggi ruotano i caratteri del teatro tragico del Bardo: l'irruzione dell'elemento comico, le apparizioni di spiriti ultraterreni ancora non placati, i fools più saggi dei loro signori; l'esito letale e mortifero è quasi un'impasse dell'umana condizione. Nei secoli, i testi come le messe in scena delle tragedie shakespeariane non hanno mai smesso di suscitare nei lettori e nel pubblico commozione e ammirazione per la profondità dei temi e per la bellezza del geniale linguaggio poetico. Introduzione di Tommaso Pisanti.
La filosofia politica nell'età globale (1970-2010)
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 173
La fine delle ideologie, i processi di globalizzazione, le trasformazioni dell'organizzazione statale, le evoluzioni dei comportamenti socio-politici dell'ultimo quarantennio hanno progressivamente mutato il modo di riflettere sulla politica e la sua funzione nella società globale. Attraverso dieci capitoli, ciascuno redatto da uno studioso specialista del settore, questo volume si propone di presentare autori e temi cruciali del pensiero politico contemporaneo. Il testo fornisce in tal modo un'analisi delle prospettive della filosofia politica contemporanea e dei suoi concetti chiave: il potere, la giustizia, la democrazia, la libertà, la sovranità, la differenza culturale, la biopolitica, il ruolo del capitalismi, la sfera pubblica. Partendo da Rawls e giungendo a Zizek, si delinea così un percorso di riflessione che permette di leggere con coscienza e consapevolezza questo tormentato passaggio d'epoca.
Il paradiso perduto
John Milton
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2009
pagine: 634
Il presente volume esce in concomitanza con due importanti circostanze: la commemorazione del quarto centenario della nascita di John Milton (9 dicembre 1608) e la pubblicazione degli Atti del convegno internazionale che si è svolto a Matera nel novembre del 2006 su: Il Paradise Lost di John Milton e il tema della caduta nella tradizione italiana: da Giambattista Andreini a Serafino della Salandra. Esso presenta la traduzione del grande poema inglese (l'ultima aveva visto la luce nel 1984 ad opera di Roberto Sanesi) a cura di Flavio Giacomantonio; una traduzione in prosa ritmica, rigorosamente rispettosa del testo originale e corredata di un vastissimo apparato di note critiche e commmenti che agevolano la comprensione del testo, soprattutto per quanto concerne i riferimenti biblici e la tradizione dell'epica classica. L'apparato critico di commento costituisce un supporto indispensabile alla comprensione del testo e alla ricostruzione dei contesti sotto i profili storico, politico, religioso, mitico, geografico e letterario. L'autore ha adottato moduli espositivi e narrativi accessibili al comune lettore, evitando arditezze stilistiche e concettuali. La traduzione, con testo a fronte, è inoltre assolutamente fedele al testo originale e consente un agevole e immediato riscontro con la versione inglese, poiché è quasi sempre perfetta la corrispondenza del verso miltoniano con la relativa traduzione italiana.
Il «Paradise lost» di John Milton e il tema della caduta nella tradizione letteraria italiana: da Giambattista Andreini a Serafino della Salandra
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2009
pagine: 252
L'Adamo caduto di Serafino della Salandra è stato al centro di un importante convegno internazionale che si è svolto a Matera nel novembre 2006. Promosso dalla Fondazione Carical, con la collaborazione dell'Amministrazione Provinciale di Matera, il convegno ha visto la partecipazione di molti autorevoli relatori, italiani e stranieri, studiosi di Milton e del suo Paradiso perduto, che hanno, tra l'altro, approfondito l'ormai antica questione della possibile utilizzazione, da parte di Milton, dell'opera di Serafino della Salandra come una delle fonti del suo capolavoro. E lo hanno fatto raccogliendo le indicazioni di Flavio Giacomantonio che, nel suo corposo studio sull'Adamo caduto, ha evidenziato ben 33 punti di contatto tra le due opere, e li ha scrupolosamente documentati con i relativi confronti testuali.
Adamo caduto
Serafino della Salandra
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2009
pagine: 310
Il volume presenta, in una dettagliata ed aggiornata edizione critica, l'"Adamo caduto" di Serafino della Salandra, il cui testo originario Flavio Giacomantonio ha ricostruito con certosina pazienza e scrupolosa attenzione, affrontando di nuovo l'antica questione della possibile utilizzazione, da parte di Milton, dell'opera di Serafino della Salandra come una delle fonti del suo capolavoro. L'argomento, appare evidente, è di enorme importanza, anche perché l'ipotesi, se confermata, getterebbe nuova luce sulla personalità di Padre Serafino e sull'interesse suscitato, negli ambienti culturali nazionali ed internazionali, dalla sua tragedia sacra pubblicata a Cosenza nella prima ed unica edizione nel 1647, certamente prima del poema miltoniano. Si fornisce così agli studiosi una nuova occasione per verificare, sulla base di una più ricca e puntuale documentazione, i possibili legami tra i due autori e le loro opere, con la fondata speranza di pervenire a risultati meno problematici e provvisori. In questo modo, dando cioè a Serafino della Salandra e alla sua tragedia un giusto riconoscimento nel panorama letterario italiano ed europeo, si potrà anche capire meglio e valutare più compiutamente la grandezza di Milton e del "Paradise Lost".
Le grandi tragedie: Riccardo III-Romeo e Giulietta-Giulio Cesare-Macbeth-Amleto-Re Lear-Otello-Antonio e Cleopatra
William Shakespeare
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2012
pagine: 672
Le malinconie e la follia (con metodo) del principe danese Amleto, l'amore contrastato e negato di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, l'ambizione sfrenata delle figlie di Lear, la brama di potere di Lady Macbeth che non si arresta davanti al delitto, la gelosia accecante di Otello: sono solo alcuni dei temi delle più note tragedie di Shakespeare, qui raccolte. Accanto e intorno a questa galleria di personaggi ruotano i caratteri del teatro tragico del Bardo: l'irruzione dell'elemento comico, le apparizioni di spiriti ultraterreni ancora non placati, i fools più saggi dei loro signori; l'esito letale e mortifero è quasi un'impasse dell'umana condizione. Nei secoli, i testi come le messe in scena delle tragedie shakespeariane non hanno mai smesso di suscitare nei lettori e nel pubblico commozione e ammirazione per la profondità dei temi e per la bellezza del geniale linguaggio poetico. Introduzione di Tommaso Pisanti.
Giulio Cesare. Testo inglese a fronte
William Shakespeare
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2011
pagine: 269
Giulio Cesare (1599) fu composta nel difficile periodo di transizione tra un'età dominata dalla tradizione aristotelica e tolemaica a una nuova, segnata dalle idee di Copernico, Bacon e Galileo e attraversata da fermenti di democrazia. È la prima delle tre tragedie ispirate alla storia di Roma. Seguiranno Antonio e Cleopatra (1606/7) e Coriolano (1607/8). L'opera, che prelude alla grande stagione di Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear, è imperniata sul conflitto tra fautori del governo di uno e sostenitori della repubblica, fra le ragioni del tiranno "buono", cui dà voce Marco Antonio, e quelle dei tirannicidi. Non esiste, in Giulio Cesare, un protagonista convenzionale: Cesare, Bruto, Cassio, Antonio, Ottavio sono solo simboli che operano in funzione dello scontro delle ideologie. In tal senso, Antonio è il vendicatore di Cesare, il fantasma rappresenta la continuità del cesarismo e Ottavio ne è l'erede. Questa tragedia ha conosciuto anche una celebre trasposizione cinematografica in cui Marion Brando interpretava il ruolo di Antonio.