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Libri di William Shakespeare

Macbeth

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Giunti Editore

anno edizione: 2016

pagine: 128

Macbeth, barone di Glamis e valoroso condottiero del re, ha appena sconfitto gli usurpatori quando si imbatte in tre streghe da cui apprende di essere destinato a diventare il futuro re di Scozia. Intanto, nel castello di Inverness, la perfida Lady Macbeth è venuta a conoscenza della profezia ed è pronta a tutto, anche a pianificare un regicidio, pur di assicurare la corona al marito. Accecato dalla sua ambizione e ormai succube della moglie, Macbeth alla fine acconsente al diabolico piano della donna e uccide il re. Ma mille dubbi, ombre e fantasmi attanagliano il suo animo inquieto e altri efferati delitti stanno per sporcare le sue mani, in una furia omicida che nemmeno Lady Macbeth riuscirà più a domare. Ambizione umana e sete di potere nell'immortale capolavoro di Shakespeare.
6,00 5,70

Romeo e Giulietta. Testo inglese a fronte

Romeo e Giulietta. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: VI-257

"Un amore che ti prende per i capelli, che annebbia la vista, che ti fa ridere senza motivo o piangere come se il dolore non avesse fine. Un amore che contiene tutto il possibile e il suo esatto contrario, proprio come dice Romeo: 'O amore furioso! O odio amoroso! O tutto, creato dal nulla! O leggerezza che gravi! O seria vanità! Caos informe di graziose forme! Piuma di piombo! Fumo luminoso! Gelido Fuoco!'. Ecco. Mi sono innamorato della lettura così." (Dalla prefazione di Fabio Geda). Età di lettura: da 12 anni.
10,00

Enrico IV (parte I-II). Testo inglese a fronte

Enrico IV (parte I-II). Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 2002

pagine: 502

"Enrico IV", lunga opera in due parti composta tra il 1597 e il 1598, è il quinto dei sette drammi che compongono il ciclo delle "Storie inglesi" e costituisce la seconda e terza parte di una tetralogia che si apre con "Riccardo II" e si conclude con "Enrico V". Durante il regno dell'usurpatore Enrico IV il suolo inglese era stato insanguinato da feroci lotte intestine che avevano costretto il re a combattere contro quegli stessi Percy che lo avevano aiutato a salire al trono. Re Enrico non è però l'eroe del dramma, bensì una figura secondaria le cui vicende fanno da sfondo a quelle del vero protagonista: suo figlio Henry, il principe Hal, che passerà alla storia come Enrico V, il glorioso re che riconquistò la Francia.
11,00

Il sogno di una notte di mezza estate. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro

editore: Mondadori

anno edizione: 2019

pagine: 240

Commedia fantastica, dramma fiabesco e insolito, "Sogno di una notte di mezz'estate" intreccia le vicende delle nozze di Teseo, duca d'Atene, e Ippolita, regina delle Amazzoni, con quelle di due coppie di innamorati che si perdono e si inseguono in un bosco-labirinto popolato di fate e folletti. In quel luogo, in quella notte, il mondo dei mortali entra in contatto con quello degli spiriti e le due dimensioni finiscono per rispecchiarsi l'una nell'altra, confondendosi, in un'esaltazione del potere dell'immaginazione e della teatralità della vita nella quale è impossibile capire cosa sia sogno e cosa realtà. E se non sia il sogno la vera realtà.
10,50 9,98

Re Giovanni. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2020

pagine: 272

Giovanni Senzaterra, che regnò dal 1199 al 1216, è senz'altro il più ambiguo e sfuggente di tutti i re messi in scena da Shakespeare: celebrato come precursore di Enrico VIII nel suo opporsi al potere del papato e vituperato come assassino pronto al delitto per difendere il trono contesogli dal nipote; raffigurato come tiranno e usurpatore del fratello Riccardo Cuor di Leone nel ciclo leggendario di Robin Hood ed esaltato come fondatore della democrazia, in quanto firmatario, nel 1215, di quella Magna Charta che segna simbolicamente la fine dell'assolutismo monarchico in Inghilterra. La sua ascesa e caduta offrono lo spunto a Shakespeare, nel dramma composto tra il 1595 e il 1597, per una messa in discussione del carattere sacrale della sovranità e per una critica della politica come brutale e cinica espressione di un gioco di potere. Introduzione di Nemi D'Agostino.
10,00 9,50

Romeo e Giulietta-Sogno di una notte di mezza estate-Amleto

William Shakespeare

Libro: Copertina rigida

editore: Curcio

anno edizione: 2020

pagine: 93

Tre opere fondamentali della drammaturgia occidentale racchiuse in un'unica e originale raccolta dedicata ai ragazzi. Età di lettura: da 9 anni.
16,90 16,06

Il mercante di Venezia. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro: Copertina morbida

editore: Rusconi Libri

anno edizione: 2020

pagine: 288

Tra le opere più famose del grande autore, poeta e drammaturgo inglese, è doveroso citare "Il mercante di Venezia", divertente commedia in cinque atti scritta tra il 1596 e il 1599. La vicenda, ambientata a Venezia e a Belmont, ruota attorno a due donne particolarmente astute: Porzia e Nerissa, mogli rispettivamente di Bassanio e Graziano, che si fingono avvocato e scrivano per difendere i loro interessi dall'usuraio ebreo Shylock. Ne "Il mercante di Venezia" vengono affrontate diverse tematiche care all'autore, tra cui: il conflitto fra ego e amore, che caratterizza la personalità dell'ebreo Shylock il quale mette gli affari economici al di sopra delle relazioni umane; il pregiudizio e l'intolleranza tra ebrei e cattolici, questione nata dal forte e reciproco disprezzo tra le due religioni; la pietà e la legge, strumento da manipolare per scopi ingiusti, ma al contempo artefice di bene.
10,00 9,50

Tito Andronico. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2020

pagine: 288

Il generale Tito ha sconfitto in battaglia i goti e portato con sé a Roma come prigioniera la regina Tamora con i figli. Per onorare la memoria dei suoi uomini ha offerto in sacrificio il maggiore dei tre, Alarbo, scatenando l'odio implacabile della sovrana. Trascinati in una spirale di sangue e vendette, i due protagonisti si sfidano in una gara di ferocia e sadismo fino al macabro banchetto finale. Nella sua prima tragedia, pubblicata nel 1594, Shakespeare attinge alle fonti classiche - l'efferatezza del Tieste senecano, la sensualità della favola ovidiana di Procne e Filomela - per mettere in scena la lotta tra romani e barbari, rappresentata non come scontro di culture o di valori, bensì come conflitto tribale. Il Tito Andronico è dramma di passioni ancestrali, di ritualità primitive, di vincoli di stirpe sordi a ogni legge morale, efficacemente costruito su una suspense dell'orrore di forte risonanza simbolica e di grande impatto scenico: un'opera, come ha osservato il regista Peter Brook, inaspettatamente vicina alla sensibilità novecentesca del «teatro della crudeltà». Introduzione di Nemi D'Agostino. Prefazione, traduzione e note di Alessandro Serpieri.
10,00 9,50

Coriolano. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2020

pagine: 400

"Coriolano" (1608) è l'ultima tragedia di Shakespeare, prima della stagione dei romances. Protagonista di questo dramma di passioni politiche e conflitti etici è Caio Marzio, il condottiero romano distintosi per valore militare nella guerra contro i Volsci, ma poi costretto all'esilio dall'ostilità della plebe. Dopo aver trovato rifugio presso i nemici, li convince ad affidargli una spedizione contro Roma per vendicarsi del suo popolo, ma infine risparmia la città cedendo alle suppliche della madre e della consorte, e in tal modo decreta la propria condanna a morte perché agli occhi dei Volsci è solo un traditore. Coriolano è uomo di abissali antinomie: salvezza e rovina di Roma, è insieme leale e infedele; è una macchina da guerra ma ha il fascino e il candore di chi non sa mentire e non sa mediare. In lui la virtù è sempre la faccia di una medaglia il cui rovescio è un vizio: la sua nobiltà d'animo ha un risvolto ignobile che si chiama superbia, orgoglio, arroganza. «Autore di sé stesso», come lo definisce Shakespeare, è a un tempo artefice della propria grandezza e causa della propria perdizione, è l'eroe solitario e tragico in cui destino e carattere coincidono. Introduzione e traduzione di Nemi D'Agostino.
9,00 8,55

La commedia degli errori. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro: Copertina morbida

editore: Sagoma

anno edizione: 2020

pagine: 224

I motivi per leggere questo libro: Perché è una delle prime commedie di Shakespeare. Perché è la sua commedia più farsesca. Perché è un fulgido esempio di comicità "slapstick". Perché la sua efficacia è tale da essere stata adattata per l'opera, il cinema, il teatro, la TV e il musical. Perché il meccanismo comico del doppio, qui elevato all'ennesima potenza, fa ridere da sempre, da Plauto a Cattivissimo Me.
13,50 12,83

I sonetti

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Guida

anno edizione: 2020

pagine: 180

Vittorio Viviani non conosceva l’inglese elisabettiano. Parlare quindi di traduzione è in realtà fuori luogo. Si tratta piuttosto di una personalissima reinterpretazione basata su preesistenti traduzioni più o meno letterali. È apparso quindi inappropriato introdurre una valutazione critica, lasciando al lettore che non fosse in grado di leggere il testo originale il piacere di scoprire una voce poetica nuova, ed a coloro che hanno la fortuna di poterlo fare, la curiosità di verificare come si possa trasfigurare un’emozione.
15,00 14,25

Timone d'Atene. Testo inglese a fronte

William Shakespeare

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2020

pagine: 256

Timone non è un re né un principe. È solo il "favorito" della Fortuna, ma la sua dimora in Atene è una vera e propria corte in cui è riverito da poeti, pittori, mercanti e uomini d'arme: una folla di cortigiani e clienti ai quali elargisce sconsideratamente doni e amicizia, cieco di fronte all'adulazione e all'inganno che lo circondano. Solo quando la sorte gli volge le spalle e a causa della sua prodigalità si ritrova ridotto in miseria, scopre l'ingratitudine di coloro che aveva creduto amici. Il benefattore divenuto misantropo si ritira a vivere solitario e pieno d'odio in una caverna, dove trama la sua vendetta contro la città e il genere umano maledicendone l'insaziabile avidità. Ispirato a uno dei più celebri Dialoghi di Luciano , Timone d'Atene (1608) affida a una figura del mondo classico l'amara riflessione di Shakespeare sulla crisi di valori che, fra Cinquecento e Seicento, accompagna la nascita dell'uomo moderno: la realtà è un  deserto dell'anima e del cuore, dove domina, mostro solitario e invincibile, il dio dell'oro e della cupidigia. Introduzione di Nemi D'Agostino.
10,00 9,50

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