Libri di F. Mancuso
Il ritorno alla ragione
Guido De Ruggiero
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 224
Il "Ritorno alla ragione" di Guido de Ruggiero del 1946 racchiude buona parte degli articoli che il grande storico del liberalismo europeo pubblicò nel settimanale «La Nuova Europa», diretto da Luigi Salvatorelli. È suddiviso in tre parti: nella prima, de Ruggiero analizza le premesse speculative dello storicismo crociano; nella seconda, denuncia in particolar modo, e con toni illuministi, le derive irrazionalistiche del pensiero tedesco; nella terza parte sono presenti alcuni studi sul liberalismo, sulla democrazia, sul nazionalismo, sul pensiero socialista e sul rapporto dialettico fra destra e sinistra: in breve, verte sugli orientamenti politici maturati dalla Rivoluzione francese fino al secondo immediato dopoguerra.
Che fare di Carl Schmitt?
Jean-françois Kervégan
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2016
pagine: 238
Carl Schmitt è ancora oggi un pensatore che divide, ma è indubbio che nessuno come lui sia stato capace di pensare rotture e instaurazioni dell'ordine politico e giuridico. Jean-Francois Kervégan "riparte" da Cari Schmitt in due modi, da un lato prendendone congedo quando necessario, dall'altro cogliendo i concetti che ci aiutano a reinterpretare il mondo contemporaneo: perché Schmitt, dalla sua posizione esterna e anche ostile nei riguardi dei presupposti delle nostre riflessioni sulla società moderna, ci aiuta a comprenderne le contraddizioni e ad affrontarle meglio.
Filosofia del diritto. Introduzione critica ai concetti giuridici
Alfonso Catania
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XV-246
II manuale presenta in forma agile gli scritti didattici di Alfonso Catania, filosofo e teorico generale del diritto di orientamento giuspositivista critico. Normatività ed effettività sono i poli intorno ai quali si struttura, secondo l'autore, quella tecnica-progetto che è il diritto: tecnica umana volta a ridurre i conflitti, orientata all'ordine, ma che può diventare essa stessa fonte di conflitto, nonché progetto, che tende a modificare la realtà sociale, venendo da quest'ultima profondamente modificato. L'ordinamento giuridico è caratterizzato dalla delegazione: "il passaggio da una norma a un'altra è reso possibile solo ed esclusivamente dal fatto che vi è un atto dell'uomo che si tramuta in un'azione, in un comportamento, in una decisione". Pertanto, dietro il diritto positivo "c'è sempre l'uomo e la sua volontà": in una parola, la sua 'responsabilità'.
Le metamorfosi del diritto. Studi in memoria di Alfonso Catania
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 438
Il volume raccoglie gli atti del Convegno "Le metamorfosi del diritto" (Salerno, 19 e 20 aprile 2012) dedicato alla memoria di Alfonso Catania, fondatore del Laboratorio Hans Kelsen e animatore instancabile della scuola salernitana di filosofia del diritto. Il percorso della ricerca di Catania è stato quello di un giuspositivista critico, consapevole dell'esistenza di nessi fortissimi tra diritto e politica, tra normatività e azione sociale dei consociati, in un'epoca in cui fenomeni ed eventi di rilevanza globale hanno sottoposto il diritto a forti sollecitazioni e prodotto conseguenti ripensamenti. A partire dal contributo, originale e ppassionate, che Catania ha fornito alla riflessione filosofico-giuridica degli ultimi quarant'anni, gli studiosi intervenuti al convegno hanno indagato - da differenti prospettive - temi cruciali del suo pensiero: il circuito decisione-norma-riconoscimento, la dimensione giuridica e politica dell'obbligatorietà e dell'obbedienza, i diritti nell'epoca della loro crisi.
La piazza nella città europea. Luoghi, paradigmi, buone pratiche di progettazione
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2012
pagine: 264
Natura e artificio. Norme, corpi, soggetti tra diritto e politica
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 298
Diritto e vita. Biodiritto, bioetica, biopolitica
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2010
pagine: 640
È evidente come la bioetica sia divenuta un crocevia ineludibile del dibattito scientifico, politico e giuridico, trasformandosi, soprattutto nel nostro Paese, in una sorta di agone ideologico, con molteplici valenze di legittimazione e identificazione culturale. L'agenda politica è sempre più occupata dalle questioni biologiche (in particolare, la disciplina dei momenti di inizio e fine vita), ormai definitivamente fuoriuscite dalla loro tradizionale "privatezza", e il diritto è sempre più, e con crescenti difficoltà (e indebite intrusioni), orientato a normare la controversa interazione tecnica-vita. Il volume è un tentativo di fare il punto, in chiave pluralistica, da diverse prospettive e con differenti sensibilità, su alcuni temi problematici del biodiritto, della biopolitica e della bioetica: dall'idea di natura umana al tema del dolore; dalla questione della morte cerebrale a quella delle cellule staminali; dai diritti degli animali non umani ai doveri verso le generazioni future (in primis, la salvaguardia dell'ambiente); dalla laicità alla rinascenza del diritto naturale; dai modelli di cura alla privacy sui dati sanitari sensibili, sino all'analisi di alcune discusse leggi (sull'interruzione di gravidanza e sulla fecondazione assistita) e progetti di legge (come quello sul cd. "testamento biologico").
Irrazionalismo e impoliticità in Giuseppe Rensi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2009
pagine: 215
Pensatore della crisi, "irregolare", e proprio per ciò autore di una filosofia criticamente vigile, fino all'autocritica spietata; filosofo morale, teoretico, politico e giuridico, Giuseppe Rensi rappresenta una figura presente in modo carsico, nascosto ma profondo, nella storia della filosofia italiana del Novecento. Le chiavi interpretative prescelte per scandagliare il pensiero rensiano, a partire da diverse competenze e differenti approcci, sono state 'irrazionalismo' e 'impoliticità'. Esplicito, in questa scelta, il privilegiamento dell'analisi della dimensione etico-politica del pensiero di Rensi, la quale è strettamente legata a quella teoretica. La filosofia di Rensi nasce e si trasforma, spesso anche in modo radicale, sollecitata da una acuta sensibilità nei confronti della storia e dell'attualità politica dei suoi tempi. Questa stessa sensibilità conduce il filosofo ad esiti mistici e impolitici, i quali non sono semplicemente la negazione di fasi precedenti del pensiero, bensì un ulteriore sviluppo di questo, quasi la presa di coscienza definitiva del destino irrazionalistico, dello scacco di ogni tentativo di istituire un nesso di transitività tra 'ragione' e 'politica'.