Libri di Federico Martino
Parole e immagini della modernità
Federico Martino
Libro
editore: La Città del Sole
anno edizione: 2020
pagine: 358
Alcuni materiali di una collezione sono esaminati per capirne il significato in relazione alla cultura del loro tempo. È il tentativo di cogliere ciò che le opere hanno voluto esprimere, il senso ad esse dato da quanti le crearono e da coloro che ne fruirono. Cogliendo spunti per molteplici storie, che intrecciano diversi campi del sapere, l'Autore si pone di fronte agli oggetti senza la pretesa di proporre verità assolute o definitive e, col gusto delle ipotesi, li trasforma in tappe di un cammino che, dal Cinquecento all'Ottocento, conduce verso il mondo moderno. Da tante storie, emerge una Storia, il cui percorso è scandito dalle contraddizioni. La più profonda è quella, attuale e drammatica, tra gli «Immortali Principî» e la loro realizzazione: la borghesia, che li ha creati e ne ha proclamato l'universalità, per la sua natura di classe, è stata ed è costretta a rinnegarli.
Capitoli e privilegi della città di Messina nell'Archivio di Stato di Palermo. Repertorio diplomatico (1129-1468)
Federico Martino, Giovan Giuseppe Mellusi
Libro: Libro rilegato
editore: Soprintendenza Archivistica della Sicilia - Archivio di Stato di Palermo
anno edizione: 2023
pagine: 352
Il reliquario di Sant'Anna a Castelbuono. Dibattito teologico e testimonianze artistiche tra Europa e Sicilia
Federico Martino, Stefania Lanuzza
Libro: Copertina morbida
editore: Di Nicolò Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 84
I saggi editi analizzano da punti di vista complementari i problemi posti dal Reliquiario argenteo di Sant'Anna a Castelbuono. F. Martino colloca sullo sfondo del culto mariano e del dibattito cinquecentesco europeo, sollevato da Lefèvre d'Étaples intorno alla "monogamia" di Sant'Anna la realizzazione del simulacro castelbuonese. S. Lanuzza, con un'attenta analisi tecnica e stilistica, propone la suggestiva attribuzione del manufatto ad un artista fiorentino attivo in Europa nel primo Cinquecento.
Il volo notturno delle streghe. Il Sabba della modernità
Federico Martino
Libro: Libro in brossura
editore: La Città del Sole
anno edizione: 2011
pagine: 265
Perché l'esplosione di irrazionalità costituita dalla caccia alle streghe si verifica a partire dal Rinascimento, sul nascere della modernità, quando inizia la Scienza sperimentale? Perché la Chiesa, dopo aver negato per secoli la realtà del volo notturno, ne accoglie la credenza e la sancisce con l'emanazione della Hexenbulle del 1484? Il passaggio dalla sorcery alla witchcraft comporta l'abbandono dei paradigmi razionali che caratterizzano il pensiero filosofico e la cultura giuridica del Basso Medioevo. I nuovi inquisitori non si limitano a colpire l'eresia e gli eretici, ma usano la paura del demoniaco per imporre il capovolgimento delle regole della logica e del diritto. Una società che ha iniziato a sperimentare nuove forme dell'economia e nuove relazioni tra gli uomini e che sta elaborando una nuova visione del mondo subisce l'egemonia di vecchi ceti che serrano le fila per arrestare le diaboliche trasformazioni in corso.