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Libri di Federico Tomasello

L'ordine della città. Violenza e spazio urbano

Federico Tomasello

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2020

pagine: 160

Questo volume indaga il modo in cui la relazione fra il fenomeno della violenza e la forma-città si è andata trasformando nella storia, e descrive quella attuale come una condizione 'post-cittadina' in cui la violenza è divenuta elemento costitutivo dell'idea stessa di metropoli. Analizza perciò l'emergere di percezioni e rappresentazioni delle città contemporanee come ambienti investiti da uno specifico problema di sicurezza, da una minaccia endemica di violenza, disordine, degrado, che risulta tuttavia priva di qualificazione politica o comunque difficilmente leggibile in termini politici attraverso la con-cettualità moderna. Di qui, il libro affronta, da una parte, l'introiezione di immaginari di 'guerra' dentro i territori metropolitani e, dall'altra, il riemergere di un carattere 'tumultuario' della spazialità urbana considerando una serie episodi emblematici come la rivolta di Los Angeles del 1992, la sommossa nelle banlieues francesi del 2005, i riots nelle città britanniche del 2011.
18,00 17,10

La questione francese. Marx e la critica della politica

Federico Tomasello

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 146

In occasione del bicentenario dalla nascita di Marx, questo libro ripercorre la prima fase della sua riflessione per indicarvi la persistenza di un’interrogazione tenace sul senso delle cose politiche, sull’essenza e sulla natura della politica in età moderna. La tesi è che i testi del decennio 1842-52 siano attraversati da un’inesausta tensione a elaborare una differente esperienza della politica rispetto a quella cristallizzata nella concettualità moderna, “riscrivendo” e “traducendo” il lessico politico in una nuova grammatica dell’emancipazione volta a tracciare, dentro la società civile, inediti confini e traiettorie di politicità. Il giovane Marx afferma il primato ontologico della dimensione sociale e nello stesso tempo identifica nel processo della sua radicale spoliticizzazione la cifra specifica della modernità: a partire da questo snodo, la costruzione marxiana del soggetto rivoluzionario viene qui riletta come articolazione di un progetto di integrale risignificazione politica di alcune sfere dei rapporti sociali e dell’esistenza collettiva.
14,00 13,30

L'inizio del lavoro. Teoria politica e questione sociale nella Francia di prima metà Ottocento

L'inizio del lavoro. Teoria politica e questione sociale nella Francia di prima metà Ottocento

Federico Tomasello

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2018

pagine: 161

In che modo la condizione di lavoro, in particolare quello subordinato, ha assunto una posizione tanto centrale nei nostri modelli di cittadinanza e sistemi di riconoscimento sociale? Quali processi hanno fatto sì che la figura del cittadino-lavoratore sia divenuta l'asse intorno a cui pensare la soggettività contemporanea? Il libro affronta questi interrogativi considerando la Francia postrivoluzionaria investita dall'emergere della questione sociale, e indaga la costruzione di una soggettività del lavoro sviluppando un originale intreccio fra la dimensione delle istituzioni politiche e quella dei movimenti sociali. Emergono così tre nodi principali. Il modo in cui il liberalismo francese, impegnato a tradurre per la prima volta la teoria liberale in attività di governo, affronta la questione sociale e il problema delle politiche atte a disattivarne il potenziale disgregativo. Il ruolo delle nascenti scienze sociali, che fanno del pauperismo il proprio primo oggetto specifico, mettendovi progressivamente a fuoco la condizione salariale quale campo di sapere e di pionieristiche misure di welfare. E quel processo di soggettivazione del lavoro che si chiamerà "movimento operaio", di cui il volume ricostruisce la genesi, evidenziando il ruolo dei linguaggi politici e delle rappresentazioni sociali nella formazione di un discorso socialista.
18,00

La violenza. Saggio sulle frontiere del politico

Federico Tomasello

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2015

pagine: 256

Il libro esce nel decimo anniversario della rivolta delle banlieues francesi, assunta come rappresentazione emblematica delle forme di violenza al centro dell'indagine. Le principali interpretazioni di quell'evento vengono ricostruite e messe a confronto con quelle dei grandi riots britannici dell'agosto 2011 allo scopo di elaborare chiavi di lettura comuni di fenomeni che sembrano sempre più tipici del nostro tempo, comprese le scene di ordinaria violenza domenicale intorno agli stadi italiani. Riots che sfidano le tradizionali logiche di analisi politica, mettendo in questione le concezioni del politico contemporaneo e delle sue "frontiere", testimoniando al tempo stesso il tramonto del vecchio mondo e la mancanza di categorie adeguate a nominare quello nuovo. L'indagine sulla violenza si confronta con le interpretazioni che del tema hanno dato Sorel, Benjamin, Weber, Popitz, Arendt, Sofsky, Foucault. E il tema della sommossa metropolitana viene sviluppato richiamando le letture di Sloterdijk, Balibar, Negri, Hardt, Zizek, Enzensberger, Honneth. Il testo si propone così sia come un aggiornamento dell'odierna comprensione teorico-politica della problematica della violenza, sia come un'indagine - del tutto inedita in Italia - sulle nuove forme di violenza specificamente urbana sempre più diffuse nel nostro tempo.
20,00 19,00

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