Libri di Fernando Molina Castillo
Il santo
Antonio Fogazzaro
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2023
pagine: 271
Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse online, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film). Con Il Santo (1905), Antonio Fogazzaro (1842-1911) raggiunge una delle vette più alte della sua ampia produzione letteraria, un’opera nella quale confluiscono tutti gli elementi del suo pensiero estetico e religioso: dall’analisi del romanzo come genere letterario più adatto ai tempi moderni, alla partecipazione al movimento del riformismo religioso che converge nella corrente del modernismo, al quale approda con il suo entusiasmo per la figura di Rosmini e la sua convinzione della compatibilità della teoria evoluzionista con la dottrina cristiana. Il romanzo si riallaccia ai suoi due libri precedenti nel racconto della vicenda di Piero Maironi, il figlio degli indimenticabili Franco e Luisa di Piccolo mondo antico (1895), e già protagonista di Piccolo mondo moderno (1901). Nel Santo Piero, in seguito a una crisi mistica, si è ritirato dalla vita sociale, rinunciando alle proprie ricchezze e dedicandosi solo alla ricerca della propria spiritualità: ha cambiato nome (ora si fa chiamare Benedetto) e vive un’esistenza di privazioni e penitenza. Dopo tre anni è finalmente pronto per affrontare il mondo; con la sua umile predicazione auspica un recupero dell’essenza del cristianesimo primitivo e allo stesso tempo ritiene che il progresso della civiltà dovrebbe condurre a un’evoluzione del rapporto dell’uomo con Dio attraverso un’interpretazione aggiornata dei dogmi e dei testi sacri. Ma soprattutto, nel passaggio culminante del romanzo – il suo incontro con il papa in Vaticano – Piero esporrà i mali che affliggono la Chiesa, ritenendo urgente e necessaria la sua modernizzazione. Il romanzo divenne immediatamente un best-seller in Italia e nei paesi occidentali (tradotto in numerose lingue) suscitando accesi dibattiti e polemiche nell’opinione pubblica. Gli studiosi hanno discusso se Il Santo sia un’opera effettivamente modernista o un romanzo a tesi dettato dai sentimenti riformisti del suo autore, ma la Chiesa, qualificandola come l’opera che più aveva contribuito alla diffusione del movimento modernista, non esitò a metterla all’Indice dei libri proibiti. A distanza di quasi centovent’anni, il romanzo di Fogazzaro si offre, pur con tutti i limiti derivati da un dibattito religioso radicalmente cambiato, come un’opera profondamente sincera e combattuta, ancora ricca di stimoli e con momenti di altissima letteratura.
Piccolo mondo antico
Antonio Fogazzaro
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edimedia (Firenze)
anno edizione: 2022
pagine: 287
Il volume è arricchito da una ricca appendice di risorse online, con QR code che rimandano a documenti disponibili in rete (siti web, testi, articoli, video, interviste, spezzoni di film). Dalla sua pubblicazione nel 1895, Piccolo mondo antico è stato considerato, pressoché unanimemente, il capolavoro di Antonio Fogazzaro (1842-1911) e uno dei romanzi italiani più importanti del secondo Ottocento. Maturato lentamente dal romanziere attraverso la ricerca di una narrazione a metà strada tra il romanzo storico e quello contemporaneo, la scelta del ‘decennio di preparazione’ del Risorgimento come sfondo cronologico, costituisce, in primo luogo, un monito dell’autore alla contemporanea società italiana di fine secolo, disincantata e poco coesa, per rivendicare l’illusione collettiva e la solidarietà degli italiani negli anni precedenti all’Unità. In questo senso, il mondo antico è connotato positivamente rispetto a quello moderno. Ma il romanzo è anche, e fondamentalmente, psicologico, di conflitti umani, nel quale l’amore di due giovani sposi, Franco e Luisa, viene messo alla prova da un atto di ingiustizia che farà affiorare i loro discordanti caratteri: l’incapacità di reazione di Franco, aristocratico, socialmente e religiosamente più attaccato al mondo antico, contrasta con l’esigenza di ribellione e di giustizia terrena che esprime la borghese Luisa, la cui modernità la fa risaltare come la vera protagonista del romanzo e come una delle grandi figure femminili nella letteratura italiana dell’Ottocento. Infine, il romanzo è anche un tributo dell’autore al piccolo mondo della sua cara Valsolda, sulla riva del lago di Lugano, con le sue imponenti montagne e la sua natura, nonché ad alcuni suoi familiari e amici ricreati in parecchi dei personaggi, principali e minori, che compongono questa storia.