Libri di Filippo Del Corno
L'orologio apollineo. Su Stravinsky
Louis Andriessen, Elmer Schönberger
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2017
pagine: 320
Critici, musicologi e appassionati di musica hanno sempre guardato alla vita e all'opera di Stravinsky con cipiglio entomologico, mossi da una libido nominarteli che voleva ridurre quella vita e quell'opera in categorie, definizioni, etichette. Del resto Igor Stravinsky, nel corso della sua carriera lunga quanto il Novecento, ha giocato con la musica, attraversando generi e stilemi, alternando ritmi primitivi, propri della tradizione popolare russa, e sonorità neoclassiche: i suoi più alti esiti artistici vivono di contrasti apparentemente insanabili, di ossimori, di inesausta tensione. Proprio per questo, suggeriscono Louis Andriessen ed Elmer Schönberger nell' Orologio apollineo, la straordinaria pluralità di linguaggi che caratterizza l'opera di Stravinsky non può essere considerata frutto di una parabola creativa sezionabile in fasi distinte e contraddittorie: si tratta piuttosto di una consapevole espressione della molteplicità del pensiero creativo stesso. In queste pagine, sospese fra musicologia e romanzo - dove a romanzo si dia il senso di un modo buffonesco di vedere il mondo come arena di un perpetuo contrasto -, rivive il genio di Stravinsky, che fluisce nella sua musica sempre esprimendo una fortissima e consistente unitarietà di pensiero e di prassi compositiva. Per ascoltare Stravinsky bisogna quindi deporre ogni pregiudizio, sospendere le certezze, abiurare il pensiero dogmatico. Per ascoltare Stravinsky si deve, innanzitutto, ascoltare Stravinsky.
Puccini '900. La seduzione della modernità
Filippo Del Corno
Libro: Libro in brossura
editore: Curci
anno edizione: 2024
pagine: 128
Nel centenario della morte di Giacomo Puccini (Lucca, 22 dicembre 1958 – Bruxelles, 29 novembre 1924), questo saggio di Filippo Del Corno ne demolisce l’immagine stereotipata di erede – quasi epigono – del melodramma ottocentesco e di autore sentimentalista per gettare luce sulle corrispondenze profonde tra la sua drammaturgia in musica e le più audaci sperimentazioni del primo Novecento europeo. Da Richard Strauss ad Anton Webern, da Igor Stravinsky a Claude Debussy: ricostruire i fili nascosti delle reciproche influenze significa soprattutto inquadrare da un’angolazione più accurata il senso stesso della musica di Puccini. E, con essa, gli indimenticabili personaggi che seducono ancora oggi il pubblico di tutto il mondo. Prefazione di Riccardo Chailly.