Libri di Francesco Bollorino
Rileggendo Freud. 24 lezioni di psicoanalisi
Romolo Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2020
pagine: 332
Perché rileggere Freud oggi? Chi ha curato quest'edizione è certo che la lettura del libro offrirà risposte convincenti. Purtroppo alcuni potenziali lettori non andranno oltre il titolo: Freud e la Psicoanalisi sono oggi oggetto di giudizi affrettati e pregiudizi. In questo libro Romolo Rossi c'illustra come una rilettura critica di Freud possa offrire allo psichiatra (e, in generale, alla persona colta) numerosi suggerimenti e spunti di riflessione tuttora validi, persino del tutto nuovi. Siamo sicuri che, nel campo della Psichiatria e della Cultura, il nostro sia un effettivo progresso, rispetto ai tempi di Freud, e non, piuttosto, una parziale involuzione? Abbiamo effettivamente trovato il modo per superare ogni forma di discriminazione nei confronti del paziente psichiatrico? Siamo davvero in grado di comprendere il malato, senza cadere in pregiudizi, in riprovazione moralistica, o in una sorta di collusione morbosa? Chi avrà il piacere di leggere queste lezioni non potrà che concludere che Freud e la Psicoanalisi hanno ancora molto da offrire a chi nutre curiosità scientifica, passione per l'attività clinica e desiderio di migliorare i rapporti umani. Presentazione di Maurizio Pompili. Introduzione di Francesco Bollorino.
La doppia morte di Gerolamo Rizzo. Diario «clinico» di una follia vissuta
Francesco Bollorino, Gilberto Di Petta
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2020
pagine: 124
Il 30 settembre del 1908, a Genova, in Piazza Umberto I, un uomo alto, con baffetti e occhialini d'oro, giustizia con un colpo di rivoltella un prete a caso, che transitava di li. L'omicida, Gerolamo Rizzo, un maestro afflitto da "manie di persecuzione", pone fine, oltre che a una vita innocente, alla propria vita civile. Questa è la storia clinica, tragica e umana, di un'Italia tra la belle époque e il bagno di sangue della Grande Guerra. Ventiquattro anni dopo quello stesso omicida viene ucciso, a calci in faccia, da un altro folle, nel manicomio di Quarto. Un secolo dopo questo memoire scritto, all'epoca, dallo stesso Rizzo, spunta da una polverosa cartella archiviata nell'ex manicomio di Cogoleto. Intorno a esso quattro psichiatri e un criminologo, attraverso un lavoro clinico, indiziario e storico-critico, incrociano le storie degli assassini e delle vittime, dei giustiziati e dei giustizieri. Ne risulta una lucida discesa agli inferi, un mondo, come quello del caso Schreber o del caso Wagner, che svapora inesorabilmente nei fumi della follia fino al suo epilogo tragico. La narrazione è essenziale, lucida, dettata dal dolore, dalla solitudine e dalla disperazione ma rivela, oltre l'abisso, la regia del "Macrocacofono", la macchina influenzante di Rizzo, coeva a Krepelin e a Tausk, a Bleuler e a Kretschmer, ad Edison, Hertz e Marconi.
Iris
Francesco Bollorino
Libro: Copertina morbida
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2016
pagine: 110
"Avessi avuto tra le mani questo libro qualche anno fa l'avrei appoggiato nella libreria dei miei figli accanto a quello che usavo leggere loro prima che si addormentassero. Lo avrei messo accanto ad un altro ligure dalla voce gentile e dal pensiero profondo e mai banale. Sarebbe stato fianco a fianco ai tre volumi delle Fiabe italiane curati magistralmente da Italo Calvino. Ecco dove avrei collocato questo libro. E avrei avuto il piacere di leggerlo ai miei figli che sicuramente lo avrebbero apprezzato almeno quanto il loro padre. Perché un libro di fiabe non è mai solo un libro per bambini. Lo scaffale che lo ospita potrebbe essere indifferentemente quello della mitologia, dell'epica, dell'antropologia, della narrativa." (dalla Prefazione di Massimo Recalcati) Postfazione di Sarantis Thanopulos e Roberto Maragliano.