Libri di Francesco Cicchi
Pietra. L'anima e l'infinito da abitare
Francesco Cicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2017
pagine: 100
Questo libro raccoglie una selezione di storie, riflessioni, versi e stralci di discorsi ufficiali che abbracciano un arco temporale di decenni. Materiale “emotivo” riportato, non secondo un criterio cronologico, ma con giustapposizioni tematiche che alternano i pensieri ai ritratti ispirati a vicende reali. Con questo artificio creativo il racconto assume non il tono cronachistico di una testimonianza sociale e settoriale, ma il retrogusto introspettivo, rispettoso e a tratti ancora tormentato, di una riflessione più ampia e presente, indispensabile per la disciplina quotidiana dell’anima. Un messale laico, in equilibrio tra i gesti e il canto, che si presenta con il candore inquieto e stupito di un diario scritto a mano, ma anche come impegno per la costruzione di una regola umile, morale e civica, disincantata e necessaria al tramandare.
La stanza degli ospiti
Francesco Cicchi, Alessandra Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 128
Un gruppo di ragazze e ragazzi decide di “accompagnare il viaggio” di coloro che la società benpensante nasconde sotto lo zerbino: i senza fissa dimora, i rom, le prostitute, i minori senza famiglia, i tossicodipendenti. Questo è il diario dei loro primi quarant’anni di attività, una narrazione nella quale la storia sociale si intreccia con la Storia: le prediche di don Gallo e la nascita delle prime Comunità terapeutiche, la rivoluzione di Franco Basaglia, la “scoperta” dell’AIDS e il proibizionismo, fino ad arrivare al cuore dei nostri giorni. Il racconto di un nuovo eroismo che ribalta i paradigmi dell’accoglienza, mettendo al centro la reciprocità, la tenerezza, l’ironia. «La stanza degli ospiti è fatta di autenticità, di condivisione, di cooperazione, di aiuto reciproco. E si respira nell’aria che “il tuo io è dentro l’altro e l’altro è parte del tuo essere al mondo”». (dalla presentazione di Vittorino Andreoli)