Libri di Franco Savelli

L'illustrazione narra l'esodo dei monaci basiliani dal Medio Oriente al Meridione d'Italia, verificatosi dopo il VI sec. Vengono tracciati gli eventi socio-politici che hanno determinato l'esodo monastico ed il contesto politico-culturale dei siti di provenienza ed insediamento. Si esaminano rispetto alle tradizioni greco-bizantine, i centri di antica cultura greca già esistenti nel Meridione e quelli sorti a seguito dell'arrivo di profughi albanesi nel XV sec.

Il viaggio immaginato da Dante nei mondi dell'Aldilà viene raccontato in maniera sintetica ma dettagliata e corredata con gli ordinamenti morali, gli aspetti strutturali e le figure mitiche ed emblematiche che affollano il percorso. Del quale Dante, servendosi del procedere delle costellazioni, cadenza i tempi con affascinanti metafore che vengono spiegate. Molti dei numerosi personaggi incontrati, tratti dalla vita, dalla cultura o dalla storia (circa 70), vengono illustrati con i versi di Dante e commentati rispetto al loro reale impatto. Nelle 400 pag. dell'illustrazione emergono il malessere del tempo, le lotte politiche, la corruzione della Chiesa e la cupidigia umana. Le note a piè di pagina (157) forniscono approfondimenti e consentono collegamenti.

Il testo, centrato sulla fase iniziale della diffusione del Cristianesimo, evento fondamentale del mutamento sociale e culturale dei popoli del bacino mediterraneo e dell'Europa, illustra l'attività delle comunità di cristiani delle origini e la divulgazione della dottrina, l'ardua progressione attraverso il travagliato periodo delle persecuzioni prima del riconoscimento e dell'affermazione, l'impulso ascetico del monachesimo e gli itinerari di cristianizzazione, i dibattiti dottrinari e le controversie cristologiche attraverso cui il Cristianesimo ha definito i suoi canoni.

L'illustrazione affronta preliminarmente il dibattito all'interno della Chiesa medievale (Conciliarismo e Riforma Cattolica) prima di sviluppare i temi etici e teologici proposti dalla Riforma protestante e i cambiamenti socio-politici da essa prodotti. Vengono descritti quindi i passaggi attraverso cui la Chiesa Cattolica ha definito la propria posizione attraverso le delibere del Concilio di Trento. Poiché il Concilio non riuscì a sanare le divergenze dottrinali con i Protestanti, la Congregazione della sacra romana ed universale Inquisizione si assunse il compito di recuperare l'ortodossia cattolica (Controriforma cattolica) perseguendo ogni deviazione rispetto alla dottrina. Simboli della crociata contro il dissenso furono i processi che portarono alla condanna al rogo di Giordano Bruno, alla prigionia di Tommaso Campanella e all'abiura di Galileo Galilei.

L'imperatore Tiberio, cinque anni dopo la crocefissione di Gesù, invia in Giudea un "procurator" per imporre una strategia di controllo delle manifestazioni d'intolleranza dottrinale verso le comunità dei seguaci del Cristo. Il "procurator", interrogando i personaggi che ne hanno avuto parte, ricostruisce la drammatica successione di eventi identificati con "Passione di Cristo". Vengono analizzate fasi della vita pubblica di Gesù e ricostruite le circostanze della cattura, il processo davanti al prefetto romano e davanti al Sinedrio e, in incalzante successione, le fasi del martirio e lo sconcerto del sepolcro vuoto. La parte teologica è affidata all'analisi del dotto Nicodemo che spiega i fondamenti e le innovazioni della dottrina del Cristo. E mentre a Roma divampa la prima cruenta persecuzione dei cristiani al di fuori della Palestina, qui i conflitti settari fanno esplodere la prima guerra giudaico-romana con la distruzione del Tempio di Gerusalemme.

L'illustrazione, centrata sui temi etici e teologici proposti dalla Riforma protestante, affronta preliminarmente il dibattito interno alla Chiesa medievale per poi descrivere i passaggi attraverso cui la Chiesa cattolica ha definito la propria posizione. Per recuperare l'ortodossia ha indetto il Concilio di Trento e, per avversare ogni deviazione rispetto alla "dottrina", ha istituito il Sant'Uffizio (Controriforma). In tale ambito si inquadrano i processi a G. Bruno, T. Campanella e G. Gali.

Il profilo storico del Meridione d'Italia continentale ed insulare abbraccia, in una sequenza articolata e corredata da note a pié pagina, il periodo intercorso tra la caduta dell'impero romano e l'ultimo dopoguerra spiegando come l'evolversi degli eventi europei sia ricaduto sulla storia del Meridione e come le sue vicende siano collegate con quelle delle altre regioni italiane.

Le vicende vissute da Manfredi sono singolari e straordinarie per gli eventi che gli conferirono il segno del fascino, della gentilezza e del sublime: il fascino di una fanciullezza trascorsa in una corte fastosa, colta e multietnica; la gentilezza associata ai valori cavallereschi; il sublime che avvolge la personale tragedia.

L'illustrazione esamina l'evoluzione delle civiltà precolombiane ed il livello socio-culturale raggiunto, da Aztechi, Maya ed Inca, prima di affrontare gli effetti che la scoperta del Nuovo Mondo, l'America, da parte di Cristoforo Colombo, ha avuto sull'evoluzione della società occidentale. Tale scoperta e le successive esplorazioni, oltre ad aver segnato una nuova era, hanno causato funeste ricadute sui nativi delle "nuove terre", divenuti oggetto di brutali operazioni di conquista. Emerse allora l'opera dei missionari cattolici che, nel segno della evangelizzazione, riuscirono a limitare i disagi degli indigeni e contribuire alla loro crescita. Sono infine disegnati gli eventi attraverso cui le colonie anglosassoni del Nordamerica ed i reami iberici del Sudamerica hanno conquistato l'indipendenza a prezzo di lunghi conflitti.