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Libri di François Weyergans

La demenza del pugile

François Weyergans

Libro: Copertina morbida

editore: L'orma

anno edizione: 2018

pagine: 183

Melchior Marmont è vecchio, la sua rubrica è piena di amici celebri - da Chaplin a Griffìth, da Wells a Hitchcock - ormai morti. Solo lui resta in piedi, incassando o schivando i colpi della vita come un pugile suonato contro quell'avversario invincibile che è il tempo, imprigionato in migliaia di souvenir, esorcizzato in una fuga infinita su un ring vasto quanto l'intero pianeta. Melchior è un produttore che ormai lavora troppo per la televisione e troppo poco per il cinema, e ha deciso di colmare il suo debito di riconoscenza con la settima arte portando a compimento il suo tardivo esordio alla regia, La demenza del pugile, film citazionista e visionario come le pagine di questo romanzo. Incontenibile adolescente di ottantadue anni, allegro naufrago del Novecento, Melchior affastella progetti, fa e disfa testamenti, ossessionato dal tarlo di lasciare una qualche traccia di sé. E non getta la spugna neanche quando torna a visitare l'antica dimora tra le solitarie montagne del Borbonese in cui ha trascorso le luminose estati dell'infanzia e in cui, come in una sala di montaggio, ora ripercorre ogni fotogramma della sua esistenza tra appassionate malinconie e invettive sulfuree. Mentre gli amori scomparsi e i fantasmi del passato si addensano in un'allucinata nebbia di ricordi, questo protagonista sardonico e straripante ci coinvolge in un'indomita resa dei conti dando del tu alle paure e alle speranze di tutti.
16,00 15,20

Franz e François

François Weyergans

Libro: Libro in brossura

editore: L'orma

anno edizione: 2015

pagine: 420

François è cresciuto con un padre importante e stimato: Franz Weyergraf, uno scrittore cattolico ritenuto da molti un'autorità morale e intellettuale. I rapporti tra i due si complicano quando François, avviato a una bella carriera di regista cinematografico - e in questo incoraggiato dal padre -, decide di scrivere a sua volta un romanzo, un'opera che si augura essere inattaccabile dal punto di vista letterario ma che riconosce anche ben lontana, nella sua licenziosa spregiudicatezza, dal rigido impianto morale paterno. Mescolando sapientemente le carte della finzione e del più scoperto dato autobiografico, François Weyergans ridefinisce in questa sua opera maggiore il modo di affrontare letterariamente il rapporto padre-figlio e dà vita a un'irresistibile girandola di personaggi: lo psicoanalista Zscharnack e grandi cineasti, gli scrittori del Café de Flore e un universo femminile variegato, desiderato, potente. Una parabola in cui l'esuberanza di una sessualità sfrenata e di una creatività prorompente si fonde con gli interrogativi, ora mesti ora battaglieri, di un'educazione cattolica rimessa in discussione. Una miscela esplosiva di comicità, conflitto e tenerezza.
18,00 17,10

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