Libri di Françoise Vergès
Un femminismo decoloniale
Françoise Vergès
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2020
pagine: 115
Nella sua analisi Françoise Vergès parte dall'assunto innegabile che a partire dal XVIII secolo la storia del femminismo occidentale sia stato un fruttuoso susseguirsi di vittorie nel campo della rivendicazione dei diritti individuali delle donne. L'autrice precisa tuttavia che queste vittorie, fondate sullo cancellazione delle disparità uomo-donna, hanno sottovalutato e in certi contesti ignorato le esperienze di dominazione che esistono tra le donne stesse. A fronte di un femminismo portatore della "missione civilizzatrice" del Nord colonizzatore, Vergès mostra gli aspetti dirompenti di un posizionamento "decoloniale" in grado di opporsi a quel patriarcato profondamente connesso al sistema capitalista (a sua volta storicamente connesso allo schiavismo) e al neoliberismo. Il femminismo decoloniale è necessariamente anticapitalista e collega le disuguaglianze di genere e razziali al sistema capitalista. Secondo Vergès non ci si dovrebbe definire femministe senza interessarsi alle questioni ambientali, allo sfruttamento, alla vulnerabilità di classe e al razzismo; senza agire in modo condiviso con altri movimenti politici e sociali favorevoli alla decostruzione di questo sistema. Essere femministe decoloniali significa allora combattere contro il femminicidio ma anche per il diritto dei popoli indigeni alla terra, significa trovare delle connessioni tra le esperienze radicate in diverse parti del mondo e riscrivere le strutture in cui i nostri mondi sono pensati.
Il museo come campo di battaglia. Programma di disordine assoluto
Françoise Vergès
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 296
Il museo occidentale è un campo di battaglia ideologico, politico ed economico. Mentre oggi quasi tutti vogliono “ripensare il museo”, pochi hanno l’audacia di mettere in discussione i presupposti stessi del museo universale, prodotto dell’Illuminismo e del colonialismo, di un’Europa che si presenta come custode del patrimonio dell’intera umanità.
Una teoria femminista della violenza. Per una politica antirazzista della protezione
Françoise Vergès
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2021
pagine: 140
Il linguaggio ufficiale a proposito dell’uguaglianza uomini-donne è un repertorio di violenze: molestie, stupri, abusi, femminicidi. Queste parole descrivono una realtà crudele. Ma non ne nascondono un’altra, quella delle violenze commesse con la complicità dello Stato? In questo libro, Françoise Vergès denuncia la svolta securitaria della lotta contro il sessismo. Focalizzandosi sugli “uomini violenti”, si omette di interrogare le fonti di questa violenza. Per l’autrice non ci sono dubbi: il capitalismo razziale, i populismi ultraconservatori, lo schiacciamento del Sud attraverso le guerre e i saccheggi imperialisti, i milioni di esiliati e di esiliate, l’aumento delle misure carcerarie, mettono le mascolinità al servizio di una politica di morte. Contro l’aria del tempo, Françoise Vergès ci esorta a rifiutare l’ossessione punitiva dello Stato, a favore di una giustizia riparatrice. “La mia analisi non fornisce soluzioni per mettere fine alle violenze di genere e sessuali – la cui denuncia mostra oggi l’ampiezza –, ma vorrebbe contribuire alla riflessione sulla violenza come elemento strutturante del patriarcato e del capitalismo, e non come una specificità maschile. Questo libro cerca di immaginare una società postviolenta, non una società senza conflitti e contraddizioni, ma una società che non naturalizzi la violenza, che non la celebri, che non ne faccia il tema centrale della sua narrazione sul potere” (Françoise Vergès).
Negro sono e negro resterò. Conversazioni con Françoise Vergès
Aimé Césaire, Françoise Vergès
Libro: Copertina morbida
editore: Città Aperta
anno edizione: 2006
pagine: 94
A partire dalla situazione di perdurante malessere delle Antille e in particolare dell'isola della Martinica, Aimé Césaire, sollecitato dalle domande incalzanti di Françoise Vergès, ripercorre il suo lungo cammino di scrittore e intellettuale. Padre incontestato della negritudine, tuttora testimone partecipe della realtà non solo antillana, affronta in modo decisivo problematiche legate alla tratta negriera e alla schiavitù, alla colonizzazione e alla decolonizzazione portando un contributo di grande peso all'odierno dibattito sull'intercultura al fine di costruire su nuove basi il futuro delle nostre società. Filtra da queste conversazioni di grande portata storica e politica in un universo investito da un sempre più vasto processo di creolizzzazione, la voce di un uomo che si è sempre battuto per la libertà e la dignità dei popoli del mondo nero.