Libri di G. Calvenzi (cur.)
Gabriele Basilico. Metropoli. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 224
Considerato tra i più autorevoli interpreti della fotografia contemporanea, Gabriele Basilico (Milano, 1944-2013) è probabilmente il fotografo di paesaggi urbani più conosciuto al mondo. "Metropoli" raccoglie alcuni dei capitoli più significativi della produzione di Gabriele Basilico, dalla prima importante raccolta Milano. Ritratti di fabbriche, seguita da Beirut fotografata nel 1991 e nel 2011, dalle Sezioni del paesaggio italiano del 1996 sino alle ultime vedute di città realizzate in tutto il mondo. "Metropoli" può essere considerato la sintesi del pensiero di Basilico: "Fotografare la città non vuol dire scegliere le migliori architetture e isolarle dal contesto per valorizzare la loro dimensione estetica, compositiva, ma vuol dire per me esattamente il contrario. Cioè mettere sullo stesso piano l'architettura colta e l'architettura ordinaria, costruire un luogo della convivenza, perché la città vera, la città che mi interessa raccontare, contiene questa mescolanza tra eccellenza e mediocrità, tra centro e periferia, anche nella più recente ricomposizione dei ruoli: una visione dello spazio urbano che, con un po' di retorica, una volta avremmo definito democratica". Pubblicata in occasione della mostra romana, la monografia presenta i contributi di Roberta Valtorta, Marc Augé, Luca Doninelli, Giovanna Calvenzi e Filippo Maggia.
Basilico. Territori intermedi
Libro: Copertina rigida
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 160
"Territori Intermedi" si dispone come una raccolta di fotografie in gran parte inedite, realizzate da Gabriele Basilico tra il 1985 e il 2011. I territori intermedi di Basilico sono spazi fisici regolati di volta in volta da quegli elementi che l'autore ci indica come veicoli per entrare nell'opera e leggerne, e forse anche respirarne, il contenuto. Spazi che si allargano in ampie vedute dove molti eventi contemporaneamente accadono, dove la vita pulsa e si diffonde come nelle grandi arterie metropolitane e nei vicoli di Shanghai, o lungo le incerte strade di città mediorientali. Ordinare le contraddizioni delle metropoli contemporanee, esorcizzare le periferie dimenticate dall'architettura e dall'urbanistica attrae Basilico e stimola ancor più la sua attenzione nel cercare un nuovo rapporto con lo spazio. In "Territori Intermedi" Gabriele Basilico ci rammenta che è indispensabile calarsi nell'immagine con lentezza per riuscire a coglierne la coerenza interna, la medesima lentezza in origine necessaria al fotografo per assimilare il luogo e trasformare l'esperienza in immagine.
Pietro Donzelli
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2006
pagine: 224
Pietro Donzelli (Montecarlo 1915 - Milano 1998) entra a far parte, nel 1946, del Circolo Fotografico Milanese. Sono anni in cui la cultura fotografica è animata dal fervente dibattito fra astrazione e realismo, fra valore documentario e formalismo delle immagini. Traendo ispirazione dalla poetica neorealista, Donzelli sceglie di documentare la vita rurale e preindustriale degli anni difficili del dopoguerra, realizzando immagini di raffinato equilibrio formale e cromatico, intrise di malinconica bellezza e di intensa umanità. Il volume, introdotto da Piero Racanicchi, raccoglie 200 delle migliori fotografie dell'autore, insieme ad una autobiografia inedita e un saggio di Achille Bonito Oliva.
Henri Cartier-Bresson e gli altri. I grandi fotografi e l'Italia
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2015
pagine: 279
Il lavoro di 36 grandi autori che, insieme, costruiscono un lungo itinerario, visivo, stilistico e tematico: quello del racconto del nostro Paese. La fotografia umanista, la poesia del bianco e nero e della visione classica, la voglia e il bisogno di documentare un territorio complesso, fragile e affascinante come l'Italia. E poi ancora, la sperimentazione dei nuovi linguaggi, lo sguardo inquieto di chi vuole narrare i disagi esistenziali, quello positivo di chi è, ancora e sempre, attratto dall'alchimia estetica del nostro Paese dove, come in uno specchio, i grandi fotografi cercano di ritrovare la propria immagine.
Italia. Ritratto di un paese in sessant'anni di fotografia
Libro: Copertina rigida
editore: Contrasto
anno edizione: 2012
pagine: 352
Sessant'anni di storia dell'Italia raccontata attraverso 250 immagini e l'occhio di 120 grandi fotografi. Da Abbas a Basilico, da Berengo Gardin a Capa, da Cartier-Bresson a Giacomelli, da Koudelka a Salgado da Patellani a Sellerio un racconto visivo di un Paese, l'Italia, nelle immagini di fotografi italiani e stranieri che dal dopoguerra ad oggi hanno documentato, registrato, sognato e immaginato, la realtà italiana e i suoi protagonisti.
Ballo + Ballo. Il linguaggio dell'oggetto attraverso le fotografie di Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo. Catalogo della mostra. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2009
pagine: 321
In occasione della quarantottesima edizione del Salone del Mobile 2009, il PAC Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano dedica una grande mostra al lavoro di Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo e al loro studio, che ripercorre la storia del design italiano attraverso le immagini degli oggetti e dei protagonisti. Aldo Ballo e Marirosa Toscani Ballo hanno dato vita, negli anni cinquanta, allo studio fotografico Ballo, un punto di riferimento dei più importanti designer nel periodo più affascinante e vivace del design mondiale, grazie a un'attività incessante che, non interrottasi con la scomparsa di Aldo Ballo avvenuta nel 1994, prosegue tuttora. Il modo di fotografare dello studio Ballo ha creato una tendenza e tutta una scuola: prima di loro era infatti impensabile una fotografia che restituisse da sola l'idea, l'interpretazione dell'oggetto, eliminando il superfluo per cercare un'immagine pulita e insieme di grande impatto proprio nella sua semplicità. Una fotografia capace di "andare dentro gli oggetti", come diceva lo stesso Aldo. Il catalogo, con numerosi contributi critici e un ricchissimo apparato iconografico, offre il racconto di un lavoro, di un gruppo, di un laboratorio di idee, di una fucina di immagini che ha segnato la storia del design.