Libri di G. Simongini (cur.)
Fabio Nicotera. Instabile concreto. Catalogo della mostra (Catanzaro, 3 maggio-20 giugno 2019). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2019
pagine: 64
Quello di Fabio Nicotera è un mondo in attesa, è un mondo di frontiera, ma anche di incanti e di stupori preziosi. Pittore e scultore dalla vocazione profonda e necessaria, questo artista custodisce un pudore inconsueto che lo porta a non esibire mai l'impronta personale ed esistenziale della pennellata o della modellazione virtuosistica. Usando colle, resine, vetro e altri materiali artificiali in pittura e argilla, chiodi, catini di plastica, colle viniliche e muschio nelle sculture e lasciando un ampio potere agli accidenti dovuti al caso nel corso del lavoro, l'artista crea spazi amniotici o grembi in cui regna incontrastata l'inesausta vitalità del colore, di volta in volta denso e compatto come un lago ghiacciato o trasparente come un velo d'acqua, oppure smaltato, opalescente, traslucido o misteriosamente opaco. Così le sue opere sono luoghi dalle infinite potenzialità, dove tutto può ancora accadere, gioiosamente o drammaticamente.
Vincenzo Scolamiero. Della declinante ombra. Catalogo della mostra (Roma, 8 marzo-9 giugno 2019)
Libro
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2019
pagine: 72
La pittura di Scolamiero è evocativa, raffinata, sinestetica (pittura che è anche poesia, pittura che è anche musica, pittura che è anche danza), solcata sempre da un vento malinconicamnete inquieto che è prima di tutto soffio e respiro interiore...
Massimiliano Alioto. Ghosts?
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2018
pagine: 48
Sono tornati, come è giusto, a Villa Helene, gli Andersen: lo scultore Hendrik Christian, sua madre Helene, i fratelli Andreas e Arthur, la sorella adottiva Lucia Lice, la cognata Olivia Cushing. E non mancano, fra gli altri, Henry James ed Ernest Hèbrard, l'architetto francese che collaborò con Hendrik al progetto per "The World Communication Centre". Il Museo Andersen, luogo dalla forte connotazione intimista e privata che suscita in ogni visitatore una sorta di irresistibile coinvolgimento emozionale, si è ripopolato quasi magicamente, grazie ai quadri e ai disegni di Massimiliano Alioto che nel suo DNA coltiva la vocazione a dialogare e a riattivare le memorie del passato sotto il segno della tradizione in divenire. Così i cent'anni precisi che separano i due artisti (Hendrik Christian Andersen è nato nel 1872 e Massimiliano Alioto nel 1972: misteriosa alchimia dei numeri...) si azzerano completamente, forse perché a Roma, come diceva Henry James, amico strettissimo di Hendrik, "il tempo si disintegra". Fra loro si è creata un'osmosi enigmatica fatta di affinità elettive che si nutrono di analogie e soprattutto di contrasti. Solo un sogno, il sogno pittorico di Alioto, poteva chiamare a raccolta coloro che sulla tomba di famiglia vollero una frase bellissima come "Qui dormono i sognatori"...
Park Eun Sun a Firenze. Catalogo della mostra (Firenze, 20 luglio-18 settembre 2016)
Libro: Copertina rigida
editore: Polistampa
anno edizione: 2016
pagine: 144
Passeretti un presente antichissimo. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2016
pagine: 76
Catalogo della mostra ai Fori Traianei che completa l'arte classico-romana con i grandi ritratti realizzati dal Maestro Passeretti.
Park en sun. Innesti e connessioni. Ediz. italiana, inglese e tedesca
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2014
pagine: 144
Vasco Bendini 1966-1967. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2013
pagine: 96
Questa catalogo raccoglie una selezione di opere realizzate nel biennio 1966-1967, cruciali per gli sviluppi dell'arte italiana e del percorso dell'artista. Le opere sono parte di una produzione meno nota di Vasco Bendini e i cui elementi sono tratti direttamente dalla realtà, svelando una singolare vicinanza con la poetica dell'Arte Povera che si svilupperà successivamente.
Vasco Bendini-Matteo Montani. Così lontani, così vicini. Catalogo della mostra (Chieti, 30 novembre 2012-20 gennaio 2013)
Libro: Copertina morbida
editore: Allemandi
anno edizione: 2013
pagine: 72
Così lontani, così vicini. Sono Vasco Bendini (Bologna, 1922) e Matteo Montani (Roma, 1972), i due artisti a cui questo volume è dedicato, in occasione della mostra presentata a Chieti, al Museo Palazzo de' Mayo della Fondazione Carichieti. Nel 2012 Bendini, riconosciuto dalla critica come uno dei padri dell'informale italiano, ha festeggiato novant'anni mentre Montani, artista di spicco fra gli emergenti italiani, ne ha compiuti quaranta. Così, è nata l'idea di questo incontro fra due artisti separati da ben cinquant'anni ma vicini per una comune visione originaria, cosmogonica, sorgiva. Come scrive Gabriele Simongini, curatore della mostra e del catalogo, i lavori di Bendini e Montani sono animati da "un soffio vitale che è anche pneuma, respiro, aria e che ci appare come una sorta di principio originario inveratosi in immagini sorgive. Le loro opere, nel complesso, sono forse sismografi, elettrocardiogrammi dell'universo, della natura naturans che racchiude e innerva anche la loro interiorità. Bendini e Montani, in qualche modo, sono forze della natura ma simili a un tramonto, all'alba, a una natura generatrice più che a quella matrigna e distruttiva".
Benaglia. Incisioni
Libro: Copertina morbida
editore: Edimond
anno edizione: 2004
pagine: 106
Enrico Benaglia è artista di grande personalità e le sue più recenti mostre ne hanno evidenziato la straordinaria maturità, ponendolo ai vertici del panorama contemporaneo dell'arte italiana. Se nei dipinti Benaglia esprime una eccezionale capacità immaginativa, riuscendo ad animare la tela in affascinanti giochi di figure immerse in scenari di incomparabile fantasia cromatica, nelle incisioni dimostra un'assoluta padronanza di stile, un'impeccabile tecnica, raggiungendo risultati compositivi di elevata qualità.
Aqua virgo
Enrico Benetta
Libro: Copertina morbida
editore: Nuovi Autori
anno edizione: 2016
pagine: 88
Mai come oggi, in questo paese naufragante, siamo sommersi da un profluvio di parole sconnesse, senza senso, labili, twitterate o chattate, whatsappate e messaggiate, lanciate al vento nei social e nei talk show, o travestite da illusioni nei proclami elettorali costantemente traditi e poi rinnegati. Viceversa, il profetico Carlo Levi diceva che "Le parole sono pietre", ahimè, ahilui, ahinoi. Forse Enrico Benetta un giorno si è ricordato di quel titolo potente e ha deciso di tornare a dare il giusto peso, anche poetico, alle lettere (connotate nel suo caso dalla scelta del carattere Bodoni, con le sue quattro celebri virtù: regolarità, nitidezza, buon gusto, bellezza) e alle parole, vedendole come cose e forme, come fatti, come segni concreti nello spazio e nel tempo dell'agire e del creare. Enrico Benetta è una sorta di demiurgo fabbrile, capace di concretizzare nel linguaggio assolutamente autonomo e specifico delle arti visive (fra pittura, scultura e installazione, con un'ibridazione assai ben calibrata) una metamorfosi poetica delle parole e delle lettere in forme, colori, strutture plastiche che si intrecciano, si connettono, perdono e cercano senso al tempo stesso.
Giuliano Vangi. Opere 1994-2014. Catalogo della mostra (Roma, 19 ottobre 2014-18 gennaio 2015). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2014
pagine: 192
Omar Galliani. Omar, Roma, Amor. Catalogo della mostra (Roma, 17 marzo-6 maggio 2012). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina rigida
editore: Silvana
anno edizione: 2012
pagine: 215
Artista cosmopolita e visionario, Omar Galliani con la mostra "Omar. Roma. Amor", presentata al Museo Carlo Bigotti, rende omaggio al suo fortissimo legame con Roma. Lo rivela pienamente la grande opera inedita che dà il titolo all'esposizione e realizzata per l'occasione, un gigantesco disegno a matita su tavole di pioppo, audacemente e provocatoriamente romantico. "Per me Roma - ha scritto l'artista - è la metropoli che più di ogni altra ha attraversato il tempo divorandolo e rigenerandolo, in un susseguirsi di riti pagani o religiosi sempre mantenuti sul filo del rasoio, affilato". Questo volume, con il saggio del curatore della mostra Gabriele Simongini e i testi poetici di Omar Galliani e Roberto Mussapi, offre una lettura innovativa del percorso dell'artista anche attraverso alcune opere inedite. Come scrive Simongini, "Galliani preleva e decontestualizza le grandi tradizioni del disegno rinascimentale, manierista ma anche simbolista, nelle loro varie sfumature, e le mette in cortocircuito con atmosfere vicine alla musica dark, con certo cinema (da Antonioni a Ridley Scott), con immagini tratte dalle riviste patinate ("Vogue", "Harper's Bazar" ecc.), con le inquietudini corporee della body art e del post-human, dando vita a un'opera ibrida e intensa, con un'apertura a tutto campo che va ben oltre i consueti e pur altissimi riferimenti pittorici costantemente chiamati in causa (Correggio, Leonardo ecc.) dai suoi esegeti".