Libri di Gabriella Mariotti
Il disagio dell'inciviltà. La psicoanalisi di fronte ai nuovi scenari sociali
Gabriella Mariotti, Nadia Fina
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 184
I cambiamenti nella/della contemporaneità evidenziano una vera e propria crisi identitaria del soggetto, alla quale è sotteso lo sviluppo di posizioni paranoidi che indicano quanto si sia perduto in termini di consapevolezza e di responsabilità personale, quanto risentimento e rancore si annidino nella caduta delle illusioni messianiche, sempre pronte peraltro a riattivarsi nel pensiero magico e nel facile gioco proiettivo che pervade i gruppi a rispecchiamento reciproco. Il senso del libro consiste nel considerare quanto e come tutto ciò risuoni dentro ognuno di noi, come anche i nostri pazienti risentano e traducano soggettivamente il clima sociale della contemporaneità. Allo stesso modo, le autrici si interrogano su ciò che significa per psicoanalisti e psicoterapeuti questa autentica bufera che scompiglia la vita delle persone, su che cosa accade nello studio d’analisi, che cosa avviene nel setting e nel rapporto analitico.
Senza più paura. Il narcisismo nello studio di una psicoanalista
Gabriella Mariotti
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2000
pagine: 144
A volte ci sentiamo sopravvalutati, e piombiamo nella disistima, oppure sentiamo di amarci troppo o troppo poco, o ci si pensa forti e ci scopriamo fragili. La paura ci assale. Attacchi di panico, di ipocondria, somatizzazioni. Che fare? Questo libro aiuta a considerare l'inconscio come amico, ad essere capaci di star soli per riconoscere la voce, ad ascoltarsi per rispettare i propri desideri più autentici e sani, ad essere tanto forti da liberarsi dalle rivendicazioni del passato o dalle eccessive pretese del presente.
I fantasmi della notte. Riflessioni psicoanalitiche sulle paure postmoderne
Gabriella Mariotti
Libro: Libro in brossura
editore: Antigone
anno edizione: 2011
pagine: 188
Apparteniamo a un'epoca in cui alle maggiori occasioni di libertà e di promozione personale corrispondono i prezzi da pagare (incertezza, paura) per poter utilizzare tali occasioni e il rischio di degenerazioni più o meno difensive (diniego, superficializzazione). Per la psicoanalisi, ogni accadimento significativo nel nostro ambiente ha un risvolto nel nostro mondo interno, e può riattualizzare elementi del passato rimasti non elaborati. Ecco perché, soprattutto oggi, l'analista deve affacciarsi al mondo e non trascurare la realtà esterna alla stanza d'analisi; deve confrontarsi con i mutamenti del quadro sociale e ideologico, e in particolare con le connesse manifestazioni di paura e di angoscia. E fino a che punto - si chiede l'autrice - nella società dell'incertezza e della frammentazione, si ha bisogno di avere paura per non cedere all'angoscia? Prendendo in considerazione svariati nessi tra il "sociale" e lo "psichico" - anche avventurandosi su terreni di non stretta pertinenza della psicoanalisi l'autrice si sofferma a illustrare e interpretare quelle tra le "paure postmoderne" che appaiono oggi più diffuse, proponendone un inedito "inventario" che risulta estremamente suggestivo e illuminante.