Libri di Galina Denissova
Il russo nella galassia delle informazioni. Atti delle giornate di studio (Pisa, 15-16 dicembre 2016)
Cinzia Cadamagnani, Alessandra Carbone, Galina Denissova
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2019
pagine: 186
Il presente volume raccoglie gli Atti delle Giornate di Studi tenutesi a Pisa presso il dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica il 15 e 16 dicembre 2016, dedicate al ruolo della Lingua Russa contemporanea e orientate alla disamina della sua evoluzione. Si spazia da interventi che riguardano la dimensione moderna della lingua, le sue più recenti modifi che a livello strutturale e lessicale, in un’ottica di confronto con la profonda globalizzazione in cui è immerso anche il sistema linguistico russo, e, al contempo, si approfondiscono argomenti relativi ai più recenti studi linguistici in campo aspettuale. Ampio spazio è dedicato anche a lavori di pragmatica della lingua russa, sociologia e fi losofi a del linguaggio. Il volume, frutto di una stretta collaborazione fra studiosi dell’Accademia delle Scienze della Federazione Russa, dell’Università Statale di Mosca “Lomonosov” e dei docenti dell’Università di Pisa, è rivolto, oltre che agli specialisti, anche a studenti e dottorandi di scienze linguistiche e fi lologiche.
Russian attack
Viktor Erofeev, Eduard Limonov, Vladimir Sorokin
Libro: Libro in brossura
editore: Salani
anno edizione: 2010
pagine: 190
Da molti anni in Russia si combatte una guerra segreta: è quella tra la cultura e il potere. Nel loro paese gli autori delle opere raccolte in questa antologia sono considerati 'scomodi': accusati spesso di pornografia, di estremismo, di tradimento dello spirito russo, hanno subito pressioni e censure, sono stati al centro di campagne diffamatorie e di condanne che riecheggiano tristemente il destino riservato ad altri scrittori d'eccezione come Solzenicyn e Pasternak. Eppure Viktor Erofeev, Eduard Limonov e Vladimir Sorokin non sono 'dissidenti politici': la loro arte è piuttosto un attacco al potere, al sistema culturale, al rifiuto del cambiamento, al gusto narcotizzato di un'opinione pubblica che pare ancora intorpidita dopo lo shock dei rivolgimenti post sovietici. Il filo rosso che li unisce, al di là delle differenze, è lo scontro tra la libertà di espressione e il controllo sociale, tra l'arte e l'ideologia, "tra il poeta e lo zar".