Libri di Georg Jellinek
Dottrina della legge e del decreto
Georg Jellinek
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Scientifica
anno edizione: 2025
pagine: 214
Per Jellinek, al di là dello Stato, c’è la società, con i suoi diritti: non a caso ha un ruolo fondamentale, nella sua opera, la figura del diritto soggettivo. Si apre così la strada alle concezioni moderne del diritto come composizione di interessi. L’altra faccia della medaglia dello Stato è l’autodeterminazione, nel senso di autoimposizione di vincoli.
La Dottrina generale del Diritto dello Stato
Georg Jellinek
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 384
Quest'opera era apparsa con una coincidenza cronologica quasi fatidica, proprio nell'anno 1900, tra la fine e il principio dei due secoli che, specie nei rapporti con l'idea di Stato, sembra quasi che segnino il passaggio da un'èra ad un'altra. Si potrebbe così considerarla come una specie di inventario di tutto quanto, nel campo del diritto, si deve a quel secolo XIX, che raggiunse un grado altissimo in questo ordine di studi sotto la guida di grandi Maestri, a cominciare dal Savigny, che col suo celebre programma circa il Beruf (la vocazione) del tempo (1814) per la scienza del diritto, fu il primo a tentare la liberazione della nostra scienza dalla soggezione a premesse filosofiche. Per verità, il diritto privato sulla base granitica del diritto romano si era difeso da ogni infiltrazione nociva, nella roccaforte della sua dommatica e della sua esegesi; occorreva invece un movimento iniziale perchè si desse un carattere scientificamente giuridico allo studio di tutta la materia attinente allo Stato e al diritto ad esso relativo: materia, che fino al principio del secolo stesso era stato obietto esclusivo o della filosofia o della politica o di un « diritto comune » (il common Law inglese), in cui nell'uniformità di un'esegesi delle fonti si confondeva la distinzione reciproca del diritto pubblico dal privato. Non per questo, tuttavia, all'opera del Jellinek potrebbe attribuirsi il carattere di un'enciclopedia del diritto pubblico: resterebbe sempre la differenza sostanziale di quell'unità di pensiero, di metodo, di sistema, che deriva dalla personalità dell'autore, che sia nel tempo stesso, come nel caso, un grande Maestro. Vogliamo con ciò dire che se, come si è poc'anzi accennato, son propri di ogni progresso scientifico, da un lato, la conservazione, sotto forma di tradizione, delle conoscenze già acquisite e, dall'altro, un progresso come rinnovamento ed elaborazione originali, questi due aspetti si riscontrano nell'opera del nostro Autore in maniera che raramente si presenta così armonica. Le quali premesse giovano ora per considerare più da vicino l'effetto che il trascorrere del tempo può avere esercitato sul valore e quindi sull'utilità attuale dell'opera.
Il «tutto» e l'«individuo». Scritti di filosofia, politica e diritto
Georg Jellinek
Libro: Copertina rigida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 215
Prevalentemente noto come uno dei più insigni esponenti del giuspositivismo tedesco dell'800, Jellinek fu in realtà un intellettuale poliedrico: non solo teorico del diritto ma anche studioso di idee politiche, di filosofia, appassionato di letteratura e poesia. In questo volume, che raccoglie una serie di testi finora mai apparsi in traduzione italiana (Die Weltanschauungen Leibniz' und Schopenhauer 1872; Die Beziehungen Goethes zu Spinoza 1878; Die Zukunft des Krieges 1890 e Das Recht der Minoritäten 1898), il giurista tedesco veste i panni del pensatore politico, dello storico della Filosofia, del teorico del Diritto pubblico e internazionale. Da questa notevole varietà di temi e registri, emerge un pensatore originale che guarda al "Tutto" e all'"Individuo", alla "Comunità e al singolo", capace di valorizzare il contributo, a suo giudizio sempre prezioso, che proviene dagli individui, dalle minoranze, da quello che egli definisce "l'ostinato sentimento di minoranza". In questi scritti prendono forma alcuni dei presupposti filosofici e teorico-politici della visione giuspolitica di Jellinek, che rappresenta, a tutti gli effetti, un importante esempio della tradizione liberale europea perché attenta al tema dei diritti individuali e interessata a comprendere come fondare un rapporto tra Stato e individui che non sia di mero dominio.
Una Corte costituzionale per l'Austria
Georg Jellinek
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: 120
Nel 1885, e dunque circa trent'anni prima delle teorie di Kelsen, Georg Jellinek aveva già ideato la creazione di un sistema di giustizia costituzionale per l'Austria. A questo riguardo Jellinek suggeriva di ampliare le funzioni del Tribunale dell'Impero, attribuendogli il potere di sindacare la costituzionalità delle leggi, prima della loro approvazione, su istanza di una minoranza. Si tratta di una soluzione scaturita da un'esigenza particolarmente avvertita nell'Impero Austro-ungarico alla fine dell'800: la tutela delle minoranze contro le violazioni della Costituzione da parte della maggioranza. Sebbene legata a quel particolare contesto, l'impostazione di Jellinek mantiene un grande interesse anche oggi, perché anticipa problemi e soluzioni che si affermeranno molti anni dopo.