Libri di Gerardo Favaretto
Modelli di HTA depressione. Health technology assessment. Ambiti di applicazione: dal bene sanitario al PDTA
Gerardo Favaretto, Vincenzo Lolli
Libro: Libro in brossura
editore: Maya Idee
anno edizione: 2020
pagine: 60
La sanità mondiale è oggi alle prese con una sfida di cui non aveva previsto la portata. Da un lato, il progressivo spostamento del baricentro assistenziale dall'ospedale al territorio, dal cronicizzare di patologie un tempo fatali e dal conseguente invecchiamento generale della popolazione; dall'altro, la nuova ondata di emergenze acute per le quali le tecnologie a disposizione si sono rivelate insufficienti e, almeno sulle prime, inadeguate. Si espande, così, il raggio di azione dell'Hta stesso, da valutazione multidisciplinare di una nuova tecnologia al re-assessment delle tecnologie già a disposizione e alla selezione di quelle che meglio servono il bisogno del momento. La costruzione di Pdta basati su gradi di severità della patologia e sul raccordo multidisciplinare di diversi dipartimenti di cura è un passo decisivo in direzione della patient centered care, consentendo di disinvestire da interventi superflui, ridondanti o inefficaci e di farsi guidare dal bisogno di salute di volta in volta sollevato. Il presente manuale focalizza l'attenzione sulla depressione e, in particolare, sull'esperienza del PDTA della Regione Veneto.
Un manicomio dismesso. Frammenti di vita, storie e relazioni di cura
Maria Antonella Galanti, Mario Paolini
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 268
Per alcuni anni, separatamente, gli autori hanno studiato una parte del vasto materiale dell'Archivio dell'ex Manicomio di Sant'Artemio di Treviso, ritenendo che fossero necessari il silenzio e la solitudine per accostarsi a documenti tanto intensi e riservando a momenti successivi il confronto su di essi. Oltre a ventottomila cartelle cliniche e a una biblioteca che ci dà ragione del contesto scientifico dei medici che vi lavoravano negli anni considerati, l'archivio contiene vari quaderni di annotazione che raccolgono elenchi meticolosi, vergati in bella calligrafia, di suppellettili, arredi, provvedimenti disciplinari o encomi riservati agli infermieri, beni personali sottratti ai pazienti al momento del ricovero: non c'era aspetto della quotidianità che non venisse sottoposto a questa sorta di metaforica radiografia. Le lettere degli internati e quelle dei loro cari, soggette a censura e spesso mai recapitate, ci raccontano, invece, storie cadute nell'oblio, ma anche l'evoluzione del modo di vivere la relazione di cura. Una cura intesa secondo il significato antico di sollecitudine per un altro in condizioni di particolare debolezza psicofisica e dunque come un processo che trasforma entrambi i soggetti della relazione stessa. Prefazione di Gerardo Favaretto.