Libri di Giacomo Noventa
Tre parole sulla Resistenza
Giacomo Noventa
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 72
La Resistenza fu qualcosa di più e di diverso dall'antifascismo, sostiene Noventa in questo libro provocatorio, scritto quando l'esperienza della guerra di Liberazione si era appena conclusa. La Resistenza, insomma, per come la vedeva lo scrittore e poeta veneto, rappresenta un momento catartico nella storia d'Italia, un rinnovamento profondo del suo modo di essere e di percepirsi. Un'idea, la sua, che non poteva risultare gradita in una fase storica in cui l'antifascismo si apprestava a diventare il nuovo rito civile, conformista come tutti i riti, del Paese. Se l'antifascismo è "moralismo", la Resistenza, che vuole rompere coi vecchi vizi nazionali, "è virtù morale e politica". Nessuno dei nuovi partiti avrebbe dovuto cadere in un vizio che fu del regime, ergersi cioè a "partito degli onesti, dei patrioti, degli amici del popolo". Parole affilate rivolte in particolare al Pci di Togliatti che rivendica a se stesso "le qualità dei santi e dei guerrieri di Dio". Divenendo così "l'intimo nemico della Resistenza".
«Il Castogallo» e altri scritti (1922-1959)
Giacomo Noventa
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 1991
pagine: CXCIV-318
«Dio è con noi» e altri scritti (1947-1960)
Giacomo Noventa
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 1989
pagine: CLVI-480
«Nulla di nuovo» e altri scritti (1934-1939)
Giacomo Noventa
Libro: Libro rilegato
editore: Marsilio
anno edizione: 1987
pagine: CXLVIII-626
Il grande amore e altri scritti (1939-1948)
Giacomo Noventa
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 2001
pagine: 650
Versi e poesie
Giacomo Noventa
Libro
editore: Marsilio
anno edizione: 1996
pagine: 206
"L'amore e la passione civile, la nostalgia dei luoghi e dei tempi, la presenza ovunque di una persona e di una sofferenza o gioia umana, l'armonia del canto, la disarmatezza della poesia che nulla ambisce d'essere se non la propria disarmata semplicità, erano i temi e i valori che la lezione di Noventa mi riportò e che la sua stessa persona mi portava". (Giovanni Giudici)