Libri di Giampietro N. Berti
Critica della proprietà e dello Stato
Pierre-Joseph Proudhon
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2019
pagine: 203
Celebre per le affermazioni icastiche con le quali sintetizzava le sue tesi rivoluzionarie - come «la proprietà è un furto!» - Proudhon è stato il primo pensatore sociale ad attribuirsi la definizione di anarchico nel suo significato positivo e propositivo. E in effetti tutta la sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta l'emersione storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società, in particolare nei rapporti con l'istituzione Stato. Questa scelta antologica propone alcuni brani essenziali della riflessione proudhoniana ripresi da una produzione teorica vastissima e a volte persino contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti - il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale - restituendoci non solo la sua originalità ma anche la forte attualità del suo pensiero decentralista.
Critica della proprietà e dello Stato
Pierre-Joseph Proudhon
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2025
pagine: 208
Celebre per le affermazioni icastiche con le quali sintetizzava le sue tesi rivoluzionarie – come «la proprietà è un furto!» – Proudhon è stato il primo pensatore sociale ad attribuirsi la definizione di anarchico nel suo significato positivo e propositivo. E in effetti tutta la sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta l'emersione storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società, in particolare nei rapporti con l'istituzione Stato. Questa scelta antologica propone alcuni brani essenziali della riflessione proudhoniana ripresi da una produzione teorica vastissima e a volte persino contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti – il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale – restituendoci non solo la sua originalità ma anche la forte attualità del suo pensiero decentralista.
Un'idea esagerata di libertà. Introduzione al pensiero anarchico
Giampietro N. Berti
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2015
pagine: 224
"Libertà", nel pensiero politico occidentale, è parola usata e abusata. Forse perché si presta a mille interpretazioni, comprese quelle più deboli, anzi debolissime. Ma c'è anche una concezione forte, anzi fortissima della libertà, una concezione addirittura "esagerata". L'idea esagerata di libertà è, secondo Karl Popper, l'anarchismo. Non così la pensano gli anarchici, che lo ritengono invece la sua espressione più compiuta e coerente. In questa essenziale rassegna. Berti espone il pensiero anarchico classico in tutti i suoi nodi teorico-pratici e in tutta la sua ricchezza di forme: dall'individualismo più radicale (Max Stirner, ad esempio) al comunismo più radicale (Pétr Kropotkin, ad esempio). Così come merita un pensiero antidogmatico per eccellenza, proprio perché nato sulla negazione del principio di autorità in tutte le sue forme.
Critica della proprietà e dello Stato
Pierre-Joseph Proudhon
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2014
pagine: 203
Proudhon, noto per alcune espressioni icastiche come "la proprietà è un furto", è stato il primo pensatore sociale a definirsi anarchico. La sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta la nascita storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società. Questa scelta antologica, articolata per temi, propone alcuni brani essenziali ripresi da una produzione teorica vastissima e talvolta contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti, di stimolo alla riflessione attuale: il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale...
Un'idea esagerata di libertà. Introduzione al pensiero anarchico
Giampietro N. Berti
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2011
pagine: 190
"Libertà", nel pensiero politico occidentale, è parola usata e abusata. Forse perché si presta a mille interpretazioni, comprese quelle più deboli, anzi debolissime. Ma c'è anche una concezione forte, anzi fortissima della libertà, una concezione addirittura "esagerata". L'idea esagerata di libertà è, secondo Karl Popper, l'anarchismo. Non così la pensano gli anarchici, che lo ritengono invece la sua espressione più compiuta e coerente. In questa essenziale rassegna. Berti espone il pensiero anarchico classico in tutti i suoi nodi teorico-pratici e in tutta la sua ricchezza di forme: dall'individualismo più radicale (Max Stirner, ad esempio) al comunismo più radicale (Pétr Kropotkin, ad esempio). Così come merita un pensiero antidogmatico per eccellenza, proprio perché nato sulla negazione del principio di autorità.
Scienza e anarchia
Pëtr A. Kropotkin
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2011
pagine: 216
Pëtr Alekseevic Kropotkin (1842-1921), russo di nascita ma internazionale per vita e vocazione, è considerato uno dei padri fondatori dell'anarchismo. Ma è stato anche un noto scienziato e le sue ricerche sono ancor oggi considerate fondamentali per discipline come la geografia sociale, l'urbanistica e l'ecologia. Celebre in particolare la sua riflessione sull'evoluzione delle specie in chiave simbiotica e mutualistica - la cooperazione come motore evolutivo più efficace della darwiniana competizione - oggi largamente ripresa nelle scienze biologiche e ambientali. Berti presenta in questa antologia i brani più significativi di Kropotkin, tratti dalle sue opere principali. Ne esce un ritratto complessivo di questo scienziato anarchico e delle sue originali proposte sull'integrazione fra città e campagna e fra lavoro manuale e lavoro intellettuale.
Critica della proprietà e dello Stato
Pierre-Joseph Proudhon
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2009
pagine: 180
Proudhon, noto per alcune espressioni icastiche come "la proprietà è un furto", è stato il primo pensatore sociale a definirsi anarchico. La sua opera, un peculiare intreccio di riflessione iconoclastica e vis polemica, attesta la nascita storica di una visione coerentemente libertaria dell'individuo e della società. Questa scelta antologica, articolata per temi, propone alcuni brani essenziali ripresi da una produzione teorica vastissima e talvolta contraddittoria. Ne viene fuori una lettura anarchica del pensiero proudhoniano che ne identifica gli elementi forti, di stimolo alla riflessione attuale: il federalismo, l'autogestione, la dialettica irrisolta degli opposti, il pluralismo metodologico e progettuale.
Il pensiero anarchico dal Settecento al Novecento
Giampietro N. Berti
Libro
editore: Lacaita
anno edizione: 2009
pagine: 1050
Un'idea esagerata di libertà. Introduzione al pensiero anarchico
Giampietro N. Berti
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2006
pagine: 192
Critica della proprietà e dello Stato
Pierre-Joseph Proudhon
Libro: Libro in brossura
editore: Elèuthera
anno edizione: 2001
pagine: 208
Un'idea esagerata di libertà. Introduzione al pensiero anarchico
Giampietro N. Berti
Libro
editore: Elèuthera
anno edizione: 1998
pagine: 192
Libertà è parola molto di moda. Non da ora, ovviamente, ma da qualche tempo particolarmente di moda. Forse perché si presta a mille interpretazioni, anche le più deboli, anzi debolissime. Ma c'è anche una concezione forte, anzi fortissima della libertà. Un'idea "esagerata". L'idea esagerata di libertà è, secondo Popper, l'anarchismo. Ma è un'esagerazione della libertà o la sua espressione più compiuta e coerente? L'una cosa e l'altra, forse. In questa rapida rassegna, Berti espone il pensiero anarchico "classico" nelle sue varie forme e nei suoi nodi teorico-pratici essenziali: dall'individualismo più radicale (Stirner, ad esempio) al comunismo più radicale (Kropotkin).