Libri di Gino Strippoli
Valentino Mazzola. «...morirò giovane...» Lettere e segreti del capitano del Grande Torino
Gino Strippoli, Francesco Bramardo
Libro: Copertina morbida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2019
pagine: 176
Nel 1951, a due anni dalla tragedia di Superga, la moglie in seconde nozze di capitan Valentino ritorna nel capoluogo piemontese e ripercorre i luoghi in cui ha vissuto a fianco di Mazzola e del piccolo Sandro aprendo il libro dei ricordi, confidando i segreti del calciatore, uomo e marito, e consegnando alla storia lettere e scritti di Valentino custoditi gelosamente. Ne nasce così un ritratto del capitano del Grande Torino e della Nazionale fuori dagli schemi, ricco di aneddoti e testimonianze anche sconcertanti a fianco del quale gli autori riportano curiosità e informazioni sul periodo storico e tanti dati sulla squadra e sui calciatori che passarono alla storia. Mazzola aveva un presentimento, sarebbe morto giovane come suo padre e aveva due desideri, un figlio maschio dalla seconda moglie e allenare il Toro a fine carriera. Ha vinto il fato.
Gigi Radice. Il calciatore, l'allenatore, l'uomo dagli occhi di ghiaccio
Francesco Bramardo, Gino Strippoli
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2019
pagine: 239
Gigi Radice ha dato molto al calcio. Quanto non gli è riuscito da calciatore nel Milan per l'infortunio, lo ha fatto da allenatore: ha vinto un solo scudetto col Toro, ma il suo «calcio totale» all'olandese è stato copiato da tutti in Italia. Gigi bisognava conoscerlo bene per capirlo: era definito « l'uomo dagli occhi di ghiaccio» ed era forse per questo che piaceva alle donne. Se gli eri amico era lui a cercarti, togliendosi la maschera di «sergente di ferro». Radice da calciatore ha vestito le maglie di Triestina, Padova e Milan e della Nazionale italiana. Da allenatore il Monza, il Treviso, il Cesena, la Fiorentina, il Cagliari, il Torino, il Bologna, il Milan, il Bari, !Inter, la Roma, il Genoa.
Invincibili. Il mito del Grande Torino
Gino Strippoli, Francesco Bramardo
Libro: Copertina morbida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2019
pagine: 191
Il Toro è una fede, quasi una religione. Superga è la basilica votiva, l'altare del sacrificio, dove gli dèi granata, invincibili sul verde prato, diventarono immortali il 4 maggio del 1949 quando l'aereo che li riportava a casa si schiantò sulla collina. Quella squadra non era grande solo sul campo, era esempio di vita sportiva e quotidiana. Non c'è ricordo di un dolore così grande e collettivo che abbia pesato sul cuore di Torino e dell'Italia tutta come lo schianto di Superga. Ricordare il passato vuol dire riportare alla mente la più grave sciagura sportiva che ha annullato una squadra che tutto il mondo ci invidiava, lo squadrone di Ferruccio Novo. Quei ragazzi erano la colonna portante della Nazionale: contro l'Ungheria ben 10 granata vestirono la maglia azzurra da titolari. Il Grande Torino oggi è ancora lì, con capitan Valentino al centro del Filadelfia a scambiare il gagliardetto, Bacigalupo sulla linea di porta, Menti, Ossola e Gabetto si sfregano le mani, Loik sta parlando con Grezar e Castigliano, Ballarin e Maroso sono immobili e concentrati aspettando il fischio d'inizio. I granata hanno il sole in faccia. Mazzola dà il via alla gara con un tocco per Gabetto. L'incontro inizia... prosegue... continua... per l'eternità.
Gigi Radice. Il calciatore, l'allenatore, l'uomo dagli occhi di ghiaccio
Gino Strippoli, Francesco Bramardo
Libro: Copertina morbida
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2018
pagine: 239
Gigi Radice ha dato molto al calcio. Quanto non gli è riuscito da calciatore nel Milan per l'infortunio, lo ha fatto da allenatore: ha vinto un solo scudetto col Toro, ma il suo «calcio totale» all'olandese è stato copiato da tutti in Italia. Gigi bisognava conoscerlo bene per capirlo: era definito « l'uomo dagli occhi di ghiaccio» ed era forse per questo che piaceva alle donne. Se gli eri amico era lui a cercarti, togliendosi la maschera di «sergente di ferro». Radice da calciatore ha vestito le maglie di Triestina, Padova e Milan e della Nazionale italiana. Da allenatore il Monza, il Treviso, il Cesena, la Fiorentina, il Cagliari, il Torino, il Bologna, il Milan, il Bari, !Inter, la Roma, il Genoa.
Lo scudetto «rubato»
Gino Strippoli
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2017
pagine: 175
Lo scudetto rubato, romanzo o realtà? Fiction o ricostruzione storica? Mai titolo fu più appropriato. Correva l'anno 1971-72, il Torino vincitore della Coppa Italia gioca un campionato eccellente ma arriva secondo con il Milan a un punto dalla Juventus. Due arbitri di Cormons (una pura combinazione di un campionato combinato?) tolgono al Torino due punti su due gol regolari e un punto al Milan. Al Torino non è stato rubato soltanto lo scudetto del 1927. Il libro è il racconto, l'indagine di due cronisti sportivi, la raccolta di fatti e testimonianze che lasceranno alla giuria popolare il verdetto. Lo scudetto rubato è uno spaccato del nostro Paese negli anni Settanta, con il Toro che si ritrova nel primo caso internazionale di doping al contrario, a Las Palmas. Prefazione di Gian Paolo Ormezzano.
Guantoni granata i portieri che hanno scritto la storia del Toro
Francesco Bramardo, Gino Strippoli
Libro: Libro in brossura
editore: Priuli & Verlucca
anno edizione: 2023
pagine: 256
C'è chi ha giocato una sola partita per vincere il derby, chi ha parato il primo rigore a Ronaldo, chi a Maradona. Chi ha fondato il Torino football club e difeso la porta una volta sola, chi è andato in guerra e chi la «guerra» l'ha fatta in campo, aggredito da avversari e guardalinee in Coppa. È un portiere-centrocampista del Toro il primo professionista ed emigrante del nostro calcio. Numeri uno da leggenda che hanno contribuito a vincere lo scudetto o la Coppa, eroi periti a Superga, Campioni, chi prima o dopo aver indossato la maglia granata, vincitori di coppe e trofei nei club ed in nazionale. I nostri numeri uno, anche per una sola partita, sono qui ricordati con aneddoti curiosità e storie raccontate dagli stessi protagonisti. Da Olivieri a Bacigalupo, da Vieri a Castellini, da Marchegiani a Sereni 106 guantoni granata dalla A alla Z.