Libri di Giorgio Ballario
Il destino dell'avvoltoio
Giorgio Ballario
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2018
pagine: 205
Fabio Montrucchio, torinese, avvocato, ha un grande futuro dietro le spalle e un presente vissuto sul confine incerto tra legalità e illegalità. Un matrimonio fallito, qualche deriva alcolica e psicotropa di troppo. E, soprattutto, niente più illusioni sulla vita, l'amore, la carriera. Perché Montrucchio non è un principe del foro. Anzi. Campa di piccole truffe ai danni delle assicurazioni, e per questo bazzica i pronto soccorso degli ospedali cittadini facendo balenare alle vittime degli incidenti stradali e ai loro parenti il miraggio di risarcimenti a sei zeri, approfittando della loro precaria situazione emotiva. Mica per niente, nell'ambiente, l'hanno soprannominato l'Avvoltoio. Una vita di moderata disperazione e amori senza futuro, di rimpianti, di espedienti. Piccolo cabotaggio. Poi, un giorno, l'Avvoltoio, già coinvolto in una pericolosa vicenda di debiti di gioco, resta invischiato in una faccenda più grande di lui. Un lavoretto facile facile, in apparenza, un tamponamento fittizio, solo che dietro, stavolta, c'è l'ombra lunga della 'ndrangheta. E Montrucchio cade nella trappola, trascinato a sua insaputa in una faida tra cosche. Un meccanismo inesorabile si mette in moto, cui l'Avvoltoio tenta di sottrarsi anche sfruttando la scoperta d'insospettabili connessioni tra il mondo della giustizia e la malavita calabrese. Ma la trappola si richiude su di lui, feroce e progressiva, fino alla resa dei conti finale. Una Torino notturna, livida e vitale, personaggi falsi e spietati, un mondo in cui la giustizia è una pratica per difetto, esposta al vento di interessi opachi, inconfessabili.
Morire è un attimo. La prima indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2020
pagine: 240
Eritrea, 1935. L’Italia mussoliniana prepara la guerra d’Abissinia. Massaua – perla del Mar Rosso e fiore all’occhiello della prima colonia italiana – è scossa da due brutali omicidi: un noto imprenditore cittadino e un impiegato di banca vengono trovati decapitati. I sospetti si concentrano sugli agenti del Negus etiopico Hailé Selassié, coinvolti nelle settimane precedenti in sanguinosi scontri di frontiera con le truppe italiane. Ma Aldo Morosini, maggiore dei Reali Carabinieri, non è affatto convinto di questa versione di comodo. Stretto fra le pressioni dei superiori e la ricomparsa di un vecchio (e mai dimenticato) amore, cerca con ostinazione altre piste. E, con l’aiuto del fedele sottufficiale Barbagallo e dello scium-basci Tesfaghì, segue le tracce di una vecchia scimitarra yemenita e di una foto ingiallita dal tempo. Indizi che faranno riemergere dal passato una torbida vicenda di interessi e tradimenti. E costringeranno Morosini a inseguire l’assassino nell’infernale deserto della Dancalia e sui verdi altopiani di Cheren e Asmara. Atto di nascita di un personaggio unico nel noir italiano, Morire è un attimo inaugura una saga in cui suspense e minuziosa ricostruzione storica della società coloniale portano il lettore al centro di un mondo che è sì di finzione, ma ha tutti i crismi della realtà: il lettore vive con Morosini, frequenta con lui i caffè degli italiani d’Africa, percorre le ambe e le valli di Eritrea e d’Abissinia... Un incalzante viaggio nel tempo e nello spazio.
Intrigo ad Asmara. La quinta indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2020
pagine: 332
Gennaio 1937. Non è più la piccola, afosa e sonnolenta Massaua a fare da cornice alla nuova avventura del maggiore Aldo Morosini. Dopo la proclamazione dell’impero, Morosini entra a far parte della nascente Polizia dell’Africa Italiana (PAI) e, insieme al maresciallo Barbagallo, si trasferisce nella sfolgorante Asmara, all’epoca la città più bella, dinamica e moderna del Continente Nero. Non sono inizi facili. Quasi subito, infatti, il maggiore s’imbatte nel caso di una ragazza meticcia seviziata e strangolata che, si scopre, frequentava come prostituta d’alto bordo gli ambienti altolocati della capitale eritrea. E mentre indaga, Morosini si trova anche a dover gestire le pressioni di un agente dell’OVRA, la polizia segreta del Duce, al quale deve prestare aiuto per controllare le presunte infiltrazioni comuniste nella colonia in sostegno alla resistenza antitaliana in Etiopia. Tra femmes fatales, agenti segreti, giornalisti impiccioni, ribelli etiopi e cospiratori in uniforme, Morosini si trova invischiato in un intrigo scivoloso, che sembra coinvolgere anche le alte sfere militari. E, in una corsa contro il tempo, dovrà provare a sventare un attentato ordito contro il viceré Graziani nella nuova capitale dell’impero: Addis Abeba.
Le rose di Axum
Giorgio Ballario
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2021
pagine: 267
Febbraio 1936: in piena guerra di Abissinia, nelle saline di Massaua, retrovia del conflitto, viene scoperto il cadavere di un indigeno torturato e sfigurato. Sembra un caso di ordinaria amministrazione: e infatti le autorità coloniali lo liquidano come una banale vendetta fra clan eritrei. Invece l'omicidio dell'ignoto indigeno finirà per intrecciarsi con una torbida vicenda di spionaggio e complotti internazionali che condurrà il maggiore Morosini fino alla mitica città di Axum, capitale di uno dei regni più misteriosi dell'antichità africana. Durante il viaggio il maggiore dovrà anche scortare un gruppo di archeologi tedeschi giunti in Etiopia per recuperare la mummia di Caléb, il più grande fra i re dell'antica civiltà axumita. Ma Morosini scoprirà che dietro la facciata della missione scientifica si celano scopi ben più oscuri e inquietanti. E che i nuovi compagni di avventura non sono ciò che appaiono. Destreggiandosi fra agguati e omicidi, serpenti e scorpioni, agenti segreti e fascinosi fotoreporter in gonnella, predoni abissini e monaci copti, il maggiore ricomporrà i tasselli del mosaico, scoprendo la verità che si cela dietro le «rose di Axum».
Una donna di troppo
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2021
pagine: 283
1935: l'Italia e il regime fascista cercano d'imporsi fra le grandi potenze internazionali per trovare «un posto al sole». La guerra con l'Abissinia è ormai imminente. Ma in Somalia, dove il generale Rodolfo Graziani sta per lanciare l'offensiva dal fronte sud, alcune morti misteriose fanno serpeggiare l'inquietudine nella popolazione e mettono a rischio l'avanzata delle truppe italiane. C'è chi immagina sabotaggi delle spie del Negus, ma s'ipotizza anche l'azione di bande criminali. Le forze di polizia locali non sembrano in grado di risolvere il caso. Graziani, però, non ha tempo da perdere né può permettere che questa situazione d'incertezza si prolunghi. Dall'Eritrea viene inviato a investigare il maggiore Morosini. Lo accoglie un'afa oppressiva, un clima ostile fatto di monsoni, intrighi e trame di potere. L'indagine entra tra le pieghe oscure della società coloniale, che dietro la facciata di perbenismo riproduce, amplificati, i vizi della madrepatria. Morosini incontrerà tanti ostacoli, pochi amici e molte donne. Una di troppo.
Vita spericolata di Albert Spaggiari
Giorgio Ballario
Libro
editore: Idrovolante Edizioni
anno edizione: 2016
Luglio 1976: una banda di scassinatori penetra nel caveau della principale banca di Nizza, forza le cassette di sicurezza e porta via denaro, oro e gioielli per un valore attuale di 30 milioni di euro. I ladri sono passati per le fogne cittadine e lavorando per più di un mese hanno scavato un cunicolo di otto metri. Sul muro, in segno di scherno, scrivono una frase che rimarrà famosa: "Senza odio, senza violenza, senza armi". È la firma di Albert Spaggiari, il "cervello" della gang delle fogne che in Francia diverrà ineguagliabile esempio di ladro gentiluomo, avventuriero e "primula rossa" in sfida perenne con la giustizia. Paracadutista volontario in Indocina poi militante dell'OAS, Spaggiari verrà arrestato, riuscirà ad evadere in modo rocambolesco e rimarrà latitante per dodici anni fra Italia, Spagna e Sudamerica. È morto, libero, in Italia nel 1989, a fianco di Emilia, la donna che l'ha amato e accompagnato durante la lunga fuga.
Le nebbie di Massaua. La quarta indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana
Giorgio Ballario
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2018
pagine: 251
Luglio 1936: l'Abissinia è ormai conquistata e Mussolini ha proclamato l'impero. In una Massaua crocevia di militari e civili avviati verso il sogno della nuova Africa Orientale Italiana, il maggiore dei carabinieri Aldo Morosini si scopre all'improvviso vulnerabile: ha contratto la malaria ed è ricoverato in ospedale. Cercando di sconfiggere la malattia, l'investigatore deve anche coordinare a distanza le indagini su una misteriosa morte avvenuta in una villa isolata. Un ingegnere minerario che viveva da eremita è stato trovato impiccato: delitto o suicidio? Che cosa nascondono gli oscuri dipinti contrabbandati dalla vittima nello Yemen? E quali segreti custodisce la città di Harar, «isola» musulmana nell'ex impero cristiano del Negus, dove visse a lungo il poeta Arthur Rimbaud? Sia pure indebolito dalla malattia, immobilizzato in ospedale e con l'unico aiuto dei suoi fedeli collaboratori, il maresciallo Eusebio Barbagallo e lo scium-basci Tesfa-ghì, Morosini riuscirà infine a dissipare le «nebbie» che celano i veri motivi della morte dell'ingegnere.
Niente di personale
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2021
pagine: 256
Torino, giugno 1990: l'estate, i Mondiali di calcio. Dante Finazzi, cinquant'anni, professione killer, riceve un nuovo incarico. Lui è il migliore. È un cane sciolto e ha un metodo a prova di errore, affinato negli anni. Mai un problema, uno sbaglio, mai lasciata una traccia dietro di sé. Però questo è un caso particolare, e prova uno strano disagio. Non solo perché, per la prima volta, la vittima designata è una donna. C'è pure il fatto che ha deciso: sarà l'ultimo lavoro prima di mollare tutto e cominciare una nuova vita in Sudamerica. Dante si mette in caccia e comincia a osservare da vicino Petra Kònig. Affitta una stanza di fronte alla casa della donna, la spia, la fotografa giorno e notte (soprattutto la notte), la segue. Entra nella sua vita senza essere visto, vive con lei fino a restarne pericolosamente affascinato (e a te, lettore, accadrà lo stesso, come in una lunga, insinuante soggettiva). È la routine del killer, che deve sapere tutto della vittima per poter scegliere il momento migliore per agire. Anche se qualcosa non torna. Uno dei committenti gli sta con il fiato sul collo, sembra che lo controlli, e questo lo innervosisce. Qualcuno, poi, ammazza il suo amico Mario, e allora scatta l'allarme. Ormai è tardi per tornare indietro. La domenica di Argentina-Brasile, che si gioca al Delle Alpi, è il giorno stabilito per chiudere. La città è vuota, nelle strade risuona la telecronaca della partita. La Walther PPK è pronta. È ora di finire il lavoro.
Torino non è Buenos Aires
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2021
pagine: 208
Hector Perazzo, ex sbirro della Polícia Federal argentina trapiantato a Torino, è un detective privato che sbarca il lunario grazie a lavoretti di routine: corna, mariti infedeli, studentelli che si spinellano. Ma quando la peruviana doña Pilar gli chiede d’indagare sulla scomparsa della figlia Linda, ventenne senza permesso di soggiorno sparita nel nulla di una vita in apparenza senza ombre, lo scenario cambia. Hector scandaglia gli ambienti marginali della Torino multietnica di San Salvario e Porta Palazzo, quella degli alberghi equivoci della collina, entrando e uscendo dalla zona grigia che in ogni metropoli sfuma i confini tra legalità e illegalità. Ed è così che l’esistenza della giovane sudamericana rivela un dark side inatteso; non solo, pian piano l’indagine traccerà i contorni di una realtà strana e terribile, che porterà Hector sulle montagne saluzzesi, sulle tracce di un grande pittore rinascimentale e di una setta di satanisti capaci di tutto.
Il tango dei morti senza nome
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2022
pagine: 272
Strano incarico quello che una signora dell'alta borghesia torinese affida al detective argentino-piemontese Hector Perazzo: rintracciare le spoglie del padre, manager industriale sequestrato e ucciso più di quarant'anni prima a Buenos Aires da un gruppo terroristico. Un lavoro in apparenza privo di rischi: a chi può interessare una vecchia vicenda dei sanguinosi anni Settanta? E invece, appena tornato in patria dopo molti anni, Perazzo si accorge che qualcuno, pur di fermarlo, non esita a scatenargli contro una banda di narcos colombiani. Perché? Che cosa si nasconde dietro la lontana scomparsa del manager torinese Grimaldi Stucchi? Per quale motivo uno spezzone corrotto della Policía Federal vuole impedirgli a tutti i costi d'investigare su un vecchio delitto politico? Per scoprirlo e salvare la pelle, Hector chiede aiuto a un ex agente coinvolto nelle violenze della dittatura militare, a un flemmatico intellettuale che si è lasciato alle spalle la guerriglia marxista, a un'ambiziosa giornalista di «nera» e a una sensuale ballerina di tango. Fra inseguimenti, agguati, tradimenti e colpi di scena, capirà a sue spese che in Argentina, come nella Torino in cui ormai ha scelto di vivere, le ferite degli anni di piombo non si sono ancora del tutto rimarginate... Tra il Po e il Rio della Plata, un noir sensuale e malinconico come un tango, amaro e inevitabile come un rimpianto. E una certezza: per uomini come Perazzo, non esistono happy end.
Il prezzo dell'onore. La sesta indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2022
pagine: 304
Asmara, luglio 1937: vogliono incastrare Morosini. Una denuncia anonima, poi una perquisizione: nella sua stanza in affitto vengono trovate diecimila lire, segnate, provenienti da una presunta tangente. Due testimoni confermano, le prove contro Morosini aumentano e il suo superiore nella Polizia dell'Africa Italiana decide di sospenderlo dal servizio. Da un giorno all'altro, il maggiore si trova sotto indagine, senza lavoro, stipendio e casa. Deluso dalla poca fiducia dimostrata dai suoi superiori, può però contare sul sostegno dei vecchi amici, il giornalista Bonvicini, il maresciallo Barbagallo e il fedele sciumbasci Tesfaghì. Con il loro aiuto Morosini inizia a indagare, a cercare chi gli ha teso la trappola, anche se, per la prima volta, lo deve fare in veste non ufficiale: destreggiandosi tra la ricerca delle prove della sua innocenza e il nuovo improvvisato lavoro di responsabile della sicurezza in un locale notturno, molto frequentato dalla buona società asmarina, s'imbatte in loschi traffici di cui è costretto a dipanare le trame. Mentre il cerchio delle indagini si stringe, nuove prove emergono contro di lui, che si sente scivolare tra le mani la possibilità di salvare l'onore e dimostrare la sua innocenza.
L'equivoco del sangue. La settima indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Africa orientale italiana
Giorgio Ballario
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Capricorno
anno edizione: 2024
pagine: 336
Dicembre 1937. Mentre Asmara si prepara alle imminenti festività di Natale e alla visita del duca d'Aosta, nuovo viceré d'Etiopia, il maggiore Morosini è alle prese con un caso spinoso. La domestica eritrea di una delle famiglie più in vista della città è stata uccisa in strada a coltellate, ma dietro all'omicidio non sembra esserci né una rapina né un tentativo di stupro. Per far luce sul delitto, in compagnia degli immancabili Barbagallo e Tesfaghì, Morosini è costretto a sollevare il velo d'ipocrisia che nasconde i segreti della potente famiglia Bouchard, erede di coloni arrivati in Africa a fine Ottocento e proprietaria di vaste concessioni agricole. Quando muore in modo misterioso anche la capofamiglia Maria Elena, il maggiore sospetta che i decessi siano collegati e facciano parte di un oscuro intreccio di interessi, rancori e rapporti clandestini. Intanto Morosini è sempre più diviso tra l'amore epistolare con la lontana spia tedesca Erika Hagen e l'ardente passione per Lucilla Santacroce, una «donna perduta» che è ben più di un'amica... In un territorio popolato soprattutto da coloni uomini e dove sono all'ordine del giorno le relazioni con donne indigene, nonostante le proibizioni del regime, Morosini scoprirà il peso dei legami di sangue e i drammi personali che si celano dietro queste famiglie non ufficiali.