Libri di Giovanni Croce
Di generazione in generazione. I nostri ragazzi raccontano l'emigrazione
Libro: Libro in brossura
editore: Bellunesi nel Mondo
anno edizione: 2017
pagine: 174
“Non si può dimenticare chi si è tanto sacrificato per il benessere della propria famiglia e per il bene del suo prossimo”. Ė questo lo spirito iniziatore del concorso ”Angelo Fain Binda” sul tema dell’emigrazione. I nostri giovani della scuola “Pietro Gonzaga” di Longarone e quelli delle scuole di Urussanga e Cocal do Sul in Brasile hanno risposto con elaborati pieni di riflessione su tante vicende dolorose, ma anche ricche di encomiabili risultati. Abbiamo voluto raccogliere alcuni elaborati fra i numerosi, premiati o selezionati in otto anni dall’inizio del concorso, con l’intento di dare un aspetto completo sui motivi dell’emigrazione, nonché testimonianze degli ottimi risultati raggiunti dai nostri emigranti; di alcuni temi è stato preso solo uno stralcio onde eliminare dal contesto alcune parti ripetitive con altri elaborati.
A volte mi sento un pezzo di carne
Giovanni Croce
Libro
editore: Olisterno Editore
anno edizione: 2008
pagine: 154
"Stanotte ho cambiato zona. Su suggerimento del mio sesto senso mi sono spostato all'EUR, vicino al bar Palombini, dove ero stato altre volte ma mai con l'intento di rimorchiare. Più che altro mi ero accorto in passato che c'era un giro perché notavo a notte fonda che le macchine parcheggiate sul vialetto erano composte da una sola persona e che queste scendevano e risalivano in macchina dopo essere state nel parco. Ci passavo con dei clienti che abitavano verso il Torrino. Il parco è molto grande e molto buio. L'umidità è diversa da quella di villa Borghese: più fredda. Ieri era umido ma per fortuna non troppo: la primavera è finalmente tesa verso l'estate. Insomma sarò stato lì un'oretta per vedere in giro. Sono stato adescato da un ragazzo ma alla fine si è tirato indietro, forse non aveva soldi e poi da un uomo grasso. Ho provato a fargli capire che doveva pagarmi ma anche quello si è allontanato velocemente. Dopo si è avvicinato un uomo alto e magro, molto fermo e deciso, che mi ha proposto di andare con lui in macchina. Aveva sempre le mani in tasca, portava un giubbotto leggero. Accettò di pagarmi".