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Libri di Giovanni De Luna

Juventus. Storia di una passione italiana. Dalle origini ai giorni nostri

Juventus. Storia di una passione italiana. Dalle origini ai giorni nostri

Aldo Agosti, Giovanni De Luna

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2019

pagine: 365

Nell’autunno del 1897 un gruppo di allievi del liceo Massimo d’Azeglio di Torino, uno dei più prestigiosi del capoluogo piemontese, si riunisce nell’officina dei fratelli Canfari per fondare una società sportiva studentesca. Al centro del progetto, un gioco da poco importato dall’Inghilterra: il football. Da quei ragazzi in camicia bianca e pantaloncini neri che rincorrevano un pallone cucito da un calzolaio con avanzi di suole, nasceva la Juventus. In oltre cento anni di storia, la bacheca della “Vecchia signora” si è riempita di trofei, decine di campioni si sono avvicendati sul campo da gioco, tracciando l’evoluzione della squadra più amata e, allo stesso tempo, più odiata d’Italia. A guardarli con lo sguardo dello storico, tuttavia, gli annali juventini non raccontano semplicemente le vicende sportive, i cicli vittoriosi e le cocenti delusioni. Dietro quelle coppe, negli spazi tra le foto delle formazioni ufficiali, emerge potente la storia di una città e di un intero Paese: l’arrivo della prima guerra mondiale, che portò quei ragazzi che fondarono la squadra dai campi da gioco alle trincee sul fronte austriaco; l’avvento del regime fascista e le leggi razziali che costrinsero alle dimissioni dai vertici societari tutti i dirigenti ebrei; e poi, naturalmente, il rapporto con la famiglia Agnelli, la Fiat, il boom del dopoguerra e i cambiamenti del tessuto sociale che l’emigrazione di massa da sud verso nord portò a Torino e a tutta l’Italia. Su questo sfondo storico si stagliano i trofei del trio magico Charles-Sívori-Boniperti, la bicicletta iconica di Parola, la tragedia dell’Heysel, i successi sotto la guida di Trapattoni, le magie di leroi Platini, fino al “neocalcio”, allo scandalo Calciopoli, alla Serie B e alla rinascita. Aldo Agosti e Giovanni De Luna, storici italiani e accaniti tifosi bianconeri, rileggono la storia del club con rigore e passione, perché la costruzione dello stile Juventus, l’evoluzione del modello imprenditoriale e del rapporto con il potere e con la società circostante possono raccontare da una nuova prospettiva i cambiamenti di oltre un secolo di storia del nostro Paese.
20,00

Storia d'Italia in 100 foto

Vittorio Vidotto, Emilio Gentile, Simona Colarizi, Giovanni De Luna

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2019

pagine: 230

Per una casualità del destino, l'Unità d'Italia corrisponde cronologicamente all'affermarsi della fotografia. Questa coincidenza temporale ha fatto sì che le fotografie abbiano registrato fin dalle origini eventi e umori di una società in divenire e abbiano contribuito alla costruzione dell'identità nazionale. Presenti nella quotidianità come nella rappresentazione ufficiale, ci offrono testimonianze, icone, memoria. La particolarità dello svilupparsi di questo racconto è che, qui, lo sguardo del fotografo incontra quello dello storico. Ciascuna immagine, selezionata dalla photo editor Manuela Fugenzi, è accompagnata dalle interpretazioni, dai commenti e dagli approfondimenti della penna di quattro grandi storici: Vittorio Vidotto, Emilio Gentile, Simona Colarizi, Giovanni De Luna. Nasce così il circuito virtuoso tra il lavoro dello storico, con i suoi strumenti di analisi capaci di scavare nel profondo di un'epoca e lo sguardo di chi era dentro un evento e lo ha immortalato per sempre in un'immagine.
16,00 15,20

Anni di Torino, anni di Parigi e altre pagine autobiografiche

Anni di Torino, anni di Parigi e altre pagine autobiografiche

Aldo Garosci

Libro: Libro in brossura

editore: Nuova Editrice Berti

anno edizione: 2019

pagine: 195

Prima la vita universitaria e il panorama cospirativo della Torino del 1927, poi l’incanto di Parigi negli anni Trenta: le lunghe conversazioni nei caffè di Montparnasse frequentati da Cocteau, Chagall, Picasso, Sartre; le visite agli atelier occupati da Carlo Levi; i piccoli cinema della rive gauche dove scoprire i capolavori sovietici vietati in Italia; i tesori dell’arte asiatica nei musei... Lo storico e militante antifascista Aldo Garosci ripercorre il filo della memoria in questo suo addio all’amico Carlo Levi, seguito dai ricordi d’infanzia destinati ad aprire un vasto affresco autobiografico rimasto incompiuto. In queste sorprendenti pagine inedite, finora confinate in un fondo d’archivio, memorie politiche e personali si intrecciano e si illuminano reciprocamente. A cura di Mariolina Bertini, con una prefazione di Giovanni De Luna e un inserto iconografico che riproduce i quadri di Carlo Levi citati nel testo. Prefazione di Giovanni De Luna.
18,00

L'Italia liberata. Storie partigiane

Daniele Biacchessi

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2019

pagine: 336

La guerra di Liberazione dalla dittatura nazifascista e dall'occupazione tedesca viene raccontata attraverso le tante storie di Resistenza che hanno fatto l'Italia e cambiato il corso della Storia. Una grande narrazione popolare e collettiva che ripercorre i luoghi dove ancora vivo è il ricordo delle migliaia di persone che hanno pagato a caro prezzo gli ideali di democrazia e libertà. L'Italia liberata è anche un progetto multimediale sulla Resistenza, una storia corale e necessaria che Daniele Biacchessi con l'Associazione «Ponti di memoria», spinti dall'urgenza di non disperdere il ricordo, riversano in un racconto frutto di un intenso studio basato su documenti storici d'archivio, testimonianze, atti giudiziari, ma soprattutto storie partigiane inedite. Prima di "L'Italia liberata" c'era stato "Orazione civile per la Resistenza", uno spettacolo in scena dal 2011 che ha raggiunto le 400 repliche, accompagnato nell'ultima versione dai Gang e Michele Fusiello. Prefazione di Giovanni De Luna. Con un testo di Francesca Chiavacci.
30,00 28,50

La repubblica del dolore. Le memorie di un'Italia divisa

Giovanni De Luna

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2015

pagine: 201

La memoria pubblica è un "patto" in cui ci si accorda su cosa trattenere e cosa lasciar cadere degli eventi del nostro passato. Su questi eventi si costruisce l'albero genealogico di una nazione. Sono i pilastri su cui fondare i programmi di studio per le scuole, i luoghi di memoria, i criteri espositivi dei musei, i calendari delle festività civili, le priorità da proporre nella grande arena dell'uso pubblico della storia, le scelte sulla base delle quali si orientano tutti i sentimenti del passato che attraversano la nostra esistenza collettiva. I fondamenti di quel "patto" cambiano a seconda delle varie "fasi" che scandiscono il processo storico di una nazione. Vent'anni fa, la classe politica uscita dal crollo della Prima Repubblica venne chiamata a una complessiva opera di "rifondazione". Si trattava di rinnovare un intero apparato simbolico. Vent'anni dopo prendiamo atto di un vero fallimento. A tenere insieme il patto fondativo della nostra memoria sono oggi infatti il dolore e il lutto che scaturiscono dal ricordo delle "vittime". Della mafia, del terrorismo, della Shoah, delle foibe, delle catastrofi naturali, del dovere, vittime, sempre e solo vittime. Il loro dolore, per potersi vedere riconosciuto, deve sopravanzare quello delle altre. Per emozionare, commuovere, suscitare consenso, le sofferenze vanno gridate. Quasi che le emozioni siano merci e che sia il mercato a imporre le sue regole, nel controllarne la domanda e l'offerta.
9,00 8,55

La Resistenza perfetta

Giovanni De Luna

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 254

Sono decenni, ormai, che la Resistenza è sottoposta a uno scrutinio costante da parte di storici, ma anche di giornalisti e opinionisti. E se una volta poteva essere provocatorio fare le pulci al mito dei partigiani e parlare di guerra civile mettendo sullo stesso piano le fazioni in lotta, oggi molta di questa vulgata è diventata un sottofondo dato quasi per scontato. Il rischio è che ci dimentichiamo, e le giovani generazioni non sappiano mai, quanto di nobile, puro e davvero all'altezza del suo mito c'è stato nella lotta partigiana. Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De Luna ha voluto mettere di nuovo a punto un'immagine della Resistenza che si stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una storia, un luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una famiglia nobile che decide di aiutare i partigiani, la figlia più giovane, Leletta d'Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili ma anche meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell'ex esercito regio lottarono, morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro libertà, il futuro di una nazione intera. Mesi in cui, tra il cortile della sua villa di famiglia e le montagne tutt'attorno, si formò veramente quell'unità che diede origine al mito della Resistenza.
11,00 10,45

La Repubblica inquieta. L'Italia della Costituzione. 1946-1948

Giovanni De Luna

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 301

La storia dell'Italia repubblicana comincia nel caos. La fine della guerra ha lasciato dietro di sé un paese logorato e diviso, ma soprattutto ha fatto emergere le fratture di lungo periodo che il fascismo aveva oscurato a colpi di propaganda e di retorica nazionalista. Nel 1945 il paese è costretto a fare i conti con le profonde differenze che lo attraversano da nord a sud. C'è uno squilibrio economico, infrastrutturale e demografico, ma anche una forte contraddittorietà nel modo di reagire alla fine del conflitto: la guerra non è stata vissuta da tutti allo stesso modo. Chi si muove con energia, come gli operai del Nord, che dopo il rapporto con il Pci consolidato durante la guerra vogliono impadronirsi delle fabbriche, abita di fianco a chi torna da reduce e si ritrova improvvisamente senza riferimenti e senza lavoro. Dopo "La Resistenza perfetta", Giovanni De Luna sottopone i primi anni di vita della Repubblica italiana a un'indagine acuta e rigorosa. Cominciando con una domanda: è vero che la Resistenza aveva sostanzialmente fallito "l'occasione storica" di rinnovare profondamente le strutture portanti del paese? Per dipanare la complessità di questo periodo decisivo, De Luna costruisce una narrazione corale, fatta delle voci di una grande galleria di testimoni, a partire dalla storia personale di chi torna dalla guerra o va a cercare fortuna negli Stati Uniti, fino ai grandi scenari della politica, che hanno per protagonisti Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Ferruccio Parri e Pietro Nenni. E ci costringe a riflettere sulla nostra identità e sul nostro passato, spingendoci a fare i conti con uno dei capitoli più difficili, ma anche appassionanti, della nostra storia nazionale.
12,00 11,40

La Repubblica inquieta. L'Italia della Costituzione. 1946-1948

Giovanni De Luna

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 301

La storia dell'Italia repubblicana comincia nel caos. La fine della guerra ha lasciato dietro di sé un paese logorato e diviso, ma soprattutto ha fatto emergere le fratture di lungo periodo che il fascismo aveva oscurato a colpi di propaganda e di retorica nazionalista. Nel 1945 il paese è costretto a fare i conti con le profonde differenze che lo attraversano da nord a sud. C'è uno squilibrio economico, infrastrutturale e demografico, ma anche una forte contraddittorietà nel modo di reagire alla fine del conflitto: la guerra non è stata vissuta da tutti allo stesso modo. Chi si muove con energia, come gli operai del Nord, che dopo il rapporto con il Pci consolidato durante la guerra vogliono impadronirsi delle fabbriche, abita di fianco a chi torna da reduce e si ritrova improvvisamente senza riferimenti e senza lavoro. Dopo "La Resistenza perfetta", Giovanni De Luna sottopone i primi anni di vita della Repubblica italiana a un'indagine acuta e rigorosa. Cominciando con una domanda: è vero che la Resistenza aveva sostanzialmente fallito "l'occasione storica" di rinnovare profondamente le strutture portanti del paese? Per dipanare la complessità di questo periodo decisivo, De Luna costruisce una narrazione corale, fatta delle voci di una grande galleria di testimoni, a partire dalla storia personale di chi torna dalla guerra o va a cercare fortuna negli Stati Uniti, fino ai grandi scenari della politica, che hanno per protagonisti Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Ferruccio Parri e Pietro Nenni. E ci costringe a riflettere sulla nostra identità e sul nostro passato, spingendoci a fare i conti con uno dei capitoli più difficili, ma anche appassionanti, della nostra storia nazionale.
22,00 20,90

Storia d'Italia in 100 foto

Storia d'Italia in 100 foto

Vittorio Vidotto, Emilio Gentile, Simona Colarizi, Giovanni De Luna

Libro: Libro rilegato

editore: Laterza

anno edizione: 2017

pagine: 230

Per una casualità del destino, l'Unità d'Italia corrisponde cronologicamente all'affermarsi della fotografia. Questa coincidenza temporale ha fatto sì che le fotografie abbiano registrato fin dalle origini eventi e umori di una società in divenire e abbiano contribuito alla costruzione dell'identità nazionale. Presenti nella quotidianità come nella rappresentazione ufficiale, ci offrono testimonianze, icone, memoria. La particolarità dello svilupparsi di questo racconto è che, qui, lo sguardo del fotografo incontra quello dello storico. Ciascuna immagine, selezionata dalla photo editor Manuela Fugenzi, è accompagnata dalle interpretazioni, dai commenti e dagli approfondimenti della penna di quattro grandi storici: Vittorio Vidotto, Emilio Gentile, Simona Colarizi, Giovanni De Luna. Nasce così il circuito virtuoso tra il lavoro dello storico, con i suoi strumenti di analisi capaci di scavare nel profondo di un'epoca e lo sguardo di chi era dentro un evento e lo ha immortalato per sempre in un'immagine.
22,00

Noi. Non erano solo canzonette (1958-1982)

Noi. Non erano solo canzonette (1958-1982)

Giampaolo Brusini, Giovanni De Luna, Lucio Salvini

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2019

pagine: 250

Penso che un sogno così non ritorni mai più. Gli anni che hanno rivoluzionato tutti gli aspetti sociali, etici ed economici del nostro Paese, raccontati dalla musica che ha saputo parlarne il linguaggio, descriverne i fatti, respirarne il clima e restituirne le emozioni. Dall'abbraccio di Domenico Modugno sul palco di Sanremo nel 1958 a quello di Paolo Rossi nella notte di Madrid del 1982, che laureò l'Italia campione del mondo, "Noi. Non erano solo canzonette" tocca ogni aspetto della vita sociale, del costume, della cronaca, del lavoro e dei cambiamenti nelle convinzioni etiche e morali di quegli anni. A costante contrappunto, cento canzoni italiane selezionate nel repertorio di quel periodo costituiscono una chiave di lettura e di approfondimento. Un "passo a due" fra musica e società, dove gli stili di vita, le mode, le relazioni interpersonali e perfino le stesse istanze sociali si influenzano reciprocamente. Nel volume, curato da Gianpaolo Brusini, Giovanni De Luna e Lucio Salvini, con la partecipazione di Fabri Fibra, Vittorio Nocenzi, Giorgio Olmoti e Omar Pedrini, sfileranno il mutare del profilo delle città e delle campagne (Il boom), l'avvento del consumismo (Carosello), la conquista del tempo libero e delle vacanze di massa (Abbronzatissimi), l'emancipazione femminile (Pensiero stupendo) e giovanile (L'esercito del surf), le rivendicazioni sociali e i movimenti studenteschi (C'era un ragazzo che come me), le contrapposizioni tra laici e cattolici (Dio è morto), le lotte operaie (Contessa), il terrorismo (La locomotiva), le radio libere (Musica ribelle), le discoteche (La febbre del sabato sera) e infine il riflusso, che darà inizio agli edonistici anni ottanta (Splendido splendente). Catalogo della mostra (Torino, 22 marzo-7 luglio 2019).
35,00

Una domenica d'aprile. Piazzale Loreto, 1945: una fine, un inizio

Giovanni De Luna

Libro: Libro rilegato

editore: UTET

anno edizione: 2025

pagine: 168

Tutti i cittadini italiani sanno cosa è accaduto a piazzale Loreto, a Milano, nell’aprile del 1945: l’esposizione del cadavere di Mussolini appeso a testa in giù resta come simbolo della fine di un regime e di una guerra, entrambi catastrofici per l’Italia. Ma quel momento e quel luogo non sono solo un simbolo, o un episodio risaputo, e a ottant’anni esatti di distanza Giovanni De Luna riesce a darcene dimostrazione, con una ricostruzione ravvicinata che è insieme un’interpretazione originale. Una ricostruzione ravvicinata, perché il fuoco si stringe sulla città di Milano, il luogo dove era stato fondato il primo Fascio di combattimento nel 1919, dove erano stati fucilati e insepolti i quindici martiri partigiani dell’agosto 1944, dove Mussolini fece il suo ultimo bagno di folla ancora nel dicembre di quell’anno. E perché quella giornata, una domenica d’aprile di festa e di orrore, viene raccontata ora per ora attraverso una miriade di testimonianze “dal basso”: diari, fotografie, lettere, ricordi di gente comune. E insieme un’interpretazione originale, perché a piazzale Loreto accadono avvenimenti che esigono di essere compresi, se non giudicati. La folla che fa scempio del cadavere del Duce è la stessa che lo applaudiva al Teatro alla Scala solo qualche mese prima? Come è possibile che si festeggi la fine di un regime violento abbandonandosi alla violenza? Cosa lascia in eredità quel giorno alla rinata Italia? «Pochi giorni dopo, della folla di piazzale Loreto non restavano tracce evidenti se non nella memoria di chi c’era stato. Si respirava ormai un’altra aria. Ancora qualche anno e, come in un gigantesco processo di rimozione collettiva, il ricordo di quella domenica di aprile sembrava già come si fosse inabissato.» Ma rimuovere il passato non è mai senza conseguenze e guardare in faccia la folla di piazzale Loreto resta fondamentale anche nell’Italia di oggi.
19,00 18,05

Una politica senza religione

Una politica senza religione

Giovanni De Luna

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2013

pagine: 137

Dagli anni del Risorgimento all'Unità d'Italia, dal fascismo e dalla Seconda guerra mondiale fino a oggi, la costruzione di una "religione civile" l'insieme dei valori e dei principî che fondano lo spazio pubblico della cittadinanza - è il banco di prova su cui, di volta in volta, si è misurata l'efficacia di una classe politica nel mettere mano al progetto di "fare gli italiani". Il trasformismo nell'Italia liberale, la dittatura in quella fascista, il debordante intervento dei partiti nell'Italia repubblicana, sono stati tutti elementi che hanno indebolito la costruzione politica dell'identità nazionale. Fino alla carestia morale e progettuale che ha investito uomini e partiti dell'Italia di oggi. Con un libro che somma analisi storica a riflessioni di pungente attualità, Giovanni De Luna ricostruisce la storia delle "tradizioni inventate", i tentativi di arginare l'ingombrante presenza della Chiesa cattolica, l'egemonia dei valori e degli interessi imposti dal mercato con una riflessione conclusiva proprio sugli aspetti piú inquietanti di venti anni di pensiero unico.
10,00

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