Libri di Giovanni Siciliano
Cento anni di borsa in Italia. Mercato, imprese e rendimenti azionari nel ventesimo secolo
Giovanni Siciliano
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2001
pagine: 224
Il volume offre una panoramica completa e approfondita sull'evoluzione del mercato azionario e della borsa italiana nel corso del ventesimo secolo, analizzando in prospettiva storica le interrelazioni fra lo sviluppo del mercato di borsa, gli andamenti congiunturali dell'economia italiana e le più importanti scelte di politica economica. Siciliano individua le principali cause che hanno impedito un adeguato sviluppo della borsa in Italia nel corso del ventesimo secolo e documenta, attraverso una ricostruzione originale dei dati relativi ai prezzi delle azioni e dei titoli di Stato, l'andamento dei rendimenti dei diversi strumenti di impiego del risparmio per un periodo di circa cento anni.
Vivere e morire di euro. Come uscirne (quasi) indenni
Giovanni Siciliano
Libro: Copertina morbida
editore: Imprimatur
anno edizione: 2018
pagine: 208
Se fosse possibile tornare indietro nel tempo l'Italia avrebbe scelto di entrare nell'euro? Forse no. Ma con il senno di poi è facile decidere. La crisi finanziaria e poi la peggiore recessione dal dopoguerra hanno messo a nudo i limiti di fondo della moneta unica: quando le cose vanno male, Paesi troppo diversi tra loro non possono condividere la politica monetaria e fiscale e ciò che era nato per unire finisce per dividere. Stiamo lottando per ritornare su un sentiero di crescita stabile, ma non basta per rendere sostenibile il debito pubblico e fare ripartire l'occupazione. Uscire dall'euro potrebbe essere l'unico modo per cambiare rapidamente le cose. Bello ma impossibile? Troppo rischioso? L'euro è una trappola dalla quale non si può uscire? Non è così. L'uscita è una mossa pericolosa e complicata, ma non impossibile. Questo libro analizza e discute, con rigore e chiarezza, interventi di vario tipo, sui depositi bancari, sul debito pubblico e privato e sul bilancio della Banca centrale che, se ben gestiti e ben comunicati al pubblico, agli investitori e agli altri Paesi europei, potrebbero portare a un'uscita senza strappi e senza catastrofi finanziarie. Meglio pensarci quando ci sono segnali di ripresa. Se dovessimo affrontare la prossima crisi finanziaria a "mani nude", senza il controllo della politica monetaria e fiscale, potremmo rivivere l'incubo di una nuova lunga recessione e un'uscita affrettata sarebbe catastrofica.