Libri di Giulio Andreotti
I diari segreti
Giulio Andreotti
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2020
pagine: 420
Giulio Andreotti è stato presidente del Consiglio negli anni della solidarietà nazionale, della crisi economica e del terrorismo, culminati nel rapimento e nell'uccisione di Aldo Moro. Nel decennio seguente la sua attività politica assume una decisa connotazione internazionale, con la nomina a presidente della commissione Esteri della Camera e poi, con il primo governo Craxi, a ministro degli Esteri. Questi suoi diari inediti – che cominciano il 6 agosto 1979 e finiscono il 22 luglio 1989, quando l'autore assume la guida del suo sesto governo – diventano così la storia dall'interno non solo del nostro Paese in un periodo cruciale, ma anche degli Stati Uniti da Carter a Reagan, dell'URSS da Breznev a Gorbaciov, della rivoluzione iraniana, dell'eterno conflitto in Medio Oriente, della tormentata costruzione di un'unità europea. Allo stesso tempo, raccontano la vita quotidiana dell'uomo che per oltre mezzo secolo ha dominato la vita politica italiana. «Crediamo» scrivono i curatori Serena e Stefano Andreotti «che la lettura possa aiutare a comprendere meglio la figura di nostro padre, depurandola da alcuni luoghi comuni». Grazie al paziente lavoro dei figli – che hanno attinto anche ad altri documenti autografi – le personalità e gli eventi di un decennio prendono vita attraverso notazioni personali, giudizi pungenti, memorabili battute di spirito. Come nota Andrea Riccardi nella sua introduzione, questi diari rivelano il «segreto» dell'azione politica di Andreotti: «un'immensa tessitura di relazioni nella politica italiana, nella Chiesa e sullo scenario internazionale... Per questo il diario è un contributo originale alla storia e un testo appassionante che mostra da vicino la vita e l'impegno di un protagonista di quegli anni».
Il buono cattivo
Giulio Andreotti
Libro: Copertina rigida
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2017
pagine: 243
1970, in una villa sul lago di Como la vedova Falconi amministra una residenza di vacanza frequentata da potenti, generali, magistrati, grandi avvocati. Come in un moderno Decameron, tra vini d'annata e chiacchiere, la compagnia affronta ogni sera, a turno, un diverso argomento. Il protagonista - dietro i cui tratti ammicca l'ombra dell'autore - ascolta e divertito racconta, intrecciando ricordi personali e vita pubblica, temi scottanti e goliardia. Tutto sembra scorrere nella più tranquilla normalità, finché non si unisce alla compagnia un professore di Diritto canonico e matrimoniale, che porge al protagonista un plico di misteriosi racconti. Un romanzo che ancora oggi racconta molto dell'Italia, dei suoi vizi e delle sue inesplorate virtù, nello stile affilato e ironico di un protagonista del nostro tempo. Prefazione di Serena Andreotti.
La crisi della Repubblica nel carteggio Andreotti-Cossiga. Volume Vol. 3
Giulio Andreotti, Francesco Cossiga
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 520
Il volume raccoglie la corrispondenza tra Giulio Andreotti e Francesco Cossiga dal 29 luglio 1991 al 28 aprile 1992. Il fitto dialogo tra i due statisti attraversa temi cruciali della politica interna: dalla concessione della grazia al leader delle Brigate Rosse, Renato Curcio, alle preoccupazioni per la virulenza della criminalità organizzata, dall'indagine su Gladio fino alle elezioni anticipate del 1992. Correda il volume un'appendice che segue la corrispondenza tra i due statisti, entrambi senatori a vita, dal maggio 1992 fino al luglio 2010. La corrispondenza tutta, toccando aspetti governativi, umani e istituzionali, restituisce le voci di due tra i maggiori protagonisti della vita politica italiana di quegli anni. In preparazione: vol. I: 1985-1990 e vol. II: 1990-1991.
La crisi della Repubblica nel carteggio Andreotti-Cossiga. Volume Vol. 2
Giulio Andreotti, Francesco Cossiga
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 440
La fitta corrispondenza tra Giulio Andreotti e Francesco Cossiga, pubblicata in questo secondo volume e risalente al periodo tra il 27 settembre 1990 e il 25 luglio 1991, è incentrata sulla crisi del Golfo e sull’operazione Gladio. La preoccupazione principale, a livello internazionale, dei due statisti è l’ultimatum imposto dalle Nazioni Unite all’Iraq di ritirarsi dal Kuwait, che apre la possibilità concreta di un coinvolgimento bellico in Italia. Dal carteggio emerge in particolar modo la figura di Cossiga, che tenta, con avvisi e raccomandazioni al governo, di trovare soluzioni che rendano compatibile la Costituzione e gli impegni militari che il governo è pronto ad assumere. Sul piano interno, stanno invece la polemica su Gladio e le accuse di alto tradimento e attentato alla Costituzione rivolte al presidente della Repubblica. Saranno poi alcune dichiarazioni su Gladio rilasciate da esponenti del governo a turbare maggiormente il quadro istituzionale e a spingere Cossiga, nel dicembre 1990, a minacciare di aprire una crisi istituzionale se Andreotti non avesse assunto una presa di posizione pubblica riguardo Gladio. Tra gli altri argomenti significativi, si legge dell’attacco del PDS nei confronti del capo dello Stato, del referendum per l’abolizione delle preferenze plurime nelle elezioni della Camera e delle origini del messaggio sulle riforme istituzionali inviato da Cossiga nel giugno 1991, in cui si mostrano i dissensi politici e personali con Andreotti e il senso di isolamento da alcuni settori della Democrazia Cristiana. La corrispondenza tutta tra i due statisti, toccando aspetti governativi, umani e istituzionali, restituisce le voci di due tra i maggiori protagonisti della vita politica italiana di quegli anni.
La crisi della Repubblica nel carteggio Andreotti-Cossiga. Volume Vol. 1
Giulio Andreotti, Francesco Cossiga
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2025
pagine: 440
Sullo sfondo dei mutamenti epocali che vedono l'avvio della fine della Guerra fredda, la riunificazione della Germania e, dall'agosto 1990, l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq, il carteggio pubblicato in questo volume testimonia l'azione di Cossiga per meglio definire il ruolo del presidente della Repubblica sulle questioni dell'amnistia, del Consiglio Supremo di Difesa e, soprattutto, del comando delle Forze Armate. La prima guerra del Golfo, infatti, impone, per la prima volta nella storia repubblicana, la scelta di un eventuale impegno bellico, sollevando nuovi delicati problemi circa le rispettive responsabilità degli organi costituzionali e aprendo, a livello istituzionale, oltre che nell'opinione pubblica e nelle forze politiche, i primi interrogativi circa l'interpretazione da dare all'art. 11 della Costituzione. Tra gli altri temi affrontati, si registra l'avvio della campagna di contestazione nei confronti di Cossiga per le sue prese di posizione pubbliche, in particolare a difesa dell'organizzazione segreta Gladio, e la difficoltà di funzionamento delle istituzioni, che il presidente della Repubblica segnala costantemente nelle sue lettere al presidente del Consiglio, con i suoi richiami a limitare la decretazione d'urgenza e a provvedere alla riforma della Giustizia. Una tematica, quest'ultima, che, insieme alla lotta alla criminalità organizzata, esplode nel marzo 1990, quando si giunge allo scontro tra Cossiga e il CSM sulla questione della libertà di associazione dei magistrati, che il presidente della Repubblica difende nel caso di un magistrato regolarmente iscritto a una loggia massonica. La corrispondenza tutta tra i due statisti, toccando aspetti governativi, umani e istituzionali, restituisce le voci di due tra i maggiori protagonisti della vita politica italiana di quegli anni.
Cara Liviuccia. Lettere alla moglie
Giulio Andreotti
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2022
pagine: 336
«Cara Liviuccia, non preoccuparti per me. Ho raramente il mal di testa piccolo, mentre quello grande l’ho avuto solo sabato mattina, legato alla cena della notte precedente. Del resto, esiste la grazia di stato di cui sono testimone ormai da tanti anni...». Il mittente di questa lettera del 1960 è Giulio Andreotti e il destinatario è sua moglie Livia. È la sorpresa postuma che filtra dalla maschera di imperturbabilità del personaggio: il potente politico democristiano scriveva regolarmente, su fatti pubblici e privati, alla moglie, cui lo legava un profondo rapporto di fiducia, in grado di infrangere la sua innata riservatezza. Queste lettere, raccolte per la prima volta a cura dei figli, coprono l’arco di due decenni e portano alla luce una famiglia sempre gelosamente protetta dal leader democristiano, che concludeva le missive con la postilla «baci ai bambini». Raccontano dei viaggi, dei pranzi e degli incontri con ambasciatori o cardinali, delle riunioni in Parlamento o degli impegni di partito e di quando, in assenza della famiglia, andava a dormire dalle suore sopra le catacombe di Priscilla, sulla Salaria. Le confessioni di De Gasperi, l’ictus di Segni o i retroscena dell’elezione di Montini al Conclave del 1963 si mescolano agli aneddoti sul barbiere di Gronchi a piazza Barberini, alle complicità della vita coniugale o all’orgoglio per i risultati scolastici dei figli. Un intimo e rivelatore spaccato di storia italiana.
I diari degli anni di piombo
Giulio Andreotti
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2021
pagine: 784
«L’agente di pubblica sicurezza Antonio Annarumma muore con la testa fracassata da una sbarra di ferro». Gli anni di piombo si aprono nel 1969 con un morto durante una manifestazione a Milano, e proseguono con le stragi nere di piazza Fontana, di Brescia e dell’Italicus, con lo stillicidio degli agguati delle Brigate rosse e degli altri gruppi terroristici di estrema sinistra fino alla morte di Aldo Moro e degli agenti della sua scorta. Ma quello tra il 1969 e il 1979 fu anche il decennio delle grandi riforme con l’istituzione delle Regioni, lo Statuto dei lavoratori, l’introduzione del divorzio, il nuovo diritto di famiglia, la regolamentazione dell’aborto, la maggiore età ai diciottenni. E furono anche anni di gravi crisi economiche, soprattutto legate al petrolio e alle oscillazioni valutarie. Dopo il precedente volume sugli anni Ottanta, questa nuova serie dei diari inediti di Giulio Andreotti, curati dai figli Serena e Stefano, documenta in presa diretta un’epoca ancora viva nella memoria di milioni di italiani; e la prosa disincantata e partecipe dell’uomo che per quasi metà di quel decennio è stato presidente del Consiglio ci restituisce con accuratezza, vivacità e ironia lo spirito del tempo. Un racconto rivelatore e ricco di retroscena di un capitolo cruciale e controverso della storia italiana. Introduzione di Bruno Vespa.
Non mi hanno fatto male. 10 anni con Andreotti
Renato Farina, Giulio Andreotti
Libro: Libro in brossura
editore: Cantagalli
anno edizione: 2004
pagine: 248
Il volume ripercorre dieci anni di storia della vita del senatore Giulio Andreotti per mezzo di interviste e cronache fatte dal noto giornalista Renato Farina, che gli è stato particolarmente vicino in quel periodo. Qui si racconta qualcosa di più del processo, cioè lui, Andreotti, il suo mistero di uomo. Cosa significa questa frase: Io penso che non mi hanno fatto male. Chi non gli ha fatto male? Loro. Gli accusatori, i pentiti, i probabili congiurati. Dieci anni convulsi, ma alla fine non gli hanno fatto male, sono stati utili, forse necessari, entreranno anch'essi nel libro mastro dove la voce decisiva è misericordia.
I nonni della Repubblica
Giulio Andreotti
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2002
pagine: 174
L'ultimo libro di Giulio Andreotti è una piccola enciclopedia dedicata ai padri della Repubblica: coloro che, il 2 giugno 1946, furono eletti all'Assemblea Costituente e scrissero la Carta Costituzionale su cui si fondano tuttora le istituzioni nazionali. Andreotti fu il più giovane dei deputati, e tenne un diario sul quale annotò i fatti e le impressioni di quei venti mesi di lavoro. Da quelle pagine Andreotti ha ricavato una novantina di fulminanti medaglioni biografici, che fissano in un gesto, in un episodio, in una battuta l'immagine dei protagonisti della nostra storia.