Libri di Giuseppe Magni
La guerra del partigiano Ettore
Giuseppe Magni
Libro: Libro in brossura
editore: L'Autore Libri Firenze
anno edizione: 2009
pagine: 352
La seconda guerra mondiale e la Resistenza viste attraverso gli occhi di un bambino che racconta in modo toccante la storia del fratello Ettore, partigiano morto per mano delle SS. Le vicende di un'intera famiglia si intrecciano così con quelle della guerra nei mesi in cui l'arrivo degli alleati sembra alle porte e in cui però, come tutti gli italiani amaramente sanno, nazisti e fascisti perpetrano i crimini più feroci contro la popolazione inerme, fomentati dalla sconfitta imminente. Ettore, giovane coraggioso e anticonformista, eroe suo malgrado, "rivive" in queste pagine appassionate grazie alla scrittura intensa e vibrante di Giuseppe Magni.
Racconti medio-padani
Giuseppe Magni
Libro: Libro in brossura
editore: L'Autore Libri Firenze
anno edizione: 2013
pagine: 84
Aroldo Spiazzali, ferroviere alla stazione di Modena e lanciatore di disco e del peso, aveva già più di quarantacinque anni e non aveva ancora smesso di gareggiare per la sua vecchia società di atletica leggera, "La Fratellanza Modena". Malgrado la sua tarda età continuava a essere il terzo assoluto in Italia dopo Adolfo Consolini e Peppone Tosi, che erano arrivati primo e secondo alle Olimpiadi di Londra del 1948. Oggi, terzo millennio, non sarebbe più una rarità, ma a cavallo della fine degli anni Quaranta e inizio dei Cinquanta, fare dello sport era tollerato a fatica e il più delle volte osteggiato alla grande dalle famiglie finché si era giovani; dopo... bisognava assolutamente mettere la testa a posto e dedicarsi al lavoro e alla famiglia. Il buon Aroldo a ogni anno nuovo affermava: "Gareggio anche per questa stagione poi chiudo!..."
Racconti veri di fatti lontani o meno lontani
Giuseppe Magni
Libro: Libro in brossura
editore: L'Autore Libri Firenze
anno edizione: 2012
pagine: 116
A un marito spendaccione con le mani bucate, l'accostamento giusto è quello con una moglie oculata e risparmiatrice. Sarà antipatico e scomodo per il primo, ma solo così la famiglia può tirare avanti e andare a tavola a mezzogiorno e la sera con qualcosa da mettere sotto i denti. Perciò la cosa giova, alla lunga, anche al marito spendaccione. Baietti, detto "Barabach" è per l'appunto "gestito", per non dire "tiranneggiato", dalla moglie Adele che sa tenere da conto, in modo rigoroso, i soldi e sa collocarli dove servono in una famiglia con quattro figli piccoli a carico. Lui, Barabach, non è, intendiamoci, un ubriacone che torna a casa "alticcio" tutte le sere e né potrebbe esserlo avendo alle costole una moglie come la sua Adele, che lo guida a bacchetta. Però è uno che il suo mezzo litro serale dal Moro lo berrebbe volentieri... e lo berrebbe se avesse ogni sera i soldi necessari, ma non li ha quasi mai...

