Libri di Guido Panvini
La delegittimazione politica nell'età contemporanea. Volume Vol. 1
Libro
editore: Viella
anno edizione: 2017
pagine: 300
Nonostante la sua importanza, la categoria di “delegittimazione” non ha ancora ricevuto una specifica attenzione da parte della storiografia internazionale, per quanto venga sempre più spesso utilizzata dal linguaggio politico, giornalistico e talvolta anche in ambito scientifico. Ritenuta parte di processi più generali o sottomessa ad altri fenomeni, quali le crisi politiche o le transizioni di regime, la delegittimazione non ha ancora trovato uno spazio autonomo nelle ricerche degli storici. Da un punto di vista interpretativo, il nucleo concettuale del problema rimane quello affrontato da Carl Schmitt nei suoi saggi degli anni Venti. Ma Schmitt scriveva e teorizzava dopo la grande guerra, negli anni del bolscevismo e del nascente nazismo. Come è possibile che in democrazia la figura dell’avversario come hostis resti ancora centrale? Per la prima volta una serie di ricerche contribuisce a fare chiarezza su un tema centrale non solo per la comprensione della storia d’Italia nella seconda metà del Novecento, ma anche sulla crisi del modello democratico in corso nell’Unione Europea.
L'Italia del terrorismo: partiti, istituzioni e società
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 338
Il volume ricostruisce, per la prima volta in modo sistematico nel panorama editoriale del nostro paese, come gli italiani vissero gli “anni di piombo”. In particolare, sulla base di una vasta e articolata documentazione, esamina le posizioni e le reazioni dei principali partiti e sindacati, di importanti istituzioni (magistratura, forze dell’ordine, Parlamento, Chiesa), di alcune categorie cruciali della società italiana (le donne, gli intellettuali), delle più diffuse voci ed espressioni dell’opinione pubblica e della cultura (giornali, radio, televisione, cinema). Non i protagonisti del terrorismo e dello stragismo, dunque, ma tutti gli altri attori e soggetti le cui posizioni, percezioni, atteggiamenti, valutazioni sono analizzati nel libro con l’intento di giungere a un’ancora più profonda, matura, e necessaria, comprensione di quella drammatica stagione.
Cattolici e violenza politica. L'altro album di famiglia del terrorismo italiano
Guido Panvini
Libro: Copertina rigida
editore: Marsilio
anno edizione: 2014
pagine: 400
A ridosso del sequestro e dell'omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse, nel 1978, il dibattito sulle origini della lotta armata di sinistra si articolò in diverse e spesso contrapposte posizioni. Rossana Rossanda sul "Manifesto" sostenne che la cultura d'origine del brigatismo fosse comunista e che le Br condividessero "lo stesso album di famiglia" del Pci. Ma ci fu anche chi, come Giorgio Bocca, si domandò se le Br non avessero invece una matrice religiosa, da lui individuata nel "cattocomunismo". Si poneva, dunque, un problema fondamentale: il nesso tra religione cattolica e violenza politica. Quando non pochi appartenenti alle formazioni armate di sinistra risultarono avere iniziato la militanza rivoluzionaria nell'associazionismo cristiano frequentato anche durante la clandestinità - questo nesso si rivelò in tutta la sua evidenza. Tra i casi più clamorosi, Renato Curcio e Margherita Cagol, provenienti entrambi da un'educazione cristiana. Ma non solo a sinistra: anche l'estremismo e il terrorismo nero si intrecciavano con gli ambienti cattolici tradizionalisti. In questo saggio Guido Panvini fa rivivere il clima e le vicende di quegli anni, in un percorso esaustivo e documentato: dai primi anni sessanta al '77, dalle ricadute post-conciliari al conflitto in fabbrica e ai preti operai, fino agli anni Ottanta.
Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975)
Guido Panvini
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 301
Guido Panvini ricostruisce il processo di militarizzazione della lotta politica in Italia innescato dalla violenza diffusa tra l'estrema destra e l'estrema sinistra. Lo studio sistematico delle fonti d'archivio da un lato ci riporta al clima nel quale maturò il terrorismo, ma, soprattutto, ne individua una delle più importanti condizioni genetiche nei discorsi e nelle pratiche della violenza dei neofascisti e della sinistra extraparlamentare volti all'eliminazione dell'avversario. Stragi contro civili, tentativi di colpo di Stato, progetti insurrezionali, scontri di piazza e di strada, aggressioni organizzate, pianificazione di agguati si intrecciano e si susseguono tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Queste forme di violenza sono raccontate e restituite attraverso le voci dei protagonisti, le loro scelte e le loro culture. La logica della violenza è ripercorsa nelle reciproche dinamiche di scontro, che fanno emergere la diversità di repertori d'azione e le differenti strategie della violenza. Ma questa è anche una storia di contaminazioni e di rispettive influenze politiche, ideologiche e culturali. Una pagina chiusa del nostro recente passato che ci invita a riflettere sull'Italia di oggi. Guido Panvini ricostruisce il processo di militarizzazione della lotta politica in Italia innescato dalla violenza diffusa tra l'estrema destra e l'estrema sinistra.