Libri di Heinrich Meier
La filosofia politica e la sfida della religione rivela
Heinrich Meier
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 191
Qual è la natura della relazione tra filosofia e religione rivelata? E cosa può imparare la filosofia dal confronto con le istanze di verità e obbedienza avanzate dalla rivelazione divina? Queste sono le domande fondamentali del tentativo di Heinrich Meier di pensare il problema teologico-politico a partire da Leo Strauss per andare, forse, oltre Strauss. Al centro del suo progetto sta il concetto di filosofia politica, da intendere non come ambito disciplinare, ma come forma riflessiva della filosofia che si interroga sulle proprie condizioni di legittimità e possibilità. L'articolazione di questo problema, condotta attraverso il commento di due opere quali Pensieri su Machiavelli di Strauss e Il contratto sociale di Rousseau, tocca i punti nevralgici del confronto politico tra fede e ragione: autorità divina e vita filosofica, teocrazia e autonomia, filosofia politica e teologia politica.
Artisti criminali. Una questione della teoria giuridica e dello stato della prima età moderna
Horst Bredekamp
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 74
Questo libro affronta il controverso tema del “delitto d’artista” inteso come eccezione rispetto al diritto, analizzando la relazione tra arte e potere. Bredekamp offre alcuni esempi di artisti del Cinquecento e del Seicento con la fedina sporca, e del loro rapporto con regnanti e pontefici: Veit Stoß e Massimiliano I, Michelangelo e i papi Giulio II e Clemente VII, Bernini e Urbano VIII. Un geniale saggio storico sullo status di artista e sulla forza di quelle opere figurative capaci di sfidare il potere politico.
La lezione di Carl Schmitt. Quattro capitoli sulla distinzione tra teologia politica e filosofia politica
Heinrich Meier
Libro
editore: Cantagalli
anno edizione: 2018
pagine: 352
Carl Schmitt è il più celebre e controverso rappresentante in epoca recente della Teologia politica, vale a dire di una Teoria politica che pretende di fondarsi sulla fede nella Rivelazione divina. Una pretesa che questo libro prende sul serio, andando alla ricerca del nucleo religioso che dà unità e coerenza alla sua labirintica opera. Lontana dall’indignazione morale quanto dall’ammirazione apologetica, questa interpretazione ha infiammato un dibattito da sempre acceso sul suo pensiero. Ma è in vista di una fondazione filosofica e non teologica della vita politica che al suo nome assegna un posto paradigmatico nella tradizione di un concetto che ritorna inesorabilmente d’attualità. Grazie all’analisi del pensiero che si fonda sulla Rivelazione può delinearsi per differenza quello fondato al contrario sulla Ragione. All’opposta autorità riconosciuta come sovrana corrispondono antitetiche comprensioni di sé. Un pensiero che si sottragga al confronto con tale distinzione rischia di presupporre in maniera inconsapevole un senso della vita e della storia analogo a quello teologico, quand’anche nell’epoca della secolarizzazione escluda dalla sfera pubblica ogni religione o si opponga all’obbedienza della politica ai comandamenti di una Rivelazione. Come confutazione della controparte prende forma questa logica del riconoscimento della propria identità per mezzo della determinazione del proprio nemico, profilandosi come soluzione all’insuperabile contrapposizione dialettica una più chiara conoscenza di sé. È sulla distinzione tra Teologia politica e Filosofia politica che si fonda una differenza tra opposti modi di vivere esposta nei quattro capitoli di questo volume, che porta a conclusione quella critica della Teologia politica avviata dal precedente libro su Carl Schmitt e Leo Strauss al servizio di una fondazione della Filosofi a politica.
Carl Schmitt e Leo Strauss. Per una critica della teologia politica
Heinrich Meier
Libro: Libro in brossura
editore: Cantagalli
anno edizione: 2011
pagine: 216
Quello tra politica e religione è stato da sempre un rapporto difficile benché decisivo, al centro di accese e appasionanti discussioni, che oggi più che mai - col parlare di "conflitto di civilta" o di "laicita" dello Stato - trovano nel dialogo tra Carl Schmitt e Leo Strauss, due tra i maggiori e più significativi pensatori del XX secolo, impulsi importanti per un necessario e indispensabile approfondimento filosofico. In questo libro viene ricostruito il complesso e affascinante confronto tra Schmitt e Strauss, che rimase a lungo nascosto tra le righe dei loro scritti e che oggi possiamo leggere come un conflittuale rapporto tra Teologia politica e Filosofia politica. Con il saggio di Leo Strauss su "Il concetto di politico" e le sue lettere a Carl Schmitt del 1932-1933.