Libri di Hugo von Hofmannsthal
Andrea o I ricongiunti
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2019
pagine: 153
«Alcune pagine del libro, specialmente le scene veneziane, come quella inattingibile in cui la donna cambia volto e appare dall'alto del piccolo cortile coperto di vite, appartengono alle cose supreme del nostro secolo. Come un narratore classico, Hofmannsthal non vuole rendere il rilievo della realtà, non interpreta, non indugia, non costruisce prospettive; corre via, sempre rapido, sobrio e lieve, naviga sulla superficie della narrazione come sopra la corrente di un fiume che superbamente e delicatamente egli non si cura di esplorare. Tutto è evidente e nitidissimo: appena presentati, ci sembra che gli enigmi siano già risolti. Ma come è illusoria questa nitidezza! Chi fissi la trasparenza della superficie, scoprirà dietro ogni segno un altro segno che accenna, dietro ogni parola un nodo di altre parole taciute: finché gli accadrà di naufragare in questa liquida limpidezza come nel mobile incantesimo della luce». (Pietro Citati)
Andreas o i riuniti
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Copertina morbida
editore: Del Vecchio Editore
anno edizione: 2019
pagine: 303
Da Vienna a Venezia, attraverso la Carinzia, il viaggio d'istruzione del giovane Andreas, rampollo della piccola nobiltà negli anni dell'imperatrice Maria Teresa, diviene metafora della laboriosa ricomposizione e riunione con sé cui ciascuno è chiamato per dare senso alla propria vita. Concepito all'insegna di una circolarità mitico-fiabesca che lungo itinerari paralleli avrebbe dovuto condurre il protagonista a "riunirsi" con la propria "anima", raffigurata da Romana, e insieme tutti gli altri personaggi ed eventi narrati a ricomporsi in unità, il romanzo, al quale Hofmannsthal lavorò nell'arco di un ventennio (1907-1927) non riuscì a trovare il proprio compimento. Nell'epoca "moderna" della frammentazione e della perdita, questa tormentata incompiutezza, che testimonia in modo toccante l'utopica e consapevole inattualità del disegno, contribuisce a fare di "Andreas o i riuniti" uno dei vertici della prosa d'arte primonovecentesca accanto alle prove di Kafka, di James e di Gide. Dopo la celebre versione, risalente a più di settant'anni fa, di Gabriella Bemporad, questa nuova traduzione presenta per la prima volta, accanto alla parte compiuta - il cui testo originale è stato rivisto sulla base degli ultimi risultati della ricerca hofmannsthaliana - i frammenti e gli appunti per la continuazione nella loro quasi totalità e nell'ordine stabilito dall'edizione critica.
Le opere come spazio spirituale della nazione
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2019
pagine: 112
Il "Discorso" di Hugo von Hofmannsthal proferito a Monaco nel 1927, e qui tradotto con ampio commento di Elena Raponi, è noto come un capolavoro della saggistica tedesca nella temperie della Repubblica di Weimar e manifesto di una "rivoluzione conservatrice": l'idea è quella di recuperare il patrimonio universale della letteratura tedesca in contrappunto all'imbarbarimento della vita politica del tempo. Un dialogo ideale con intellettuali e filosofi a lui contemporanei - Thomas Mann, Martin Buber, Max Scheler, Paul Landsberg -, "cercatori" che nella loro diversità esprimono la creatività e il titanismo dell'anima tedesca, oscillante tra passato e presente, poesia e storia, spirito e politica, non per contrastare ma per ricostruire l'identità della "nazione" attorno al concetto di "cultura" piuttosto che di "natura".
Lettera di Lord Chandos e altri scritti. Testo tedesco a fronte
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2017
pagine: 185
Hugo von Hofmannsthal (1874-1929) è uno dei massimi protagonisti della fioritura culturale nella Vienna dei primi del Novecento. Si affermò in principio, ancora adolescente, come poeta lirico insolitamente precoce e raffinato. Fin dagli anni giovanili si volse tuttavia all'arte narrativa e soprattutto al teatro: dai primi drammi lirici alle riscritture della tragedia greca (Elettra), dai libretti per musica (Il cavaliere della rosa) alle commedie della maturità (L'uomo difficile), fino al dramma barocco (La torre), la sua opera documenta un'insolita capacità di riprendere e reinventare le forme della tradizione, immettendovi nuova vita. La straordinaria dimestichezza con l'eredità culturale dei secoli passati fece di lui un critico di primo piano. La produzione saggistica costituisce parte essenziale della sua opera: è una sorta di "diario filosofico", come ebbe a scrivere Hermann Broch, che dalle prime esuberanti recensioni, composte durante gli anni di scuola, si dipana fino agli ultimi saggi, scritti nel mezzo degli spasmi che agitavano l'Europa tra le due guerre mondiali, dopo aver attraversato, nei primissimi anni del secolo, una stagione di stupefacente felicità creativa. Qui, in una serie di «lettere e dialoghi immaginari» dove ingegno critico e forza poetica conoscono un meraviglioso connubio, sorsero alcuni testi capitali della moderna letteratura, come la celebre Lettera di Lord Chandos.
Epistolario
Richard Strauss, Hugo von Hofmannsthal
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1993
pagine: 806
Un sodalizio artistico, spesso un'alleanza, talvolta una complicità, forse mai una vera amicizia: per oltre vent'anni Hugo von Hofmannsthal e Richard Strauss lavorarono insieme, quasi sempre restando lontani, l'uno in Austria, l'altro in Germania. Nelle loro lettere il poeta viennese e il compositore bavarese si scambiano idee e progetti, ma anche gioie e malumori, incoraggiamenti e rimproveri, disegnando ciascuno un autoritratto segreto e dando uno sfondo ideale alle opere nate dalla loro collaborazione, interrotta nell'estate del 1929 dalla morte improvvisa di Hofmannsthal, che stava lavorando al libretto di Arabella.
Le nozze di Sobeide-Il cavaliere della rosa
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 202
Nel 1959 usciva, nella Collana Cederna di Vallecchi, il quinto volume delle Opere di Hugo von Hofmannsthal. Volume a dir poco eccezionale, che proponeva nella traduzione di Landolfi il "Cavaliere della Rosa" - con cui la vicenda complessa e armoniosa dei rapporti fra Hofmannsthal e Strauss tocca il vertice della perfezione - e insieme il meno noto "Le nozze di Sobeide", un canto "così colmo di parole profonde e grandi su grandi e profonde cose umane" ha scritto Theodor Lessing "che nessuno l'ascolterà senza provarne meraviglia". Un dittico sapientemente giocato sui contrasti, dunque: all'incantevole leggerezza del Cavaliere fa da contrappunto la cupa bellezza di un dramma in versi dove la temeraria sincerità di Sobeide, che confessa al Ricco Mercante sposato per desiderio del padre il suo amore per il giovane Ganem, e la malinconica lungimiranza del vecchio, che sceglie di lasciarla libera, trovano grazie alla versione landolfiana accenti di alta poesia.
Elettra. Testo tedesco a fronte
Hugo von Hofmannsthal
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2012
pagine: 200
Consacrata dal grande successo della prima messa in scena di Max Reinhardt (1903) e, successivamente, dalla musica di Richard Strauss (1909), l'"Elettra" di Hofmannsthal offre al lettore di oggi straordinari motivi d'interesse e di riflessione. In primo luogo come opera di sperimentazione di un linguaggio scenico che, aperto alle conquiste della psicanalisi e alle ricerche freudiane, si rivela debitore dei grandi autori dell'età moderna, da Shakespeare a Calderón; in secondo luogo per le modalità del confronto stabilito con il mito greco, con il dramma e con l'eroina di Sofocle che fanno di questa "Elettra" un'opera davvero unica nella storia bimillenaria delle riscritture sofoclee e, in particolare, di quelle del Novecento. Rinunciando al coro e al prologo, infatti, la tragedia si rapprende tutta in un atto unico privo di una cornice di sacralità e di ritualità, e si snoda in un'azione che si svolge, simbolicamente, non davanti, ma dentro al Palazzo. Tra il martellamento pre-espressionista di parole chiave come sangue e i bagliori e le suggestioni cromatiche della decadenza, L'"Elettra" di Hofmannsthal ci giunge cosi quasi totalmente sganciata dal modello antico: una vera figlia della modernità, un'eroina dai tratti dionisiaci chiusa nello spazio della sua interiorità, una testimone della disperazione dell'individuo in un'epoca che ha perduto il tragico come categoria morale ed estetica.