Libri di Ian Bremmer
Il potere della crisi. Come tre minacce e la nostra risposta cambieranno il mondo
Ian Bremmer
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2022
pagine: 216
I conflitti nazionali e internazionali ci espongono, impreparati, a un trittico di crisi incombenti: le emergenze sanitarie globali, un cambiamento climatico devastante e la rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Gli americani non riescono a mettersi d’accordo tra loro su nessuna questione politica rilevante, i leader statunitensi e cinesi si comportano come se fossero intrappolati in una nuova Guerra fredda e gli eserciti sono tornati a scontrarsi in Europa. Stiamo così sprecando l’opportunità di fronteggiare le sfide a cui presto nessuno potrà più sfuggire. Nei prossimi anni l’umanità dovrà combattere virus più letali e contagiosi del Covid. L’intensificarsi del cambiamento climatico metterà in fuga decine di milioni di rifugiati e ci costringerà a ripensare i nostri stili di vita. La sfida più pericolosa sarà però quella delle nuove tecnologie, che riplasmeranno l’ordine geopolitico destabilizzando la società più velocemente della nostra capacità di reazione. La buona notizia? Alcuni leader politici, decisori aziendali e cittadini lungimiranti stanno unendo le forze per affrontare queste crisi. La domanda è se riusciranno a lavorare abbastanza bene e velocemente per contenerne le ricadute e, soprattutto, se sapremo usare queste crisi per reinventare il nostro cammino verso un mondo migliore. Tracciando paralleli con strategie di ieri e di oggi, dal Piano Marshall al Green New Deal, Bremmer indica un piano d’azione per sopravvivere e prosperare anche nel XXI secolo.
Noi contro loro. Il fallimento del globalismo
Ian Bremmer
Libro
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 192
Dalla Brexit a Donald Trump, fino ai partiti estremisti in via di affermazione in Europa e nei Paesi in via di sviluppo: il populismo domina le notizie degli ultimi tempi. Ma che cosa spiega l'ascesa dei leader che alimentano la rabbia nazionalista nei loro paesi, da Le Pen a Erdogan? Quanto durerà l'ondata populista? Chi saranno i vincitori e i perdenti in questo clima e come possiamo difendere i valori della democrazia, del libero scambio e della cooperazione internazionale? Nessuno è più adatto a esplorare il tema e a rispondere a queste domande di Ian Bremmer, CEO di Eurasia Group e acclamato editorialista della rivista Time. Analizzando le forze sociali, economiche e tecnologiche che alimentano la nuova ondata di populismo, Bremmer spiega perché stiamo assistendo al rifiuto delle tendenze democratiche, globali e cosmopolite del tardo XX secolo. Noi contro di loro è una guida definitiva per navigare nel mutevole panorama politico, cercando di sopravvivere alla tempesta populista. «Quando gli esseri umani si sentono minacciati, identificano il pericolo e cercano alleati in una lotta per la sopravvivenza che oppone varie versioni di “Noi” contro differenti forme di “Loro”».
La fine del libero mercato. Chi vince la guerra tra Stati e grandi imprese?
Ian Bremmer
Libro: Libro in brossura
editore: Il Sole 24 Ore
anno edizione: 2010
pagine: 289
Siamo alla vigilia di un nuovo tipo di Guerra fredda? Sta per scatenarsi la lotta per il predominio fra sistemi economici in concorrenza? Numerosi governi autoritari, attratti dalla forza economica del capitalismo ma timorosi di misurarsi con liberi mercati fuori del loro controllo, hanno inventato qualcosa di nuovo: il capitalismo di Stato. In questo sistema, i governi si servono dei mercati per creare ricchezza da utilizzare secondo le esigenze del potere politico. I personaggi principali di questa vicenda sono gli uomini che guidano la Cina, la Russia e le monarchie arabe del Golfo Persico, ma i loro successi stanno facendo spuntare imitatori in gran parte del mondo in via di sviluppo. A una generazione dal crollo del comunismo, lo Stato - quale proprietario e controllore di ricchezza, investimenti e imprese - è clamorosamente tornato al centro della scena. Interi settori dell'economia interna sono passati sotto il controllo dei governi. Oggi le compagnie petrolifere di proprietà pubblica detengono i tre quarti delle riserve mondiali di greggio. I paesi a capitalismo di Stato si avvalgono delle imprese pubbliche per intervenire sui mercati mondiali nei settori più disparati, dall'aeronautica alla cantieristica, dalla produzione di energia a quella degli armamenti, alle telecomunicazioni, al petrolchimico.
La curva J. La bussola per capire la politica internazionale
Ian Bremmer
Libro: Copertina morbida
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2015
pagine: 349
Perché i vertici dell'Iran hanno adottato un atteggiamento aggressivo a costo di subire l'isolamento internazionale? Per quanto tempo i comunisti cinesi potranno resistere alle richieste di cambiamento democratico dovute alla rivoluzione economica? Quali sono le tensioni interne che stanno minando il potere della dinastia regnante in Arabia Saudita? Bremmer descrive le forze politiche ed economiche che rivitalizzano alcuni stati mentre ne spingono altri verso l'irreversibile collasso. La premessa analitica è semplice quanto geniale. Se rappresentiamo con un grafico la stabilità di un paese in funzione della sua apertura economica e politica verso il resto del mondo, otteniamo per l'appunto una curva a forma di J: all'aumento dell'apertura il paese diventa inizialmente più instabile. Bremmer distilla in modo brillante i decenni di storia appena trascorsi per analizzare paesi chiave posti in punti diversi della curva J: Iran, Iraq, Turchia, Russia, India, Cina, Corea del Nord, Arabia Saudita, Sudafrica, Israele, Cuba, exYugoslavia, per concludere che l'isolamento politico e le sanzioni economiche spesso sortiscono l'effetto opposto al risultato che si intende perseguire e che la globalizzazione commerciale è il miglior modo per allentare la presa che i regimi autoritari hanno sulle rispettive società.
La curva J. La bussola per capire la politica internazionale
Ian Bremmer
Libro: Libro in brossura
editore: Università Bocconi Editore
anno edizione: 2008
pagine: 360
Perché i vertici dell'Iran hanno adottato un atteggiamento aggressivo a costo di subire l'isolamento internazionale? Per quanto tempo i comunisti cinesi potranno resistere alle richieste di cambiamento democratico dovute alla rivoluzione economica? Quali sono le tensioni interne che stanno minando il potere della dinastia regnante in Arabia Saudita? Bremmer descrive le forze politiche ed economiche che rivitalizzano alcuni stati mentre ne spingono altri verso l'irreversibile collasso. La premessa analitica è semplice quanto geniale. Se rappresentiamo con un grafico la stabilità di un paese in funzione della sua apertura economica e politica verso il resto del mondo, otteniamo per l'appunto una curva a forma di J: all'aumento dell'apertura il paese diventa inizialmente più instabile. Bremmer distilla in modo brillante i decenni di storia appena trascorsi per analizzare paesi chiave posti in punti diversi della curva J: Iran, Iraq, Turchia, Russia, India, Cina, Corea del Nord, Arabia Saudita, Sudafrica, Israele, Cuba, exYugoslavia, per concludere che l'isolamento politico e le sanzioni economiche spesso sortiscono l'effetto opposto al risultato che si intende perseguire e che la globalizzazione commerciale è il miglior modo per allentare la presa che i regimi autoritari hanno sulle rispettive società.