Libri di Isser Harel
La casa di via Garibaldi. Come ho catturato Adolf Eichmann
Isser Harel
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 276
In una casa di Via Garibaldi, alla periferia di Buenos Aires, abitava verso la fine degli anni Cinquanta un grigio e stempiato signore di nome Ricardo Klement. Conduceva una vita metodica e ineccepibile, ma Ricardo Klement era in realtà Adolf Eichmann, ex colonnello delle SS e principale esecutore materiale della «soluzione finale», il responsabile dello sterminio di milioni di ebrei. Dopo averlo individuato grazie alla segnalazione di un vicino di casa, i servizi israeliani iniziarono una complessa operazione per catturare l’ufficiale nazista e portarlo vivo al di là dell’Atlantico, di fronte al tribunale del popolo ebraico. In questo straordinario memoir, Isser Harel, leggendario leader dell’intelligence israeliana, ricostruisce la drammatica partita a tre tra gli agenti segreti, il criminale di guerra e le autorità argentine, alla cui giurisdizione Eichmann andava sottratto. Dall’identificazione al macchinoso pedinamento, fino al sequestro e al trasporto clandestino di Eichmann a Tel Aviv, La casa di Via Garibaldi potrebbe essere un perfetto thriller spionistico, ma è anche il freddo resoconto di un episodio cruciale e potentemente simbolico della storia tragica del Ventesimo secolo.
La casa di via Garibaldi. Come ho catturato Adolf Eichmann
Isser Harel
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2016
pagine: 274
Un giallo affascinante che, in realtà, non è un giallo, bensì la storia vera dell'operazione che condusse alla cattura del criminale nazista Adolf Eichmann, scritta dal capo del Mossad. Isser Harel, personaggio leggendario nella storia dei servizi israeliani, dimostra un imprevisto talento letterario proprio attraverso la capacità di riportare ogni particolare, tipica di chi è abituato a stendere rapporti. Il fascino de La casa di Via Garibaldi risiede nella continua crescita, pagina dopo pagina, della suspense, attraverso la narrazione di un'attività quasi quotidiana fatta di attese, pedinamenti, sospetti, prove, verifiche e di "volontari" che accettano di svolgere l'attività di spia nel ricordo della propria famiglia massacrata dai nazisti. Attorno all'assassino divenuto ora preda, il Mossad stenderà una tela fitta, eppure estremamente fragile, sottoposta all'imponderabile, al fatale imprevisto che potrebbe in ogni momento mandare tutto all'aria e far perdere nuovamente, forse per sempre, le tracce di Eichmann. Ambientato quasi interamente nelle vie, sugli autobus e nei bar di Buenos Aires, La casa di Via Garibaldi è un libro che fa riflettere su cosa debba essere la giustizia di fronte ai crimini di guerra e, insieme, un'appassionante storia vera di spionaggio.
La casa di via Garibaldi. Come ho catturato Adolf Eichmann
Isser Harel
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 280
In una casa di Via Garibaldi, alla periferia di Buenos Aires, verso la fine degli anni Cinquanta abitava con la sua famiglia un grigio e stempiato signore di nome Ricardo Klement. Conduceva una vita metodica e ineccepibile: ogni sera rientrava dal lavoro col 203 delle 7.40, percorrendo a passo lento i cento metri che separavano la fermata dell'autobus dalla sua casa. Non c'era nulla nella sua condotta che potesse dare nell'occhio. Ma un cieco che aveva avuto a che fare col signor Klement giurava di aver riconosciuto in lui un certo personaggio, al quale i servizi segreti israeliani davano la caccia da anni. "Ricardo Klement" era in realtà Adolf Eichmann, l'ex colonnello SS, il principale esecutore materiale della "soluzione finale del problema ebraico", responsabile dello sterminio di milioni di ebrei. Ha inizio allora, nel 1960, una drammatica partita a tre tra i segugi, la preda e le autorità argentine alla cui giurisdizione il nazista andava sottratto. Bisognava catturare Eichmann e portarlo vivo al di là dell'Atlantico, dinanzi al tribunale del popolo ebraico.
La casa di via Garibaldi. Come ho catturato Adolf Eichmann
Isser Harel
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2012
pagine: 274
In una casa di Via Garibaldi, alla periferia di Buenos Aires, verso la fine degli anni Cinquanta abitava con la sua famiglia un grigio e stempiato signore di nome Ricardo Klement. Conduceva una vita metodica e ineccepibile: ogni sera rientrava dal lavoro col 203 delle 7.40, percorrendo a passo lento i cento metri che separavano la fermata dell’autobus dalla sua casa. Non c’era nulla nella sua condotta che potesse dare nell’occhio. Ma un cieco che aveva avuto a che fare col signor Klement giurava di aver riconosciuto in lui un certo personaggio, al quale i servizi segreti israeliani davano la caccia da anni. “Ricardo Klement” era in realtà Adolf Eichmann, l’ex colonnello SS, il principale esecutore materiale della “soluzione finale del problema ebraico”, il responsabile dello sterminio di milioni di ebrei. Ha inizio allora, nel 1960, una drammatica partita a tre tra i segugi, la preda e le autorità argentine alla cui giurisdizione il nazista andava sottratto. Bisognava catturare Eichmann e portarlo vivo al di là dell’Atlantico, dinanzi al tribunale del popolo ebraico. Dall’identificazione al macchinoso pedinamento, fino al rapimento e al trasporto di Eichmann travestito da meccanico su un volo “diplomatico”, La casa di Via Garibaldi è un racconto dalla suspense quasi insostenibile. Un’operazione difficilissima – vera anche se degna della fantasia di un Le Carré – freddamente raccontata come in un rapporto di servizio. Mai un thriller si è identificato, come questo resoconto, con un momento tra i più significativi della storia tragica del nostro secolo.