Libri di Ivan Cavicchi
Immunità di legge. I vaccini obbligatori tra scienza al governo e governo della scienza
Il Pedante, Pier Paolo Dal Monte
Libro: Libro in brossura
editore: Arianna Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 192
È stata fatta una legge sui vaccini sbagliata e per farla si è esagerato nel confondere e nell'usare in modo promiscuo ideologia, scienza e politica. Giugno 2017: entra in vigore il “decreto vaccini” che rende obbligatorie 12 vaccinazioni – poi passate a 10 – per l’età pediatrica. Motivo? L’allarme per il calo delle vaccinazioni e alcuni decessi causati dal morbillo. Gli autori si chiedono: intervenire estendendo e rinforzando l’obbligatorietà è stata la scelta giusta? Costringere i medici ad accettare il nuovo calendario vaccinale, anche con la minaccia della radiazione, ha giovato all’autorevolezza e all’indipendenza della professione sanitaria? Queste imposizioni che cosa comportano dal punto di vista etico e politico? Il libro, in un’edizione aggiornata e ampliata, analizza la situazione italiana con riferimenti a quanto sta succedendo anche in altre parti del mondo. “Ridurre la complessità e l’evoluzione della scienza a verità dogmatiche - denunciano gli autori – porta a divisioni e discriminazioni nella società”. Prefazione di Ivan Cavicchi.
L'evidenza scientifica in medicina. L'uso pragmatico della verità
Ivan Cavicchi
Libro
editore: Nexus Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 276
L'evidenza scientifica è una verità convenzionale su cui poggia per intero la nostra medicina. Essa non è come si pensa una verità dogmatica e definitiva ma è una verità esposta, a seconda dei casi, a tante fallacie. Comprenderne i problemi e le contraddizioni vale come comprendere i problemi e le contraddizioni di un intero paradigma, quindi dell'intera medicina ma anche di alcuni dei grandi problemi dei medici d'oggi. Una medicina scientifica non può fare a meno delle evidenze ma oggi, in questa società, un bravo medico deve saperle usare in modo critico e, se il caso, non usarle o quanto meno saperle interpretare. Cioè la conoscenza scientifica, quella decisa a tavolino, deve essere usata in modo molto pragmatico il che chiama in causa l'autonomia intellettuale del medico, il tema della giusta scelta e delle sue capacità decisionali. Il medico non deve essere solo appropriato alle regole del paradigma ma soprattutto deve raggiungere un risultato di cura che non è possibile se il suo giudizio non è, prima di ogni altra cosa, adeguato alla singolarità per definizione complessa del proprio malato. In medicina una cosa è vera non se è semplicemente conforme all'evidenza scientifica che la giustifica, ma solo se produce un risultato. Qualsiasi evidenza in medicina formalmente vera ma che non produca il risultato atteso, da un punto di vista pragmatico, non può essere considerata vera. Ormai tutte le più autorevoli rappresentanze della professione medica hanno riconosciuto l'esistenza di una profonda crisi di identità e di ruolo della professione medica, ebbene questo libro propone attraverso l'analisi delle problematiche dell'evidenza, un nuovo orizzonte di pensiero, un nuovo modo di intendere la scienza medica, una diversa idea di malato e di conseguenza una diversa idea di medico.
Articolo 32. Un diritto dimezzato
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 188
Da molti anni in Italia il diritto alla salute non è più “fondamentale” né “universale”. L’articolo 32 della Costituzione, che dovrebbe tutelarlo, viene venerato come una reliquia a parole, mentre nei fatti è sempre più “dimezzato” dalla politica. Senza riforme strutturali, per i giovani si profila un futuro privo di diritti, dove l’unica legge vigente sarà quella dell’interesse economico e della disuguaglianza. Ma tornare indietro al vecchio art. 32 è impossibile: il mondo è cambiato, e la salute non può più ridursi solo a una questione medico-sanitaria. Occorre invece scrivere un nuovo diritto per i tempi nuovi, un “meta-diritto” per ripoliticizzare la salute e interconnetterla alla protezione dell’ambiente, al benessere delle popolazioni, alla regolazione dell’economia. Ivan Cavicchi indica come exit strategy un cambio di paradigma concettuale e istituzionale, grazie alla categoria innovativa di “compossibilità”: un pensiero politico capace di immaginare un futuro diverso e insieme di crearsi gli strumenti per realizzarlo. La sua esposizione, per frammenti brevi e incalzanti, è indirizzata alla neonata nipote Livia, eletta a simbolo dell’avvenire. Una collezione di «pensieri da pensare» che aiutino le nuove generazioni a non ripetere gli errori della vecchia, ad avere idee all’altezza, a rinnovare l’utopia. Prefazione di Giuseppe Conte.
Autonomia e responsabilità. Un libro verde per medici e operatori della sanità pubblica
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2006
pagine: 232
Il libro esamina il cambiamento in positivo della figura del "paziente" in tutte le sue numerose sfaccettature fino a configurare "l'esigente" come nuovo soggetto "che domanda". Parallelamente, esamina il cambiamento in negativo della figura del dipendente sanitario che diventa suo malgrado sempre più "superdipendente", in particolare i medici. Infine, propone un'azienda sanitaria sui generis nella quale sia gli operatori sanitari nei confronti dei cittadini che l'azienda nei confronti degli operatori sanitari, regolano i loro rapporti attraverso principi di contrattazione, dando così luogo a un particolare "governo sociale" fondato sul valore dell'autonomia e della responsabilità.
Ripensare la medicina. Restauri, reinterpretazioni, aggiornamenti
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2005
pagine: 273
Questo libro, punto di arrivo di un lungo lavoro di ricerca e di elaborazione, avanza precise proposte di aggiornamento e di ridefinizione della base concettuale, conoscitiva e metodologica della medicina. Quasi come in un manifesto programmatico, l'autore si propone di riesaminare a fondo il paradigma positivista da cui è nata la medicina scientifica odierna. Si tratta di restauri di concetti comunque ancora validi, di reinterpretazioni di altri che invece manifestano vistose inadeguatezze e anche di veri e propri aggiornamenti. Ivan Cavicchi è docente di Sociologia dell'organizzazione sanitaria presso l'Università "La Sapienza" di Roma.
La bocca e l'utero. Antropologia degli intermondi
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2009
pagine: 320
Questo libro interpreta le somiglianze che esistono tra diversissimi oggetti 000espressioni culturali anche lontanissimi nello spazio e nel tempo: la conca di rame dei contadini rispetto ai vasi funebri dei Dauni; i gioielli popolari rispetto ai più antichi significati di nascita e di fertilità; certi canti contadini che parlano di rituali di deflorazione che ricordano molto la leggenda di san Giorgio. Queste somiglianze sono gli "intermondi", cioè relazioni tra antropologie diverse interpretabili costruendo la rete virtuale dei significati che esse esprimono. "Interpretare gli intermondi" ci permette di risalire alle radici più arcaiche e profonde del pensiero umano sulla nascita, la vita e la morte.
Salviamo la sanità. Una riforma necessaria per garantire il diritto di tutti
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 158
A causa delle politiche inefficaci adottate finora, il sistema sanitario italiano si è trasformato in un pesante onere finanziario, ha trascurato la prevenzione e aperto le porte alla privatizzazione, minando il principio dell’universalità dell’assistenza sanitaria gratuita. Strutture precarie, inefficienza e carenza di operatori sono solo alcuni degli effetti negativi generati dalle devastanti controriforme neoliberiste attuate negli anni Novanta dalla sinistra al governo. Secondo Ivan Cavicchi, il collasso strutturale del sistema non può essere risolto con misure tampone e soluzioni a breve termine. Mentre molti si propongono di “salvare” il sistema, sembra che nessuno sia adeguatamente preparato per affrontare la complessità del problema. In assenza di leader competenti e di riforme politiche strutturali, la sanità pubblica è destinata ad affondare in maniera irreversibile.
Medici vs cittadini. Un conflitto da risolvere
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 128
Processi giudiziari, scontri politici e accuse reciproche: il conflitto tra medici e cittadini assomiglia sempre più a una guerra civile. Per proteggersi dai procedimenti giudiziari intentati dai pazienti, i medici reclamano scudi penali e maggiori tutele giuridiche, rifiutandosi implicitamente di fare i conti con i cambiamenti culturali in atto nella società. In parte comprensibili, queste richieste generano profonde e insanabili contraddizioni giuridiche, che rischiano di portare alla rottura del rapporto di fiducia tra medico e paziente. Per far fronte a tale situazione, è stata istituita una commissione ministeriale per indagare le problematiche relative alla colpa professionale medica. Non sarà tuttavia sufficiente migliorare le leggi attualmente vigenti: è necessario pensare a soluzioni legislative nuove, capaci di far fronte alle complessità sociali finora ignorate, che riguardano tanto gli interessi della professione quanto i diritti dei cittadini.
Sanità pubblica addio. Il cinismo delle incapacità
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2023
pagine: 288
La sinistra è stata nel nostro Paese la principale forza politica a occuparsi di salute. Eppure, la sanità pubblica è prossima alla rovina, travolta da sfide sempre più impegnative. La destra oggi al governo eredita una situazione pesantissima che mette a rischio il sogno di uguaglianza, universalità e solidarietà sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Ivan Cavicchi affronta per la prima volta un viaggio nel contro-riformismo sanitario, mettendo a nudo proprio quegli errori e quelle politiche che si sono mostrate inadeguate, ciniche e incapaci di realizzare il progetto di civiltà che la sanità pubblica rappresenta nel mondo, e che con la morte del diritto alla salute stanno causando un inarrestabile processo di privatizzazione.
Oltre la 180
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 256
Sono passati più di quarant’anni da quando Franco Basaglia, coraggioso riformatore, ha realizzato il sogno di curare la malattia mentale senza i manicomi. La “sua” legge 180 doveva rivoluzionare l’intera cultura psichiatrica, ma la riforma del 1978 si è presto incagliata in ostacoli culturali, sociali, ideologici e organizzativi ed è ormai inadeguata nel fronteggiare i problemi della società contemporanea e dei nuovi malati. Ivan Cavicchi spiega perché il progetto di Basaglia è in realtà incompiuto e come la psichiatria sia ancora in larga parte da riformare, e propone di andare “oltre la 180”, rimuovendone le contraddizioni interne e sfondando il muro dell’apologia per evitare il rischio di regressività o di controriforma. Particolare attenzione va riservata ai professionisti sanitari che si occupano delle esistenze delle persone e dei loro “equilibri” nei contesti di vita e di lavoro, di ogni età e di ogni condizione sociale: un’adeguata riforma delle prassi degli operatori della salute mentale è infatti la più grande sfida del futuro della psichiatria e di tutta la medicina.
La scienza impareggiabile. Medicina, medici, malati
Ivan Cavicchi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 288
La pandemia ha scosso le fondamenta della sanità e amplificato una crisi che ormai non può più essere ignorata: l’intero impianto concettuale della medicina come scienza della natura non aderisce più ai bisogni estesi della società e all’esigenza ormai insopprimibile per il cittadino di avere un altro genere di relazione con il sapere scientifico. Se è stato storicamente e politicamente giusto riformare anni fa il sistema sanitario – sostiene Ivan Cavicchi –, è stato un grave errore non riconsiderare allo stesso tempo anche tutti i “moduli” interni della medicina ippocratica-positivista. Analizzando le fratture e le contraddizioni tra il complesso sistema di regole e principi della scienza medica e la realtà del malato, Cavicchi suggerisce così una proposta di rinnovamento: non saranno più i cittadini a doversi adeguare alle difficoltà della medicina, ma andrà chiesto alle università, alle società scientifiche e agli ordini professionali di adattare il vecchio impianto concettuale ai cambiamenti del nostro tempo. Solo a quel punto la medicina potrà definirsi una scienza impareggiabile: in virtù della sua natura estesa, eterogenea, multiforme, e diventando una “medicina della scelta”, potrà definire nuovi modi di operare dai quali ripartire per far recuperare ai cittadini la fiducia perduta. Prefazione di Filippo Anelli.