Libri di James D. Watson
La doppia elica
James D. Watson
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2016
pagine: 336
Il 25 aprile 1953 una breve paginetta sulla rivista "Nature" firmata da James Watson e Francis Crick chiariva definitivamente la struttura a doppia elica del DNA, la sostanza chimica che funge da messaggero della trasmissione genetica. Quindici anni dopo, nel 1968, uno dei due autori di quell'articolo, insigniti nel 1962 del Nobel per la medicina, scandalizzò la comunità scientifica narrando in modo vivace e provocatorio i retroscena dell'avventura intellettuale che aveva portato alla clamorosa scoperta. Per la prima volta il mondo della ricerca appariva nella sua cruda realtà: pieno di luci e ombre, di simpatie e odi profondi, di rivalità e inganni. "La doppia elica" ripropone lo "scandaloso" testo originale.
DNA. Il segreto della vita
James D. Watson, Andrew Berry
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 462
La scoperta della doppia elica del DNA nel 1953, cui Watson lavorava da anni, suggeriva la soluzione di due fra i più antichi misteri della biologia: l'archiviazione e la replicazione dell'informazione ereditaria. La doppia elica portava fin dentro la cellula una visione unitaria del mondo biologico e del mondo inanimato e, nella confusa complessità della biologia e nella sterminata varietà delle forme viventi, Watson introduceva un elemento materiale unificante e una nuova chiave interpretativa. Il cinquantenario della rivoluzione del DNA ha coinciso con la pubblicazione della prima sequenza del genoma umano e ciò ha offerto allo scienziato inglese l'occasione per una magistrale lettura della sua storia e dei suoi problemi.
Biologia molecolare del gene
James D. Watson, Tania A. Baker, Stephen P. Bell, Alexander Gann, Michael Levine, Richard Losick
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zanichelli
anno edizione: 2022
pagine: 944
La prima edizione di Biologia molecolare del gene uscì negli Stati Uniti nel 1965, appena 12 anni dopo la scoperta della struttura del DNA, pubblicata il 25 aprile del 1953 sulla rivista Nature. Oggi le scoperte scientifiche nell’ambito biomolecolare si susseguono a passo spedito e alcune incidono sul percorso scientifico più in profondità: pongono questioni inedite, chiariscono aspetti chiave del funzionamento genico o rendono possibile lo sviluppo di nuove tecniche. Questa edizione, aggiornata appositamente per l’Italia, introduce le innovazioni più importanti per comprendere l’evoluzione futura della biologia molecolare, quali per esempio l’impatto della criomicroscopia elettronica sullo studio delle proteine, i notevoli avanzamenti nelle tecniche per modificare e analizzare i genomi, la reinterpretazione della regolazione del ciclo cellulare alla luce delle più recenti scoperte, le nuove conoscenze sulla capacità delle cellule di gestire la stabilità del genoma e i metodi per studiare le interazioni tra geni. Completa il testo il nuovo capitolo COVID-19: biologia molecolare e infezioni virali: la pandemia di COVID-19 è stata affrontata con un enorme sforzo sinergico tra laboratori di ricerca di tutto il mondo che, in pochissimi mesi dalle prime diagnosi, ha permesso di chiarire le basi molecolari di questa infezione virale, rendendo possibile lo sviluppo di vaccini e sistemi di analisi e tracciamento applicabili su vasta scala. Ripercorrere i capisaldi di queste scoperte è utile per comprendere come lo studio dei virus patogeni richieda l’integrazione di varie competenze, la condivisione di una grande mole di informazioni e l’uso di tecniche innovative per l’analisi dei genomi e delle strutture proteiche. Con l’app Guarda!, è possibile visualizzare con lo smartphone i video e gli esercizi interattivi, oltre alle risposte alle domande con numero pari presenti nel libro, inquadrando le icone poste nella prima pagina di ciascun capitolo.
DNA. Il segreto della vita
James D. Watson, Andrew Berry
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2004
pagine: 468
La scoperta della doppia elica del DNA nel 1953, cui Watson lavorava da anni, suggeriva la soluzione di due fra i più antichi misteri della biologia: l'archiviazione e la replicazione dell'informazione ereditaria. La doppia elica portava fin dentro la cellula una visione unitaria del mondo biologico e del mondo inanimato e, nella confusa complessità della biologia e nella sterminata varietà delle forme viventi, Watson introduceva un elemento materiale unificante e una nuova chiave interpretativa. Il cinquantenario della rivoluzione del DNA ha coinciso con la pubblicazione della prima sequenza del genoma umano e ciò ha offerto allo scienziato inglese l'occasione per una magistrale lettura della sua storia e dei suoi problemi.
Geni buoni, geni cattivi. Storia di una passione per il DNA
James D. Watson
Libro: Copertina morbida
editore: UTET Università
anno edizione: 2004
pagine: 250
Nel 1959, la scoperta della struttura molecolare del DNA, l'elegante "doppia elica", archivio e trasmettitore delle informazioni genetiche di quasi tutti gli organismi viventi, portò alla ribalta due giovani ricercatori dell'Università di Cambridge: James D. Watson e Francis Crick. Negli ultimi trent'anni, Watson ha dato un contribuito molto significativo alla divulgazione dei progressi scientifici d'interesse pubblico. Dalla lotta contro il cancro alle tecniche del DNA ricombinante, al Progetto Genoma Umano, i temi affrontati nei suoi scritti hanno il grande merito di essere un lucido tentativo di indirizzare il futuro della scienza verso il miglioramento della condizione umana, e le pagine raccolte in questo libro ne sono la testimonianza. I suoi interventi, in particolare quelli sulle implicazioni etiche della manipolazione genetica, hanno talora sollevato dispute veementi alle quali Watson, fiero oppositore di una biologia senza regole, non si è mai sottratto. Testimone diretto di un periodo di conquiste straordinarie, quest'uomo irriverente e coraggioso ci parla di sé, delle sue scoperte e di una scienza in parte già colonizzata da logiche industriali, con rigore e pacatezza, e con quel raro dono, la fiducia consapevole, che soltanto i grandi scienziati mostrano di possedere.
La doppia elica
James D. Watson
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 322
Il 25 aprile 1953 una breve paginetta sulla rivista "Nature" firmata da James Watson e Francis Crick chiariva definitivamente la struttura a doppia elica del DNA, la sostanza chimica che funge da messaggero della trasmissione genetica. Quindici anni dopo, nel 1968, uno dei due autori di quell'articolo, insigniti nel 1962 del Nobel per la medicina, scandalizzò la comunità scientifica narrando in modo vivace e provocatorio i retroscena dell'avventura intellettuale che aveva portato alla clamorosa scoperta. Per la prima volta il mondo della ricerca appariva nella sua cruda realtà: pieno di luci e ombre, di simpatie e odi profondi, di rivalità e inganni. "La doppia elica" ripropone lo "scandaloso" testo originale.
I geni del genio. La doppia elica, le ragazze e un fisico di nome Gamow
James D. Watson
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 307
James Watson aveva venticinque anni nel 1953 quando con Francis Crick scoprì la doppia elica del DNA, vincendo il Premio Nobel e dando inizio alla rivoluzione delle biotecnologie. Watson non era ossessionato soltanto dalla caccia al tesoro scientifica più appassionante del momento: stava cercando con la stessa determinazione la donna della sua vita, una ragazza degna della sua improvvisa fama. Nel libro Watson racconta quello che non aveva potuto dire dopo la scoperta del DNA. Watson intreccia con brio vicende scientifiche e avventure sentimentali, compreso l'uso della propria foto su Vogue per impressionare le ragazze. Mette a nudo le proprie ambizioni di giovane ricercatore e illustra il modo in cui procede la ricerca scientifica.