Libri di Judith Hermann
A casa
Judith Hermann
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2024
pagine: 156
La protagonista di questa storia è una donna di cui non scopriremo mai il nome. Sappiamo però che ha appena chiuso un capitolo della sua vita per cominciarne uno nuovo: dopo che la figlia è andata via di casa, ha deciso di lasciare il marito, un accumulatore compulsivo sempre preparato al peggio, ma anche un confidente, con il quale continua a intrattenere una regolare corrispondenza. Priva di rapporti significativi al di fuori del nucleo familiare ormai sfaldato, la donna si trasferisce al mare, in una casa tutta sua; poco lontano si trova il paesino dove inizia a lavorare nel pub del fratello, un sessantenne fanfarone e sfaccendato. Mentre l’ex marito e la figlia giramondo continuano a occupare i suoi pensieri, con cautela la donna cerca di ambientarsi in un paesaggio umanamente e climaticamente duro: stringe amicizia con una sua coetanea originaria del posto, tenta una goffa relazione amorosa, rimesta tra i ricordi della sua vita passata e, immersa in una solitudine scelta ma non priva di inquietudini, si domanda che ne sarà di quella futura. Capolavoro della grande scrittrice tedesca Judith Hermann, A casa è il racconto di una rinascita che parte da un luogo remoto, una tabula rasa che consente alla protagonista di mettersi a fuoco e sperimentare la libertà da donna matura non relegata al ruolo di madre e moglie; un romanzo armonioso, in cui una prosa superba tiene insieme tutte le fila e trascina con sé il lettore riuscendo a cogliere la sostanza impalpabile di un’atmosfera, uno stato d’animo, un incontro.
L'amore all'inizio
Judith Hermann
Libro: Copertina morbida
editore: L'orma
anno edizione: 2018
pagine: 204
Stella abita in un tranquillo quartiere ai margini della città, madre a tempo pieno e infermiera part time, si divide tra le cure ai suoi anziani assistiti, la saggia allegria della figlia Ava e l'attesa del marito sempre via per lavoro. Una vita come tante, in fondo anche desiderata, eppure persino troppo immutabile, e preda di improvvisi struggimenti. Una mattina è sola in casa, e qualcuno suona al cancello del suo giardino. È un uomo, mai visto prima, che le propone di fare due chiacchiere. Stella rifiuta seccamente, ma quella figura dall'aria disturbata si ripresenta giorno dopo giorno, in una catena di apparizioni sempre più pressanti. La vita della donna inizia a deformarsi, corrosa dallo sguardo di un essere sconosciuto, toccata da quella presenza fantasmatica e concretissima che la scuote nel profondo, mutando le insoddisfazioni di un quieto conformismo in uno sfumato crescendo di ossessioni. Con una lingua nuda e uno stile scarno, Hermann crea un ecosistema umano e urbano carico di tensione, capta una vibrazione emotiva che al contempo attrae e atterrisce, e ci porta all'origine, spesso ambigua e violenta, di tutti i desideri sepolti sotto il ricatto della normalità.
Alice
Judith Hermann
Libro: Libro in brossura
editore: Socrates
anno edizione: 2011
pagine: 107
Cinque racconti che si leggono come un romanzo. Temi: l'amore, la morte, la perdita di una persona cara, il percorso doloroso che deve compiere chi sopravvive per riorientare la propria vita, lasciando andare chi non c'è più, senza dimenticare. Protagonista dei racconti, Alice. In ogni racconto/capitolo un uomo, che Alice ha amato e che ha segnato la sua esistenza, muore. Come cambia la vita, cosa rimane dell'amore quando le persone non ci sono più? La morte e la tristezza di chi resta sono raccontate nello stile scarno che caratterizza la prosa di Judith Hermann. I personaggi prendono corpo da pochi tratti di penna, descrizioni di cose, gesti, azioni, contesti. Non si lascia sfogo alle emozioni, impensabile la disperazione. Lo sforzo è quello di incasellare i ricordi per ricomporli in un puzzle dal disegno ordinato e controllabile. La vita continua, bisogna andare avanti. Ma il dolore è palpabile, come il senso di insicurezza e di solitudine, che per i personaggi della Hermann sembrano condizione naturale e accettata. Le vite s'incrociano e si separano. Come nei quadri di Hopper, le persone sono vicine, ma è come se una materia invisibile impedisse loro di toccarsi nel profondo. E di sciogliersi in quel contatto.
Nient'altro che fantasmi
Judith Hermann
Libro: Libro in brossura
editore: Socrates
anno edizione: 2008
pagine: 216
C'è sempre una partenza da qualche parte del nord Europa per le giovani donne protagoniste di questi sette racconti. Jonina, Sikka, Ruth, Irene, Ellen si muovono ai confini di un deserto americano, in una sfuggente Praga, in una bianca Islanda, quasi a tracciare trame significative tra luoghi e uomini che incontrano. Sul ponte di Rialto una delle protagoniste viene toccata da un uomo. È come se quel tocco osceno fosse il pericolo che incombe sempre su di loro. Le donne però, si salvano comunque: stanno sempre all'erta, selezionano i ricordi - consapevoli che "le visite dal passato rendono sempre insicuri" dimenticano giuramenti fragili, si innamorano di un momento unico che è passato nel loro viaggio e poi, ferme nel loro quotidiano, custodiscono le loro storie di amore, di amicizia, sesso, lealtà. Judith Hermann, per il suo secondo successo letterario, usa un linguaggio colloquiale, semplice e compatto, uno stile scarno, in cui il silenzio, a volte, è protagonista più delle parole, quasi a sottolineare un disagio che si ripete, una incapacità comunicativa che è condizione esistenziale.