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Libri di L. Carra

Il bambino che sognava l'infinito

Il bambino che sognava l'infinito

Jean Giono

Libro: Libro rilegato

editore: Salani

anno edizione: 2010

pagine: 64

Un bambino e suo padre tutte le domeniche fanno una passeggiata in campagna. Ma le siepi di biancospino e gli alberi ostruiscono la vista del bambino che vorrebbe vedere le stesse cose che vedono gli uccelli che passeggiano nel cielo. Il bambino è bravo ad arrampicarsi e conquista la cima di un albero ma anche questo non gli basta. Vuole più spazio. I colori, i profumi, le geometrie dei campi coltivati, la lentezza del volo degli uccelli, i ritmi placidi della vita contadina nella prosa limpida e splendente di Giono. Età di lettura: da 7 anni.
10,00

Mexico City blues

Jack Kerouac

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 544

Un inappagabile anelito verso l'assoluto, espresso nei modi del jazz, tra Gautama Buddha e Charlie Parker. È questo il cuore di "Mexico City blues" (1959), il più ricco, emblematico e importante libro poetico di Kerouac, scritto durante il soggiorno messicano del 1955 in un momento nodale della sua evoluzione personale e letteraria: un poema composto da 242 "chorus" - l'unità di un tema jazz sulla quale i solisti improvvisano - in cui si intrecciano sapienza buddhista, dati personali, memorie familiari, l'esperienza beat (ribellione, droga, viaggi), il fantasma di Neal Cassady, gli indios del Messico e gli indiani di quel Canada del quale la famiglia Kerouac era originaria... Un libro di scabra bellezza e paradossale potenza, pervaso da una caotica, folgorante sete di spiritualità, qui presentato con un ampio glossario che ne mette in luce le fonti di ispirazione e l'aspetto musicale.
15,00 14,25

Poesie 1947-1995

Allen Ginsberg

Libro: Copertina rigida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 921

Tre anni, gli ultimi della sua vita, è il tempo impiegato da Allen Ginsberg per vagliare, ordinare, strutturare in un volume quanto c'è «di più onesto, di più penetrante» nella sua poesia. Questa grande e definitiva autoantologia non è dunque un libro postumo, un monumento al passato, ma un libro vivo, una vita in versi. La voce di un poeta che è stato realista e surreale, psichedelico e civile, erotico e politico. Rivoluzionario. La scelta d'autore di Allen Ginsberg spazia dalle prime poesie scritte a Paterson alle menti morte di fame isteriche nude di "Urlo", dalla profezia bardica e pacifista della "Caduta dell'America" ai versi blues, rag-time e rock'n'roll nati dal sodalizio con Bob Dylan. E ancora dal congedo funebre e manicomiale di "Kaddish" - struggente, furioso lamento in morte di una madre - ai versi pervasi dal pensiero orientale, profonda immersione nell'incanto della materia e incantatoria versificazione intessuta di mantra. Il lettore di "Poesie" si sorprenderà della ricchezza pressoché infinita di echi e rivisitazioni delle poetiche occidentali - il canto popolare come le opere di Whitman e Blake - o di culture extraeuropee - indiana, cinese e giapponese. Si stupirà ancor più della continua tensione sperimentale, della voracità di vita, del gioioso inventario di ogni forma d'esistenza che scorre di fronte agli occhi e nello sfrenato linguaggio del più grande poeta del dopoguerra americano.
60,00 57,00

Le migliori menti della mia generazione. Lezioni sulla Beat generation

Allen Ginsberg

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2019

pagine: 478

La storia della Beat Generation andava definita e raccontata, tutta e una volta per tutte. Nel 1977 Allen Ginsberg prese la decisione di scandagliare il movimento da cima a fondo ed esporne al mondo il cuore pulsante, di trasformare quel flusso di voci, volti e poesia in un'unica narrazione. Erano trascorsi vent'anni dalla pubblicazione di "Urlo". "Le migliori menti della mia generazione" raccoglie tutte le lezioni tenute da Ginsberg al Naropa Institute e al Brooklyn College. Il programma di insegnamento di Ginsberg è piuttosto semplice e molto efficace: ripercorrere la vita della Beat Gen-eration e fornire una chiave di lettura autorevole a partire dalle opere dei suoi più cari compagni e amici - Kerouac, Burroughs, Corso e altri ancora ma con il valore aggiunto, unico e insostituibile, dei suoi ricordi personali. Ginsberg rispolvera aneddoti, miti e leggende che, se da un lato gettano nuova luce sui testi beat, dall'altro ritraggono con profondità e ironia i protagonisti del movimento: storie tragiche, sentieri che si perdono nei fumi della psichedelia, intrecci erotici, agoni poetici, crisi identitarie e visioni angeliche. L'urlo del mondo, l'urlo che dice NO a ritmo di jazz, l'urlo che si ribella, soffre, ascende alle vette della spiritualità e insieme si nasconde nelle piccole cose su cui nessuno si sofferma è tutto concentrato lì, in quegli anni: parte da Times Square e irraggia per il pianeta la coscienza beat. Così fanno le lezioni di Ginsberg, che svelano l'origine del termine e la storia dei primi incontri, sottolineano l'influenza della musica, analizzano il metodo del cut-up nei romanzi di Burroughs, interpretano i capolavori di Kerouac, Corso e dello stesso Ginsberg, che regala al lettore anche alcune poesie inedite. Grazie alle "Migliori menti della mia generazione" riusciamo a cogliere la «fondamentale perturbazione della realtà» postulata con grande lungimiranza da Burroughs, e possiamo armarci di quello spirito rivoluzionario e pionieristico con cui queste menti migliori scossero il mondo dalle fondamenta. Prefazione di Anne Waldman.
38,00 36,10

Moravagine

Blaise Cendrars

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2018

pagine: 250

Blaise Cendrars è stato definito «il grande avventuriero della letteratura moderna». Da quando scappò di casa, a sedici anni, «la sua vita non ha fatto che cambiare rapinosamente scenari». E molteplici, e rapinosi, sono anche gli scenari che attraversiamo in questo romanzo, una botte à surprises dalla quale vengono fuori, a ogni pagina, orrori e magnificenze. A farci da guida è un doppio dell'autore, che non per caso porta il nome di un anarchico ghigliottinato nel 1913, Raymond la Science. E un doppio diabolico e allucinato dell'autore è lo stesso Moravagine, ultimo discendente di una famiglia reale, che Raymond aiuta a fuggire da una clinica per alienati e in compagnia del quale vivrà le peripezie più mirabolanti: saranno terroristi nella Russia zarista del 1905, prigionieri degli indios blu sulle sponde dell'Orinoco, volontari nei corso della prima guerra mondiale... Moravagine è la «grande belva umana», «amorale», «fuorilegge», un essere che incarna la follia e il male, che uccide «spesso per puro divertimento», di preferenza giovani donne, e teorizza che «tutto quanto è solo disordine» e che chi ha paura del disordine ha paura della vita stessa: la quale non è altro che «delitto, furto, gelosia, fame, menzogna, sborra, stupidità, malattie, eruzioni vulcaniche, terremoti, mucchi di cadaveri», e che non esiste verità, ma solo l'azione, «l'azione effimera», «l'azione antagonista». Tra digressioni fascinose, anse maestose, deviazioni fulminee, veniamo irresistibilmente trascinati da una scrittura che, come rilevò la critica del tempo, possiede una «prodigiosa potenza pittorica, un misto di crudeltà, sensualità e lirismo» - uno stile la cui sfrenata libertà continua a vibrare.
18,00 17,10

Ode plutonia. Poesie 1977-1980. Testo inglese a fronte

Allen Ginsberg

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2017

pagine: 203

"Plutonian Ode", "Ode plutonici", ode al plutonio, plutonio fissione nucleare, plutonio bomba Nagasaki, oltre Urano, Plutone dio dell'Ade, planetaria morte atomica - la forza produttiva dell'uomo usata per cosa? A fine anni settanta Alien Ginsberg è ormai il dio della controcultura americana, intellettuale impegnato e poeta di fama internazionale, consacrato nel 1974 dal National Book Award for Poetry e nel 1978 arrestato per avere guidato la protesta antinucleare in Colorado, vicino alla sua Boulder. Roba da Guerra fredda, ma è attualità pura e paradossale. "Ode plutonia" è la bomba atomica secondo Alien Ginsberg: mescolanza caustica di politica e visionarietà blakeana, segreti militari e trasfigurazione letteraria, anzi sapienziale, radioattività e gnosticismo - non stupisce che Philip Class ne abbia tratto una sinfonia. Ma "Ode plutonia" è anche tanto altro: "Ballata dei veleni" e "Lavori di casa", tra le prime poesie a tema ecologico che siano mai state composte; "Aria del Campidoglio" - la improvvisò con i Clash nel 1981 in un locale di Times Square -, segnata dal senso di delusione per il comunismo, che ormai Ginsberg apparenta al capitalismo, e dal disgusto per la politica, oggi storia, di quegli anni; Punk Rock tuo mio Gran Piagnucolone e l'ammirazione per la marea montante del punk, quei ragazzi arrabbiati che ha imparato a conoscere in Inghilterra e che gli ricordano lo spirito ribelle dei figli dei fiori, la generazione che lui ha incantato; ma anche gli scorci di una metafisica quotidianità newyorkese in Manhattan Primo Maggio di notte e la nota erotica di poesie come Un po' d'amore, che con rime arcaizzanti dicono la malinconia di un pigmalione ormai invecchiato; o la corda intima di Garden State, in cui Ginsberg torna a visitare i luoghi dell'infanzia in New Jersey e ricorda il padre, il padre professore e poeta, il padre morto, il padre nell'Ade. Il Saggiatore prosegue il progetto di pubblicazione delle opere di Alien Ginsberg offrendo per la prima volta al lettore italiano la raccolta completa di Plutonian Ode, uscita per la City Lights di Ferlinghetti e qui integrata con le altre poesie del periodo 1977-1980: a restituire la caleidoscopica ricchezza di uno dei maggiori poeti del XX secolo.
24,00 22,80

Il Club delle Vecchie Signore e altri racconti

Il Club delle Vecchie Signore e altri racconti

Georges Simenon

Libro: Copertina morbida

editore: Adelphi

anno edizione: 2017

pagine: 176

Si concludono, con questo quarto volume, le avventure dei detective dell'Agenzia O, «una delle agenzie investigative più famose del mondo ». E Simenon, che ormai ci ha preso gusto, si diverte a metterli nelle situazioni più incongrue, e a volte decisamente comiche. Dopo questi quattordici racconti - buttati giù nel corso del solo mese di giugno 1938 a Villa Agnès, a La Rochelle -, Simenon abbandonerà alloro destino i quattro protagonisti di queste indagini scanzonate e piene di humour. Ma sarà valsa la pena di fare la loro conoscenza.
11,00

Vite minuscole

Vite minuscole

Pierre Michon

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2016

pagine: 204

"Vite minuscole" esce in Francia nel 1984. È il primo libro di uno scrittore ignoto al milieu letterario, ma è subito chiaro che si tratta di un esordio folgorante. E audace: recuperando una tradizione che risale a Plutarco, a Svetonio, all'agiografia, Michon ci racconta le vite di dieci personaggi non già illustri o esemplari, ma, appunto, minuscoli: e dunque votati all'oblio se non intervenisse a riscattarli una lingua sontuosa, di inusitata e abbagliante bellezza, capace di "trasformare la carne morta in testo e la sconfitta in oro". Vite come quella dell'antenato Alain Dufourneau, l'orfano che vuole "fare il salto nel colore e nella violenza", in Africa, convinto che solo laggiù un contadino diventa un Bianco e, fosse anche "l'ultimo dei figli malnati, deformi e ripudiati della lingua madre", può sentirsi più vicino alla sua sottana di un Nero; o come quella, lacerante, di Eugène e Clara, i nonni paterni, inchiodati nel ruolo di "tramite di un dio assentato" - il padre, il "comandante guercio", che ha preso il largo e da allora scandisce la vita del figlio come la stampella di Long John Silver, nell'Isola del tesoro, "percorre il ponte di una goletta piena di sotterfugi"; o come quella dei fratelli Roland e Rémi Bakroot, i compagni di collegio, torvamente sprofondati nel passato remoto dei libri il primo, nell'invincibile presente il secondo, e uniti da una rabbia ostinata non meno che da un folle amore.
18,00

Il bambino che sognava l'infinito

Jean Giono

Libro: Libro in brossura

editore: Salani

anno edizione: 2025

pagine: 64

Un bambino e suo padre tutte le domeniche fanno una passeggiata in campagna. Ma le siepi di biancospino e gli alberi ostruiscono la vista del bambino che vorrebbe vedere le stesse cose che vedono gli uccelli che passeggiano nel cielo. Il bambino è bravo ad arrampicarsi e conquista la cima di un albero ma anche questo non gli basta. Vuole più spazio. I colori, i profumi, le geometrie dei campi coltivati, la lentezza del volo degli uccelli, i ritmi placidi della vita contadina nella prosa limpida e splendente di Giono. Età di lettura: da 7 anni.
12,00 11,40

L'arte francese della guerra

Alexis Jenni

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 544

"Stavo male, tutto andava male, attendevo la fine" dice il narratore di questo romanzo, un uomo in crisi d'identità che ha appena perso il posto di lavoro e vaga spaesato per Lione con l'unica occupazione di infilare volantini nelle buche per le lettere. Non sa ancora che sta per fare l'incontro che gli cambierà la vita. Durante una pausa in una brasserie conosce un vecchio paracadutista che ha fama di aver attraversato tutte le guerre coloniali. Si chiama Victorien Salagnon ed è probabilmente l'unico pittore che si sia visto tra le file di quell'esercito in guerra. L'anonimo narratore ne rimane affascinato, tanto da offrirsi, in cambio delle lezioni di disegno, di scrivere la sua storia. Ha così inizio un viaggio all'indietro che racconta l'educazione di un ragazzo che ancora adolescente passa dai campi scout al fronte della Resistenza, dove il solo insegnamento che riceve è l'arte della guerra. Con questo unico sapere si lancia prima nella campagna d'Indocina, dove vedrà inquietantemente ripetersi alcuni orrori nazisti questa volta per mano dei francesi e dove imparerà l'arte del pennello da un antico maestro, e poi in Algeria, in una guerra confusa fatta di arresti illegali ed esecuzioni sommarie. Cambiano i fronti ma i metodi sono sempre gli stessi: terrore, brutalità, disprezzo della vita propria e altrui. Alexis Jenni racconta l'arte francese della guerra che non cambia mai, come non cambiano le ragioni francesi per scendere in battaglia.
21,00 19,95

Primi blues. Rag, ballate e canzoni con l'armonium 1971-1974. Testo inglese a fronte

Allen Ginsberg

Libro: Copertina morbida

editore: Il Saggiatore

anno edizione: 2011

pagine: 207

Nati dall'amicizia e dalla collaborazione con Bob Dylan, i Primi blues costituiscono una raccolta di poesie di Ginsberg, musicate dall'autore stesso. In questa edizione con il testo a fronte, e le nuove traduzioni di Luca Fontana e di Leopoldo Carra, gli spartiti vengono forniti sia nella versione originale che nel loro adattamento in italiano. La protesta contro la guerra, l'esperienza e la condanna delle droghe pesanti, l'erotismo e la dolcezza del ricordo: questi temi fanno di Ginsberg, oltre che un'immortale icona beat, un poeta capace di parlare a tutte le generazioni.
17,00 16,15

Il Sabba. Ricordi di una giovinezza burrascosa

Maurice Sachs

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2011

pagine: 332

"Il Sabba" non è soltanto il "romanzo di formazione" del più scandaloso, sfrontato, geniale avventuriero che si sia aggirato nella Francia tra le due guerre e la cronaca irriverente di un'epoca dedita a tutti gli eccessi: è molto di più. E il libro di uno scrittore la cui prosa "deriva in linea diretta da quella di Saint-Simon", come ha decretato Maurice Nadeau, che ritiene Sachs degno di figurare "tra i grandi moralisti francesi". Di quella Parigi che nel primo dopoguerra è diventata "il centro del mondo" artistico e letterario, e per ciò stesso di tutte le stravaganze, di tutte le dissolutezze, Maurice Sachs è un cronista sagace, arguto, sarcastico, ma anche uno dei protagonisti più scapestrati: frequenta gli scrittori alla moda (di alcuni di essi, Cocteau e Gide tra gli altri, si possono leggere ritratti di una corrosiva lucidità), dissipa denaro non suo, accumula debiti, ruba ai suoi migliori amici, si fa battezzare (lui, di famiglia ebrea), entra in seminario, ne esce dopo sei mesi con un'accusa di corruzione di minore. Trasferitosi in America, sposa, quasi per sfida, la figlia di un pastore protestante, che abbandona dopo pochi mesi per un giovane americano, con il quale torna a Parigi: a fare altri debiti, a vivere di più o meno miserabili truffe, a gonfiarsi di alcol, a sognare di scrivere un grande romanzo. Non lo scriverà mai. Sarà la sua stessa vita, invece, a diventare una narrazione di assoluta, sorprendente singolarità. Con una nota di Ena Marchi.
22,00 20,90

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